CHI HA VINTO?

Gelika Teporsky, Maris Valmiera, Svetozar Trokolovski, Relena O'Neil, Venezia Oper, Romain Longebalai e Iordan Mitea. Per quanto, all'atto pratico, questi sono i nomi e cognomi di chi ha effettivamente  contribuito alla vittoria finale dei Pride Peacocks senza colpi di scena come accaduto l'anno scorso, alle spalle di una formazione che ha infilato vittorie su vittorie dominando il concorso indetto dalla Gringott praticamente da subito, ci sono le menti di due ex studenti di Hogwarts, relegate ora a quello che – grazie ai Muldoon – viene ora chiamato da tutti o quasi come LA' FUORI. Per chi non l'avesse ancora capito sto parlando di Anne Burton e Robert McReady che si sono iscritti al FantaQuidditch anche quest'anno mettendo in campo il giusto mix di botta di cu…culo – per quanto riguarda le conoscenze di Quidditch dell'irlandese – e non voglio sapere quanti schemi, conti e statistiche, se si prende in considerazione il lato scozzese del duo.
Il cammino dei due detentori del titolo (così come del montepremi messo in palio) sono partiti relativamente in sordina, con Fehr e la Flower a reggere il reparto battitori e Oscar Trott ed E'Tombo scelti probabilmente per motivi finanziari, passandomi il termine. A cercare di acciuffare il boccino, del resto, non poteva mancare la sempre presente Peacock, sarà per il cognome congeniale alla dicitura scelta anche quest'anno per la squadra da iscrivere al concorso. Una prima vittoria contro la stessa Nicole Silverstongue ritrovata curiosamente anche in finale è infatti seguita dalla beffarda sconfitta a vantaggio di Gregor Darsel castigatore già nella passata edizione e Gramo della malasorte dei Pavoni, quidditchisticamente parlando. Eppure quella contro i Backward Billywigs rappresenta la sola sconfitta rimediata dal duo irlando-scozzese in tutta la durata del concorso, al punto da far raggiungere e mantenere ai due ex Serpeverde la vetta della classifica per l'intera durata della fase all'italiana e passare indenni i successivi quarti di finale e semifinali, sino allo scontro decisivo con la Capitana Grifondoro. E' bastato liberarsi del duo di battitori Fehr-Flower in favore di due esperti del settore come Maris Valmiera e Svetozar Trokolovski – ad esempio – o di optare per uno scambio tra la Peacock (che nel finale di stagione, non si sa perché, ha sempre un calo nelle prestazioni)e qualcuno di diverso dalla Dark che l'anno scorso ha dato loro molti più dispiaceri che soddisfazioni, preferendo invece un campione – di nome e di fatto – come Iordan Mitea. A completare i ritocchi durante il concorso ci hanno poi pensato gli innesti altrettanto mirati e prolifici di Relena O'Neil e la staffetta tra Antarktika Oper e Romain Longebalai con l'ultima FantAsta a disposizione.
Difficile dire se i Pride Peacocks sono stati effettivamente la squadra più forte del concorso; di certo, come accade sempre in questi casi, conta molto il periodo dell'anno in cui si affrontano determinati scontri e non è neanche detto che un giocatore abbia un rendimento omogeneo durante tutto il Campionato, lo si vede costantemente dall'andamento delle stesse partite. Quello che posso affermare con certezza è che i due ci sono stati dietro, a questo concorso, ma da un giornalista de La Civetta dello Sport che vive di quell'ambiente e conosce i giocatori più o meno come io posso conoscere il Sacro Baule, non mi aspettavo niente di diverso. La controparte irlandese della squadra, se un po' ricordo i suoi standard visto che ha partecipato ad ogni edizione del concorso, di sicuro avrà spinto per avere dalla sua giocatori delle Gazze, su questo penso di poter mettere la mano su un Flamora. In qualsiasi modo la si voglia mettere, comunque, resta il risultato finale che – ad un anno di distanza – incorona gli Orgogliosi Pavoni come vincitori dell'edizione '69/'70 del FantaQuidditch. Complimenti a loro…ed alle loro tasche, soprattutto!

