Saluti

Qualcosa mi dice che in queste situazioni si dovrebbe essere dolci come degli impulsus di zucchero per salutare una volta per tutte la redazione,come se uscire da Hogwarts comportasse uno scontro con un basilisco,armati di sola bacchetta. Questo non toglie che mi mancherá far rizzare gli avvincini nei capelli a Merida (non che ci voglia molto), decretare chi abbia la parlantina più sciolta facendo a gara con Charlie (perché ti ostini a volere la rivincita??), chiamare 'nuvoletta' Allen anche se non vuole, le scadenze e l'ennesima cancellatura rossa sulle espressioni piu' colorite ( e quindi le piu' grinzafiche) che ho scritto. Non vi siete liberati di me, vi scassero' anche da 'la' fuori'!

Vaniglia

Sette anni sono lunghissimi e dopo tutto questo tempo si fa così tanto l'abitudine a certe persone che poi diventa un vero e proprio shock non averle più attorno. Mi è già successo gli anni passati e mi è successo con Tommy, che se l'è svignata prima del previsto ma a cui rivolgo ugualmente questo saluto in particolare. E se non sarà un trauma tanto negativo dover salutare Jackson, che mi mette ansia ogni giorno con i codici di comportamento che sono sicuro lui pensi che io non rispetti (anche se alla fine il cervello si abitua al punto che ci si affeziona pure a questo e a Jacks stesso, eh), mi resta molto più difficile salutare Vaniglia, con cui è sempre un piacere discutere di cose sovversive alle spalle del sopraccitato caposcuola, Cath con cui ho condiviso molte ronde piacevoli e soprattutto Ivy, che è e continuerà ad essere la mia migliore amica e compagna di cose nerd. A tutti voi auguro di realizzare i vostri sogni e di non liberarvi mai del tutto della mia presenza!

Allen

Ma non è che ci stiamo salutando davvero, no? Cioè dico, adesso adesso. C'è ancora la Cerimonia di fine anno, no? E il viaggio in treno e poi alla stazione di King's Cross… E poi quest'estate ci vediamo, no? Voi starete a fare quegli stage sottopagati che dice Merida – non stavo spiando, davvero, ora che sei il Capo volevo prendermi un po' di influenza capesca – e quindi magari lo vorrete qualcuno che vi distrae un po'. No che non vi faccio licenziare dal vostro primo lavoro! E poi ormai siete abituati a me, mettete che non ci sono e non riuscite a concentrarvi? Prendi te, Catherine, ho sentito storie di persone che sono impazzite a furia di stare troppo in silenzio. E tu, Jackson, non sentirai la mancanza di uno che gioca a collega i puntini sulle tue mappe delle stelle? E Vaniglia, so per certo che là fuori non le trovi mica tante persone che vogliono fare le gare di suoni strani con parti improbabili del corpo. E Ivy, io adesso che te ne vai come faccio a sapere se faccio le cose come Merlino comanda? Enya, ma noi continuamo a lanciarci origami sbilenchi in classe, vero?
Vabbè, il resto ve lo dico a voce. AHAH a voce, l'avete capita? Non fa niente, ho taaanto tempo per spiegarvela sul treno!

Charlie 


 

 

 

E' passato un altro anno scolastico e ancora una volta mi ritrovo a fissare una pergamena candida con il potente istinto di scrivere sul serio solo "Addio" come ho minacciato di fare. Perché, in fondo, diciamoci la verità: Parker che si leva dai comignoli meriterebbe un'ovazione, non righe in cui si ricorda quella mirabolante volta in cui ha proposto di fare un buco sulla parete per provare a cacciarci dentro un telescopio. E l'assenza di Vaniglia se non altro farà riposare le mie stanche membra, stanche di ripetere sempre le solite cose: no, non entro a far parte di quella setta chiamata WWFFB quindi non provare a mandarmi pennuti, una voltà là fuori. Poi, ad essere proprio sinceri sinceri, ad Enya che dopo mesi non ha ancora capito come l'omicidio per troppe chiacchiere di prima mattina in qualche contea è contemplato come legittima difesa, mi sento di augurare solo di trovare lavoro al più presto, magari in una biblioteca. E' il karma che lo chiede. Su Catherine mi riservo di raccontarne delle belle, una volta che la sua faccetta d'angelo avrà varcato i cancelli – mica son scema che lo faccio prima – anche perché ho il vaghissimo sentore di dover ringraziare soprattutto lei, per la fresca nomina che mi è giunta. Partorirai con dolore quattro broccoli che per dispetto avranno l'accento irlandese, me l'ha appena detto O'John Mercurio. Bene, finito lo strazio. Charlie, è inutile che mi spii da sopra la spalla e continui a dirmi che manca Ivy, tra i miei saluti. Chi ha detto che devo scrivere per forza su di lei o che devo salutarla dopo tutto quello che mi ha fatto tra nomina a Vice e poi quella a Capo della baracca? Sei avvisata, Hevenge: ti perdono solo perché adesso potrai ammorbare mio cugino con tutti i tuoi giri di parole per esprimere concetti semplici. Considerala la pena per aver creduto troppo in me. E se non è per questo motivo che mi hai voluto come braccio destro pazienza, me ne vanterò abbastanza da ignorare la verità.
ps: se non fossi stato un grandissimo pezzo di str…acchino, avrei dovuto salutare anche te. Invece son talmente tanti mesi che manchi sei sparito che faccio finta che non mi importa. Buona disoccupazione a tutti.

Merida