Non sono una poltrona! Ma uno per cui la Voce non è mai sparit-… bolide, ma mai un minimo di privacy in questa redazione con le prendiappunti, per Tosca! No, non sono totalmente uscito di testa a furia di stare un numero di ore indefinito – di cui ho perso il conto, e io non ho nemmeno quattro mani! – con Philip nel Santo Baule. E' solo che l'anno scorso ci siamo lasciati un po' male e, nel tornare alla carica, volevo – anzi, volevamo – prima di tutto chiarire e riscattarci. La Capa – continuerò a chiamare così la Burton, e non perché mi abbia spaventato a morte, sia chiaro! – nell'ultimo numero ha dedicato un articolo a noi altri scribacchini, se qualcuno ricorda, assegnando a ciascuno di noi un VoceOscar. Ecco, io e Leonard – Wright, quello con gli occhiali – eravamo stati etichettati come Poltrone, solo perché non abbiamo mai avuto l'esuberanza di altri scribacchini, tipo Gwen o Rebby. Siamo qui per dimostrarvelo! Anche se poi il mio amico ha ancora qualche gatta da pelare nella base segreta (il baule, ndr), quindi si farà attendere un po' più di me. Non perché sia una poltrona o uno di quei Corvonero snob, eh. Basta con le chiacchiere, però, che ho una vera notizia bomba – noooo, no, calmi, non sono armato non sono arm… Cosa vuol dire Protocollo di Sicurezza Ci-barra-Ti? MAAAARGHARRIET AIUTATEMI! - ma non nel senso letterale del termine così siamo tutti più contenti. L'altro giorno esco dal baule – e no, non è questa la notiziona se qualcuno se lo stesse chiedendo – e cosa trovo? Una lettera dai nostri informatori, segretisegretissimi, che nessuno aveva ancora aperto e letto. Arrivava direttamente da Londra, e più precisamente da un famosissimo museo di Storia della Magia, il museo nazionale Mopsus. Prima che qualcuno chiuda questa pagina pensando che chissà quale assurda noia si nasconda dietro questo avvenimento, sappiate che è invece una cosa molto interessante. Ricorre infatti quest'anno il centesimo anniversario dalla fondazione del museo e i responsabili hanno deciso, per l'occasione, di allestire una mostra itinerante – una sorta di Circo dell'Arte, così lo pubblicizzano – della durata di un intero anno che contenga non solo le opere e gli oggetti del museo stesso, ma anche cose di altri musei prese temporaneamente in prestito e che verranno ovviamente restituite ai musei d'origine per la fine dell'evento, prevista intorno a Maggio. Una cosa insomma parecchio lunga, e all'apparenza anche parecchio impegnativa. Questo perché la Storia non è l'unica branca impegnata, ma solo una delle tante. Il programma preciso tuttavia non è ancora stato stilato e divulgato, ma non per negligenza da parte degli organizzatori; un fatto spiacevole è accaduto infatti lo scorso venti ottobre, data di inaugurazione dell'evento, e ha contribuito al rallentamento generale. Nella parte di museo dedicata alla Storia della Magia, sezione antica Grecia, sembra essere scomparso nel nulla il manufatto principe di tutta quella collezione. Un libro, del quale il contenuto non è stato rivelato alla stampa; questo perché è un ritrovamento notevolmente recente, una delle opere per le quali questa mostra funge anche da inaugurazione, e perciò l'intenzione sarebbe quella di mantenere la segretezza per un miglior effetto sorpresa. Ciò ha ovviamente attirato frotte di curiosi da ogni dove, veri appassionati o anche solo semplici speranzosi di poter scoprire qualcosa di più sull'oggetto scomparso. Le autorità, comunque, non hanno ancora rilasciato nessun tipo di dichiarazione e hanno detto solamente che, durante le ricerche che sono già state avviate, cercheranno di far andare avanti il Circo dell'Arte come se nulla fosse. La cosa parecchio strana in realtà è il fatto che l'oggetto -.alcuni addirittura ipotizzano che non si trattasse nemmeno di un libro e che per qualche ragione ignota non si voglia far sapere nulla di nulla, ma sono pur sempre ipotesi minoritarie – fosse protetto con qualunque possibile sistema di sicurezza magico all'avanguardia – come barriere antiEvanesco o antiappello, per citare le più famose – e fosse quindi parecchio difficile da trafugare. I due dipendenti del museo incaricati di fargli la guardia, dunque, sono stati temporaneamente sospesi dall'incarico – anche perché non c'è più nulla da controllare, mi dicono dalla regia – e sono addirittura sospettati di aver compiuto in prima persona il reato. L'unica cosa che si può dire, a conclusione di questo, è che in realtà non si sa molto, e bisognerà far luce sul fatto. Troppe ipotesi, troppe cose accavallate, troppe cose inspiegate; è vero, decisamente molte delle famose "cinque domande" con cui si inizia un articolo non hanno risposta, ma è per questo che la notizia sta prendendo piede così velocemente. Attendiamo quindi nuovi sviluppi, intanto consigliamo – a chi ne avesse la possibilità – di andarci e, magari, dire a noi curiosi chiusi a scuola come è e se è davvero interessante come stanno pubblicizzando da giorni.

Jeremy Claythorne