Sapete, non si comprende mai per davvero l'importanza di un Tebby nella propria vita sino a quando… non se ne possiede uno. E, certo, nel mio caso questo è un verbo esagerato – forse – visto che oramai siamo in combutta quasi alla pari, ma davvero avere a che fare con qualcuno che si limita anche solo a sostenerti davanti alla bacheca affinché tu non perda i sensi per sovraccarico di trollate… beh, è qualcosa di utile. Soprattutto se Jeremy è più impegnato che mai nello scegliere il turbante che si intona meglio all'acqua nel suo cervello! Ma, dicevo dell'importanza di Tebby, già. Mi spiace per voi che non potete sperimentare cosa voglia dire e davvero, se non ci fosse qui Eoghan che mi fissa da venti minuti perché dobbiamo andare in stampa ed il mio articolo ancora non è pronto, risponderei anche a Mary B. che mi ha mandato una pergamena carinissima il mio gufo ringrazia per cercare di capire chi si celi dietro l'ombra del grinzafico eroe che si è offerto per elargirmi i suoi servigi. Le risponderei che non serve appostarsi dietro la statua di Guendalina la Guercia (che non esiste, ma non importa) aspettando il momento giusto per cogliermi in fallo mentre ridacchio con uno studente bello da morire che se ne va in giro in calzamaglia e mantello giallo fluorescente – giusto giusto per non farsi notare – ma le direi anche che se in questa scuola si pensasse maggiormente alle cose che si appendono in bacheca… no, scherzavo! Di solito io ed il mio meraviglioso compare passiamo sempre davanti alla Biblioteca il martedi, mercoledi e venerdi verso l'ora di cena, sono così brava e carina da darvi una dritta così per una volta posso sperare di divorare le omelette che mi soffiate ogni volta. Buona caccia, la mia è sempre prolifica, a quanto vedo…

Confesso candidamente che la prima – e più spontanea – risposta che mi è venuta da dare alla bacheca quando ho letto questa richiesta o, meglio, quando chi è rimasto al castello mi ha gentilmente fatto avere copia di questa domanda, riguardava il profondo senso di empatia e partecipazione che dovrebbe portare a volersi sentir vicini al soggetto in questione… se capite cosa intendo. Ma poiché ho il VAGO sentore che un argomento del genere non sia molto consono – e forse forse anche LIEVEMENTE punibile – preferisco buttarmi sull'analisi delle risposte che sono arrivate in soccorso di questo studente o studentessa (Gordon Fletcher, io punto sempre su di te!) che magari voleva solo trovare un sistema carino per passare le feste in modo… originale. E devo dire che – miei piccoli seguaci in erba – alcune risposte date possono quasi avvicinarsi a quelle che avrei dato io anche se vediamo di riciclare le informazioni che son state fatte notare:
- un corpo vivente: quello serve più ad Amber Wolf – scusate, ma certe cose me le chiamano con un Accio, proprio – casomai e non solo perché dal modo che ha di atteggiarsi, tutti ci auguriamo che le capiti qualcosa di br…illante, nel suo immediato futuro.
- suppongo non del cibo: quello eviterei di regalarlo anche ad Hayley Carsali che di questo passo e se non la smette di lasciar briciole in giro con i suoi biscotti, non riuscirà più a passare dalla porta delle serre, prima delle lezioni. Dopo no, perché qualche pianta lassativa si trova sempre, da quelle parti, oltre a Phil e Vega appartati per…studiare. Studiano un sacco, quei due.
- a dire il vero non saprei, suppongo qualcosa che possano toccare: Really? Magari il cervello di chi ha lasciato questo appunto, già. Ho l'impressione che sia così etereo che persino un fantasma riuscirebbe a toccarlo. In alternativa si può provare con la calma di Hamish Falconer o la pigrizia di Eleanor Bustles, entità altrettanto sconosciute.
Se proprio serve dare un consiglio ad una domanda così stupida fuori dal comune, quindi, credo che suggerirò proprio quanto scritto da non si sa chi, visto che pur di non vedere il proprio nome in questa rubrica, ormai tutti cercano di farsi passare per anonimi: certo che sei scemo eh? un fantasma non può toccare nulla, lo ATTRAVERSA l'oggetto, lascialo in pace e vedi come ti sarà grato! Neanche io avrei saputo dir meglio!