Non so se questa conclusione dell'annuale concorso indetto dalla Gringott in collaborazione con La Civetta dello Sport è effettivamente quella che vi sareste aspettati nel momento in cui l'elenco delle squadre iscritte al FantaQuidditch ha fatto la sua comparsa in bacheca. Non era la finale che io avevo in mente – lo dico subito – ma il mio giudizio, in questo caso, ha più del romantico che del tecnico o nerd. Avrei voluto vedere gli Human Cases in finale, credo non sia un mistero già dall'anno scorso, il mio simpatizzare per loro nonostante Eoghan Donegal mi abbia indicato come Gramo della malasorte, per la squadra che ha messo su con Hortense Lanfrad e Kerry Dunning. Sono arrivati terzi dopo aver piegato le ultime resistenze dei Maghi Perbene del Caposcuola Grifondoro Heert McNails e del docente di Trasfigurazione Reginald Weetmore e di certo iniziare un articolo parlando dei terzi classificati piuttosto di chi ha vinto è qualcosa di inusuale, convengo, ma l'ho trovato giusto, datemi pure dell'imparziale.
Dicevo che non so se questa classifica finale è quella che avete immaginato anche voi, almeno una volta che si sono ufficializzati gli accoppiamenti della seconda fase del concorso, ma come ho detto nell'ultimo articolo sul FantaQuidditch, di certo a livello di fantasia c'era poco con cui variare, soprattutto in alcune partite. E invece sono stato smentito, soprattutto per quanto riguarda lo scontro più atteso: la finale per il primo e secondo posto del concorso. Nello scorso articolo, come qualcuno ricorderà ancora, ho messo in evidenza la presenza di giocatori come Valmiera, Longebalai e Mitea sia nella squadra di Nicole Silverstongue sia in quella di Anne Burton e Robert McReady. Se tre giocatori su sette sono uguali – è stata questa la mia conclusione – e se tra questi uno occupa un ruolo importante come quello del cercatore, non vi può essere una differenza abissale nei risultati finali, qualsiasi siano. E invece la differenza l'ha fatta una certa signorina Relena O'Neil, ad esempio, che di certo vale oggi più di una Anna Repin. La differenza probabilmente l'ha fatta anche Trokolovski, per la gioia della Burton che di sicuro avrà fatto carte false per averlo in squadra. E la differenza, almeno nell'ultima giornata del Campionato di Lega, l'ha fatta Teporsky con il suo 7,5 in pagella a fronte di un 5,5 rimediato da Galinda Pizzaro, portiere scelto da Nicole per la sua squadra. In questo modo la finale del concorso si è chiusa con il punteggio totale di 1050 a 590, una differenza anche più netta – a mio avviso – di quello che è stato il divario tra le due squadre messe su dai FantAllenatori. I due ex Serpeverde sono così liberi di festeggiare a dovere dopo un anno di attesa e dopo che dodici mesi fa il titolo (ed il gruzzolo) di campioni è stato loro soffiato all'ultimo. 
Intrigante quanto basta è stato però anche lo scontro valido per garantirsi l'ultimo posto sul virtuale podio del FantaQuidditch. E i Casi Umani posti davanti a quei Maghi Perbene, non si sono di certo risparmiati, chiudendo le due gare con un punteggio finale più netto di quanto accaduto ai Pride Peacocks. 1070 a 470 è infatti il distacco finale con cui Hortense e compagnia si sono ritagliati la possibilità di ottenere anche una bella ricompensa, se si considera che al di là dei noti cento galeoni per il primo posto, chi si classifica secondo ne ottiene cinquanta mentre i terzi hanno dalla loro comunque venticinque galeoni, che di certo non sono da buttar via. 
