Non so bene quanti tra voi potranno ricordare un articolo che ho scritto l'anno scorso in questo periodo. Si intitolava l'Ignoto eroe e mi è servito per cercare di capire se davvero – come mi racconta sempre la mamma – gli eroi esistono e come si deve essere per potersi considerare tali. Nella mia indagine serissima, non scherziamo, ho chiesto il parere di diversi studenti di Hogwarts solo che tra il pessimismo cosmico di Devon Laury - totalmente diverso da come lo si vede ora – e altre risposte troppo "da grandi" mi sono reso conto che se voglio avere una definizione vera e genuina di eroe devo andare a chiedere a chi ha ancora gli occhi giusti per riuscire a vederne uno. E sapete cosa ho scoperto oltre all'esistenza di uno stanzino del terzo piano che non conoscevo ancora? Che non esiste una definizione precisa precisa per dare un'idea di eroe, ma che questa è allo stesso tempo la cosa più bella che potesse capitare, già. Pensateci un po': se avessimo una definizione standard di eroe diventerebbe tutto banale, un po' come se vi chiedessi di dirmi com'è fatta una scala animata. Tutti siamo rimasti a bocca aperta la prima volta che l'abbiamo provata, ma una volta che ci han dato una serie di parole da mettere in fila per identificarla senza alcun problema… dov'è finita la magia? La vediamo ancora mentre siamo impegnati ad imprecare perché quella stessa rampa ci ha portato verso il corridoio sbagliato e no, non vogliamo passare di nuovo davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo? Ad ogni modo… parlavo di eroi, è vero. E della ricerca che ho svolto andando a romper le pluffe a qualche studente dei primi anni oltre che a qualche mio coetaneo. Devo studiare anche io per gli esami e ho dovuto ottimizzare il tempo anche se devo ancora capire che significa visto che è una frase che ho copiato a Lawrence perché quando la dice lui fa sempre un certo effetto. Il primo che ho incontrato, neanche a farlo di proposito, è un mio concasato del primo anno – Jake McHoney – sarà che stavo giocando a nascondi la prendiappunti con Sean (o era Jericho?) e Jake mi ha beccato proprio mentre avevo trovato il nascondiglio perfetto sotto un tappeto… ehm… questo è quello che mi ha risposto il primino: "Mmmmmh… Sicuramente esistono! Magari non come quelli che vedi nella televisione, sì, quella cosa luminosa che piace guardare tanto ai babbani per intenderci! Io penso che ognuno può essere un eroe, sissì! Magari non con la maschera o una tutina fluorescente, ecco. Qualcuno in questa scuola, dici? Mmmmh non c'è uno studente in particolare che prendo d'esempio ma 'da tutti si può imparare qualcosa e non per forza dai più grandi'. Sì, questa cosa me l'ha ripetuta mia mamma tipo un migliaio di volte e devo dire che non è poi così sbagliata!" Visto? Ognuno può essere un eroe, come dice il mio nuovo amico Jake, anche se non ho capito bene la parte delle tutine, ma forse il primino non sa che l'abbigliamento da Quidditch si chiama ugualmente divisa. Quindi voleva dire che se anche non si gioca a Quidditch si può essere eroi in qualche altro sport, no? Io lo sono diventato nel salto del sacro baule, ad esempio. Nel senso che non c'è giorno della settimana che passi senza che ci debba finire dentro. Dopo aver chiacchierato con Jake, ad ogni modo, ho preso il coraggio – dicono sia Grifondoro, ma Margareth non mi sembra tanto cuore impavido – a due mani e mi sono imbattuto, letteralmente, in Gordon Blueberry. Ok, invece di uscire dalla sala comune sono entrato nel dormitorio maschile del terzo anno e gli ho quasi stampato la porta in faccia. Lui però è stato molto carino e non se l'è presa, anche se forse un po' devo averlo stordito sul serio visto che alla mia domanda ha risposto nominando un giocatore di Quidditch, il che smentisce quanto mi ha detto Jake… così non vale, Gordon, sappilo! "Il mio eroe è Jeremy Clover ! Insomma gioca nella squadra migliore di tutte come cercatore! Come potrebbe non essere un eroe ed un mito? Lo studente che prendo a modello è invece il prefetto McTroy". Oxter, oh sì lui sta simpatico anche a me e di certo può essere uno da prendere come modello, se non come eroe almeno come esempio di mago come si deve. E se ancora una volta la mia teoria secondo cui un eroe può essere definito come meglio si crede e a seconda dei punti fissi che si hanno nella propria vita. E' stata poi la volta di Vaniglia Price che ha un concetto tutto suo di eroe, di certo ben radicato eh; secondo la ragazzina, infatti, "Sì,secondo me gli eroi esistono eccome. Però non credo proprio che qualche settimino possa esserlo… scannarsi durante la prova Tremaghi non è assolutamente da eroe. Scannarsi durante la prova Tremaghi serve solo a rompersi il naso e chi partecipa non ha tutte le rotelle a posto – senza offesa eh! – perchè vuol dire che cerca solo la gloria. Per me i VERI eroi sono quelli che aiutano le persone, che danno speranza alle persone e che aiutano a riscattarsi. Ad esempio al mio gatto sarebbe piaciuto conoscere Gandhi (mi hanno detto che è stato un babbano molto famoso ndP) ma purtroppo è già sotto terra, Gandhi non il mio gatto". Tutto chiaro, direi, e il gatto sta bene ed è in piena salute, se qualcuno se lo stesse chiedendo. Se però aveste ancora dei dubbi in merito credo che le dichiarazioni di Oceane Henderson siano quelle più adatte per convincervi che ho ragione. Se non fosse per il volume che ha utilizzato e che mi ha lasciato rimboccinito per diverse ore. "Gli eroi? Gli eroi certo che non esistono, porca di una banshee! Gli eroi sono quelli con il mantello lungo blu o rosso, di solito, che volano con il pugno in avanti e di solito vanno a schiantarsi contro qualche palazzo, perché sono stupidi stupidi ed io sono più intelligente! Insomma: se esistessero gli eroi, avrebbero tutti la mia faccia. LA VEDI QUESTA QUI, PORCO GRAMO? Comincia a ricordartela perché tutti mi straconosceranno quando combatterò contro il ben… male! E tutti vorranno essere me! Non ci sono studenti più grandi in grado di uguagliarmi, Morgana! L'unica, forse, è Anne Burton, che fa il sedere a strisce a tutti i campioni TreGrami! Ma quello non perché è un'ero… eroessa, ma solo perché non è idiota come tutti gli altri, ecco". Ecco, appunto. Se anche tu – lettore carino e coccoloso che stai scorrendo quest'articolo – pensi che neanche l'eroe dei tuoi sogni ha il volto rosso e contratto dalla Serpeverde devi per forza di cose pensarla come me: eroe è chi l'eroe fa! Semplice.

Philip Noreal