I vostri insegnanti di Incantesimi blabla… a partire dall'ultima settimana di Gennaio blabla… Si ricorda che le intenzioni e/o incantesimi troppo pericolosi saranno puniti con l'ammonizione da parte della giuria o la squalifica diretta del duellante. Ci garba il gioco pulito e lo spettacolo!

Non aspettavo altro, dall'inizio dell'anno scolastico, lo giuro! Non vedevo l'ora di scorrere l'elenco di tutti quelli che hanno deciso di mettersi in gioco… con la sottoscritta, prima che su una pedana, ovviamente. Sì, perché alla fine del Torneo potrete essere anche i trionfatori della patria con i vostri supporters e tutto il resto, ma PRIMA chiunque tra voi è solo una riga in più in un elenco e, lo capite, avrete bisogno di un nome di battaglia, qualcosa che vi rappresenti al meglio e che dia all'avversario una chiara e decisa immagine di voi. E qui entro in ballo io, fate finta di essere sorpresi. Ho deciso di scegliere alcuni tra voi che mi ispirano particolarmente così che, proprio in linea con il titolo di questa rubrica, io possa darvi un nome di battaglia che spacca. Più o meno come sarete voi al termine di un duello, non temete. 
Ed ecco quindi Rupert Garros lesto a segnarsi tra i papabili duellanti. Lo chiamerò la vipera nel deserto ma solo perché, come il rettile in questione, anche il quintino Serpeverde è al momento impossibilitato ad usare alcuna bacchetta (non che ci sia differenza rispetto a quando vaneggiava di saperne usare una) e, altrettanto desertico – del resto – è il suo arsenale di conoscenze. Voglio dire, è stato bocciato… devo aggiungere altro? Scorrendo l'elenco altri due nomi verde-argento – Salazar deve aver imposto questa burloneria per cui Serpeverde è sinonimo di duello – che hanno attirato la mia attenzione sono quelli di Nadine Davies e Nick Watson, meglio noti al grande pubblico come i fuggitivi dei sotterranei dopo il loro gaio tentativo di svignarsela ad Hogsmeade senza permesso e per non parlare di – e cito testualmente quanto scritto in bacheca -  Kane Phrònesis Lindstrom che, per il suo terribile secondo nome, ho deciso di chiamare Sibilla, semplicemente. Per chi non lo sapesse, infatti, tale figura babbana è indicata come esempio di profezie, anche se ambigue e diversamente interpretabili. E una che già si chiama "Prona" di secondo nome – o quel che è – non promette certo bene, davanti ad un duello, non credete? Seconda classificata in ordine di "ho visto gente che segnava il suo nome così l'ho fatto anche io" è invece tale Sophie Fiona Gallagher che in PERFETTA linea con un Torneo di DUELLO ha pensato bene di contornare il suo nome con dei cuoricini e no, non credo l'abbia fatto come minaccia di estirpare il suddetto muscolo dalla cassa toracica di tutti quelli che dovrà affrontare. Forever alone nel campo degli studenti del settimo anno, Amber Meng non ha invece perso tempo per segnare il proprio nome in bacheca. Se i più immaginavano che si accompagnasse al vincitore del Probve Littberatus – del resto quella specie di club di sfigati valorosi elementi serve solo a trovar il mago perfetto, no? – però, saranno rimasti delusi dal vedere che il la fortunata è invece Sylvia Whiteheart, notizia che ha fatto scappar via tutti gli altri settimini… CHISSA' COME MAI! Per questo motivo immagino che Libellula scalza possa essere un nomignolo tutto sommato generoso, per la Presidentessa, come lei stessa ama firmarsi in bacheca.
Eleanor Bustles, invece, preferisce spaventare tutti con un "superTassorosso" aggiunto sulla sua prenotazione, ragione che le permette di avere il nome di battaglia di ottimista fulminata dalla sottoscritta e nonostante l'amore che io possa provare per la mia casata eh! Fedeli alla linea anche i GrarcO'Johith che non perderebbero mai un'occasione per un'ammucchiata di gruppo, l'avevo capito sin da tempi non sospetti ed è per questo che quest'anno ho deciso di chiamarli Bronespoor, per ovvi motivi che non ho intenzione di star qui a ripetervi. Infine, BrainLamb, come ho preso a chiamare la sestina verde-argento Lila Lamb non può che occupare il gradino più alto dei miei nomi di guerra; lei che chiede pubblicamente di far coppia con qualcuno che sappia usare il cervello, preferibilmente finisce poi come sappiamo, durante la partita Serpeverde-Tassorosso. Insomma, non è che lei stessa faccia molta pubblicità alla propria materia grigia in questo modo… e sempre che gliene sia rimasta.