Ai piedi del podio, al di là dei Maghi Perbene che si sono qualificati ovviamente al quarto posto, troviamo poi Gregor Darsel con i suoi Backward Billywigs usciti vincitori dallo scontro fantasma con i Mad O'Flohn. Non è un caso – ovviamente – che abbia definito questo scontro come fantasma, visto che le due compagini messe l'una di fronte all'altra quest'anno non hanno certo brillato per presenza o interesse nel rendere più competitiva la propria squadra. Se nel caso dell'ex Grifondoro, però, il danno è stato minimo e limitato al saltare una sola delle FantAste a disposizione degli allenatori, Tommy O'Flynn e Ian O'John non fanno avere loro notizie da…ho perso il conto, abbiate pazienza. Immagino che i due quintini siano molto impegnati con lo studio, certo. Bisognerebbe capire con che genere di studio, in effetti, ma non è questa la sede e non mi occorre neanche parlarne se non per sottolineare come in fondo Darsel avrebbe potuto avere vita più facile rispetto a quel 460 a 960 che è il punteggio finale e che risente probabilmente degli ultimi buoni colpi di coda del cercatore dei Bats Grujensson rispetto alla sempre splendida e longeva Angelina Coast. 
Fanalini di coda, in una metaforica contrapposizione tra testa e coda della classifica, si sono piazzate invece altre due discendenti di Salazar ossia Oceane Henderson e Lila Lamb. E, a dispetto di ogni pronostico o di quello che è stato tutto l'andamento del concorso…LILA LAMB NON E' ARRIVATA ULTIMA! Tecnicamente, anzi, se qualcuno non dovesse chiedere il numero totale delle squadre iscritte al Torneo, la sestina verde-argento potrebbe anche dire di essere arrivata settima, per dire. Una partita vinta a testa, però, per le due ragazze, anche se per Oceane è stato "fatale" il distacco accumulato nella gara di andata, divario che la verde-argento non è riuscita a recuperare del tutto con la vittoria della partita di ritorno. Scontro vinto dalla Lamb e tappi per le orecchie per tutti i frequentatori dei sotterranei, se posso provare ad ipotizzare qualcuna delle reazioni della Henderson nel momento in cui ha realizzato quello che è successo. Diverso il discorso per la cacciatrice Serpeverde Lamb, invece che in questo modo – consolatorio – salva la faccia anche in virtù del buon campionato scolastico disputato quest'anno.
Quello che io, da curioso cronista che non fa altro che riportare i fatti, posso dire – tuttavia – è che anche se il concorso di quest'anno mi ha lasciato a tratti basito o desideroso di prendere alcuni FantAllenatori per il colletto della divisa e chieder loro perché si iscrivono ad un concorso se poi non ci stanno dietro, tutto sommato l'effetto che questa forma di Quidditch giocato mi trasmette è sempre qualcosa di unico e di adrenalinico, se capite cosa intendo. E per questo non posso che ringraziare ancora una volta gli organizzatori del concorso così come chi ha investito qualche galeone per prendervi parte. Per il resto, lo zio Phil vi dà appuntamento al prossimo anno…dopo che avrò cercato di capire da Robert se il FantaQuidditch esisterà ancora!

Philip Noreal. Tassorosso fino al midollo e nativo di Hartlepool (Durham), per sua somma gioia ha superato lo scoglio dei G.U.F.O. potendo finalmente iniziare… ad aver paura per i M.A.G.O. Responsabile, perlomeno sulla carta, della sezione sportiva del giornale, si diletta saltuariamente anche con altre tipologie di articoli, sebbene la sua ultima passione pare riguardare le serre, anche se quando non c'è lezione. Il protocollo i barra ndiscreto lasciato in eredità dai Muldoon dice che abbia già preparato l'invito per il Ballo del Ceppo e per quelli a venire, tutti con il nome di Vega scritto a chiare lettere. Sebbene continui a chiedere consigli al quadro degli ex studenti nella Sala Trofei, abbassa velocemente lo sguardo ogni volta che incrocia Hortense Lanfrad. Non ha mai dichiarato sul serio la sua squadra di Quidditch preferita, ma ha in antipatia Gobbiglie e Pavoni. Adepto del sacro baule, per questo motivo ha imparato a scrivere bene anche al buio.