Anche quest'anno, come una splendida ricorrenza che ritorna, il docente di Pozioni, Wulfrich Warren, ha organizzato le Gare di Pozioni, per decretare i più meritevoli delle tre categorie di studenti, divisi in base agli anni di appartenenza in: Ashwinder, per tutti coloro dei primini due anni; Runespoor, dal III al V anno; Basilisk, per i grandi del sesto e del settimo anno. Ai tre vincitori, come ormai tutti sapranno bene, sarà data la possibilità di trascorrere una giornata in compagnia di Conchubahr Potpourri, direttore della Scuola Superiore di Alchimina e Pozioni Avanzate di Sant Clouny. Su gentile concessione del docente stesso, ho potuto assistere di persona alla gara della categoria Ashwinder, in programma per la sera del diciannove dicembre e, sorseggiando tranquillamente un ottimo thè in sua compagnia, abbiamo atteso l'arrivo di tutti i partecipanti. Comprensibilmente, quelli più spaesati, benchè cercassero di mostrarlo il meno possibile, sono stati i primini trattandosi della loro prima esperienza. Leggermente più rodati i secondini, invece, tra cui ha spiccato assolutamente il neo cacciatore della squadra di Grifondoro, BradenBilius Rothenberg, con la chioma di capelli nuovamente cangiante: non in maniera confusionaria (come nel pre partita Grifondoro Vs Tassorosso), ma certo non si può definire come normale il fatto che da castano chiaro siano passati ad un verde moscio. I suoi compagni di anno non hanno mostrato un eccessivo stupore, ma forse è stato un importante elemento di distrazione per i più piccolini, a tal punto che nessuno di loro è riuscito a superare l'iniziale prova logica, a cui tutti sono stati sottoposti.
Preso posto ciascuno ad ogni banco, infatti, ogni studente ha dovuto capire se aprire o meno una scatolina di legno, ben sigillata, su cui era stata posta una piccola pergamena, riportante il seguente messaggio: "Se son pieno ben oltre la metà e non mi stappi esplodo. Se mi han riempito meno della metà esplodo se mi stappi!". I ragazzini dovevano quindi trovare un metodo per capire l'effettiva quantità misteriosa, senza poter ricorrere a confronti tra di loro o a misurazioni precise tramite una bilancia. La soluzione era molto semplice, in realtà: bastava immergere la scatola di legno all'interno del calderone, posto su ogni banco da lavoro e precedentemente riempito dal docente con dell'acqua. In questo modo avrebbero potuto verificare se il piccolo contenitore sarebbe rimasto a galla oppure no, a seconda del suo peso. Come ho già accennato prima, nessun primino è riuscito a passare questa prova di logica e dei secondini, con grande delusione del professor Warren, ne è passato solo qualcuno tra cui ha spiccato Katherine Dela Parker che, risultata la "meno peggio" della situazione, è stata nominata vincitrice della competizione.
In generale, nonostante tutto, il docente di Pozioni è rimasto particolarmente deluso dai partecipanti: un po' poca passione per la preparazione, distrazione nell'inserimento degli ingredienti e gravi errori causati dalla fretta nel mescolare la pozione stessa. Si tratta comunque di novellini e di certo nei prossimi anni affineranno la loro tecnica… si spera, naturelemOnt, come direbbe il carissimo docente di Divinazione. Ad ogni modo, ho prontamente bloccato la vincitrice, subito dopo che il professor Warren l'ha nominata tale, per cercare un suo commento a caldo, chiedendole come si sentisse: "C-cioè.. non lo so, all'inizio ero agitata. Insomma, non è mica da tutti conoscere il signor Poutpourrì e quindi ci tenevo, potrebbe essere un'importante esperienza per il mio futuro, sì, ecco, credo di sì. P-poi comunque la prova di l-logica non è stata troppo difficile, no? Ne devo affrontare una ogni volta che voglio entrare in sala comune, quindi. Mi dispiace solo che in pochi abbiano superato la prima fase. Ma comunque il professore sembra essere stato fiero di me quindi personalmente mi basta la sua approvazione. In futuro spero di avere ancora l'opportunità di competere. Ora credo c-che vado a riposare anche io, ecco sì". Dalle gare di Pozioni per ora è tutto, non ci resta che aspettare la prossima.

Giselle Lanfrad