Ma voi, ditemi la verità, non sentite la mancanza delle poesie per Zayve Mystes in bacheca, soprattutto se vi soffermate ad analizzare il materiale con cui io, rispetto ai miei predecessori, devo avere a che fare? Voglio dire, un conto è avere a che fare con qualcuno che perlomeno mostra di conoscere il concetto di "rima" – anche se baciata con il Platano Picchiatore – altra cosa è, scusatemi, dover commentare una pergamena come questa. Gioia del mio neurone andato a farsi maledire da un demone di alta lega, ora, non per dire ma… prima di appendere un coso come questo, non ti è venuto il dubbio che magari a) il libro sia stato abbandonato di proposito b) nessuno pagherebbe una scorta di cioccocalderoni neanche se si trattasse dell'introvabile tomo di Cura delle Creature Magiche che svela i segreti per allevare un Ungaro Spinato nel giardino di casa e all'insaputa dei vicini ed infine c) chiunque avrebbe potuto darti il pattuito e ricavarne poi almeno tre volte tanto, se solo fosse furbo… no, come non detto, l'ipotesi c è decisamente da scartare. Se la nostra eroina mascherata – che voglia far concorrenza al mio Tebby? – ha avuto perlomeno la premura di non appendere il suo messaggio all'ora di pranzo o in altro orario di alta frequentazione della bacheca, però, lo stesso non si può dire per tale Little T - Troll Tontolo Timoroso Tenero – minacciosissimo con il suo se ti trovo te la faccio pagare, ridammelo. Giuro, per un momento ho pensato di disfarmi dei libri che non ci stanno più nel mio baule donandolo a favore della sua rabbia, dav-ve-ro. Poi immagino sia suonata la sveglia e mi sia dovuta alzare per andare a lezione. Hei, Little T. aspettati un gufo, la laconica risposta ricevuta dall'intrepido avventuriero – perché si sa, tutti ci iscriviamo al Torneo di Duello, ma certe cose meglio farle risolvere ai gufi, hanno più stile –  prima che sparisse tutto dalla bacheca. EDDAI! Mi stavo divertendo, Cosetta infame! Non saprò mai se il libro è tornato a casa sano e salvo o se è ancora sotto sequestro, sigh! Se non altro – però – so per certo che Uh Che paura! Anche se i cioccocalderoni non batteranno mai le cioccorane!! che è qualcosa che mi fa tirare avanti, lo ammetto. Impara, indomito/a studente/ssa ricattatrice: la prossima volta chiedi delle cioccorane, puoi sempre usarle come diversivo per scappare…

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quarto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – è quella di salvare il mondo magico da Betty Chisholm ed i suoi romanzi.