Di ritorno a Londra sull'Hogwarts Express quest'estate, la mia compagna nonché concasata Vaniglia Price mi intrattenne parlando di un fatto interessante ma increscioso, alquanto, al che ho iniziato a documentarmi a riguardo ed è venuto fuori un ingente quantitativo di curioso materiale di cui ignoravo l'esistenza. E ringraziamo Merlino per quel Codice Internazionale di Segretezza Magica del lontano 1692, altrimenti chissà a quanti altri sprechi avremmo assistito nel corso degli anni… ma andiamo con ordine!
E' risaputo che un'esperienza renda meglio e sia maggiormente affidabile in specificità di particolari se raccontata dai diretti interessati, quindi ho chiesto a Vaniglia di intervenire nella stesura di codesta sezione dell'articolo.          

Gelati gratis!!

Ecco, lo sapevo che ci saresti cascato. Chi? Tu, sì proprio tu, proprio tu che fino a dieci secondi fa scorrevi distrattamente la prima pagina di quel giornalino scolastico alla ricerca disperata del tuo nome da qualche parte, qualche misera parte. Tu che magari hai passato notti insonni ad estrarre dalla tua scatola cranica i pochi neuroni attivi che ti sono rimasti, il tutto al nobile scopo di arrivare alla soluzione dell’ultimo caso prima dei giornalisti. GELATI GRATIS! Con l’acquolina in bocca vai a controllare e… non fare quella faccia schifata, chi lo sa se non parleremo di gelati più tardi? Non lo scoprirai mai se non finirai di leggere, perciò…

Londra, Bromley, 22 Agosto 2055
Una coppia di maghi si è appena trasferita in un babbanissimo quartiere di Londra, ed il caldo pomeriggio del ventidue agosto si recano in un negozio di arredamento (ovviamente babbano). Spaesati, acquistano qualsiasi cosa che ricordi loro un calderone o un manico di scopa… non si aspetterebbero mai di sentire inspiegabili cigolii e rumori vari dai mobili appena acquistati. DAI, sissignore. Nessun poltergeist in casa, o almeno non ancora. La loro attenzione è colpita da alcune sedie imbottite. Nessuno può sedersi su una di queste per più di 8 secondi. Dopo questo lasso di tempo, infatti, dall’imbottitura provengono mugolii disperati e colpi, colpetti, grandi colpi, che costringono chiunque sia seduto a scattare in piedi e correre il più lontano possibile, come un fagiolo corridore. Esasperati e infischiandosene degli ordini dell’entità-autorità superiore, la signora Coblhaith scaraventa di colpo contro il muro più vicino tutte le sedie in questione. Dall’imbottitura fuoriescono ondate di Mooncalf. La coppia denuncia il fatto all’autorità competente.
La coppia in questione sono i miei genitori e l’autorità suprema è la mia carissima nonnina babbana, a cui piace tanto rincorrere me e mio fratello urlando ai quattro venti le millemila e due torture che ci saranno inflitte una volta che noi cattivi bambini di satana saremo finalmente all’inferno. Naturalmente nel frattempo tenta di affogarci nell'acqua santa. E invoca San Patrizio. Nonnina, non te la prendere, ti voglio bene lo stesso.
Alla fine si scoprì che le sedie erano soltanto una piccola parte di un’organizzatissima catena di distribuzione, opera di Glascow McGonish. Costui pur essendo un magonò, conosceva pochissimo il mondo babbano e credeva di poter spacciare sedie imbottite di Moonclaf per poltrone massaggiatrici. All’epoca tutti (o almeno così si crede) i complici furono arrestati e sbattuti per un bel po’ di tempo a far ghiacciare i loro sederoni ad Azkaban. McGonish non è mai stato acciuffato dagli auror e al Ministero non si è saputo più nulla di lui fino a due settimane fa. Allora alcuni abitanti del suo villaggio natale affermarono di averlo visto passare dalla casa dei suoi genitori. Dopo due giorni un conoscente era convintissimo di aver notato l’uomo far trasportare pesanti barili. Quattro giorni fa la bisnonna non continuava che ripetere che il nipote non era mai scomparso, se ne stava solo per giorni nei boschi a cacciar fate.
Il leprotto non è ancora saltato fuori dalla tana, ma state certi che non finisce qui.

Vi avevo promesso un gelato no? E allora voglio essere ragionevole: chiunque abbia informazioni in più, lampi di genio o arzigogolate congetture che nessuno starà mai ad ascoltare, mi invii un gufo. Studente, prefetto, professore, elfo iperattivo, water depresso, non importa. Quando il caso sarà risolto, chi si sarà più avvicinato alla verità vincerà uno speciale abbonamento col quale potrà avere quanti gelati desidera per UNA settimana, non di più.

 

Ora, al di là delle informazioni di Vaniglia circa questo traffico, vorrei aggiungere una considerazione che deriva dalla conoscenza di queste creature magiche… Gli escrementi d'argento di Mooncalf fungono da fertilizzanti, se trattati correttamente; per cui, cosa esclude che il signor McGonish non avesse anche questa ulteriore idea per sfruttare al massimo le potenzialità di tali creature, magari creando un traffico di fertilizzanti ad effimero – se non nullo – prezzo di produzione ed, invece, con un cospicuo guadagno? Rifletteteci!

Per tutta la documentazione che ho trovato, potrei star qui pergamene e pergamene ad elencarvi i materiali di derivazione magica utilizzati a sproposito dai babbani per i loro loschi scopi/traffici; a partire dal Dittamo, dalla Starnutaria, dai Fagioli Sopoforosi, al sangue di Salamandra, al Rabarbaro ed infine al pelo di Gillidh, le Pryxie del Donegal, le uova di Ashwinder, le lacrime di Fenice e il veleno di Acromantula.
Evitando di addentrarci nello specifico in ogni storia di ognuno di questi materiali utilizzati in maniera lucrosa, ne ho scelti due che hanno attirato maggiormente la mia attenzione: la Ramora e la Radigorda.

La Ramora:

Come leggo dai libri in biblioteca, la Ramora nel 1869 divenne specie protetta per evitare la "caccia alla Ramora" come i babbani fecero per la "caccia alle balene", poiché quando si scoprirono le sue specifiche qualità i maghi in primis cercarono di accaparrarsi il predominio su queste creature. Se non si sapesse, oltre ad essere un ingrediente fondamentale per alcune tipologie di pozioni, la Ramora è considerata un segno di buon auspicio per i navigatori e marinai; inizialmente si credeva che fosse tutto frutto di una leggenda ma storici odierni della magia affermano che la Ramora sia in grado di ricordare alla perfezione rotte marine lunghissime e di fungere un po' da navigatore. Proprio su quest'ultima caratteristica sembrano fondarsi le motivazioni alla base del curioso trafiletto di giornale di tre mesi fa trovato rovistando a casa quest'estate:

"Arrestata gang di maghi nel londinese; arruolavano manigoldi e sfaccendati per una missione nell'Oceano Indiano alla ricerca di banchi di Ramore"

Leggendo ho scoperto che, proprio come per l'accaduto di cui sopra raccontato da Vaniglia, i maghi commerciavano Ramore con dei parenti babbani che a loro volta le adoperavano nella costruzione di materiale da navigazione – per quanto concerne le rotte navali – e si dividevano il prosperoso guadagno con spese pressoché nulle di produzione; per lo più volevano spacciarlo per alta tecnologia babbana quando invece non era altro se non un pesce magico.
Che amarezza!

La Radigorda

Evento ulteriormente increscioso è quello che vede come protagonisti questi bulbi magici utilizzati per fomentare il turismo nell'area a nord del Peak District; qui, dove la brughiera predomina in tutta la sua magnificenza, la zona è paludosa ed è l'habitat perfetto per questi bulbi – come il professor Thingread insegna – che hanno determinato la ricchezza di una piccola azienda a conduzione familiare. Riprendo ancora una volta il titolo dal giornale in cui ho trovato l'annuncio:

"La Radigorda utilizzata come ingrediente fondamentale di una zuppa rilassante è stata fonte di ricchezza per 30 anni; unico piatto servito in un delizioso cottage babbano nel cuore della Dark Peak"

Continuando la mia ricerca di informazioni scopro che il modus operandi è prettamente identico agli altri due – e svariati – precedenti casi: babbani che, con i giusti agganci, sfruttano una materia prima magica per trarne beneficio. E sono stati anche intelligenti nella loro scelta, eh! Come si sa la Radigorda crea dipendenza – oltre a conferire quella caratteristica sensazione di torpore e sonnolenza – per cui si assicuravano una clientela fissa senza dover variare menù e preoccuparsi di rinnovare qualcosa.

Davvero, potrei andare avanti e avanti e avanti a raccontare eventi del genere i cui protagonisti sono i materiali di derivazione magica usati inappropriatamente, ma mi fermo qui. Se qualcuno fosse interessato ad ulteriori informazioni ed aggiornamenti, mi gufi pure, mi sto prodigando a tenermi aggiornata a riguardo!
A rigor del vero è da ammettere che non tutte le materie prime di derivazione magica vengono utilizzate a scopi malvagi, poiché condividiamo con i babbani alcune di queste materie prime (due esempi: il Dittamo e il Rabarbaro) benché i loro poteri siano studiati sotto diversi punti di vista e, con essi, siano anche adoperate in modi diversi. E questo non è certamente la circostanza più adatta per parlare dell'altra faccia della medaglia, perché sì, per ogni evento c'è sempre il rovescio della medaglia; quindi, come è possibile trovare loschi traffici sul cattivo utilizzo di queste materie prime, è logico che ci sia anche chi – fra i babbani – ne faccia un uso corretto, puntualizziamo.
 

Ivy Hevenge & Vaniglia Price