Hogwarts non finisce mai di stupire, indifferentemente dal numero di anni passati al castello. Se al primo anno la scuola è una novità unica, persino per chi ha avuto la fortuna di farsela descrivere per filo e per segno da genitori e parenti, anche negli anni seguenti, quando ormai si pensa di conoscere ogni anfratto del castello e i suoi segreti,  c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Così, un normalissimo fastidio come quello di trovarsi nel gruppetto incaricato di risistemare il concime dopo Erbologia, immaginando la maggior parte dei compagni già a tavola ad abbuffarsi, può essere il preludio di qualcosa di ben diverso. Finalmente portato a termine il nostro incarico, io, Sorority Trulock, Catherine Smith, Hilary Darcy e Nucky Wade stavamo tornando al castello quando tra gli alberi della Foresta Proibita è apparsa una sfera di luce argentata. Avremmo benissimo potuto ignorarla e proseguire sui nostri passi, non fosse che, dopo esserci passata velocemente tra i piedi, ha assunto la forma di un gallo, sempre fatto di luce perlaceo-argentata, manifestando tutti i comportamenti tipici dell'animale, non fosse che questo era anche in grado di parlare. Hils e Cath hanno subito pensato a qualche Patronus, ma la faccenda era ben diversa.

Nucky che per una volta non si grifolagna

Per quanto il pennuto si sia espresso in modo poco chiaro, ci ha rivelato di essere un antico spirito totem celtico, sacro alle popolazioni che in passato abitavano le colline su cui ora sorge Hogwarts insieme a molti altri spiriti, tra cui anche quelli che ora sono a simbolo delle quattro case di Hogwarts. In particolare lo spirito era l'emblema della tribù Gallorosso. A quei tempi ci fu una grande battaglia tra gli spiriti per stabilire a quali di loro andassero consacrate le popolazioni, e i quattro attuali rappresentanti – Grifone, Serpente, Tasso e Corvo – vinsero. La parte assai confusa arriva ora: lo spirito-Gallo, con fare militaresco e annunciando di aver trovato tra noi ciò che gli serviva, ci ha chiesto se eravamo disposti a combattere la supremazia dei nostri animali-simbolo, cosa che ci ha lasciati parecchio perplessi. A questo punto, lo spirito si è sentito in dovere di spiegarci che non intendeva ingaggiare una vera e propria battaglia, ma comunque tentare nuovamente di conquistare ciò che non era riuscito a guadagnarsi in passato, e così come lui anche molti altri spiriti ora stanno nuovamente rafforzandosi e tornando a cercare dei rappresentanti. Ha anche nominato un certo Cantlos, ma non si è capito bene se sia uno degli spiriti o chi altro. All'improvviso, poi, ha annunciato che anche se il passato non si può cambiare, come pure le casate di Hogwarts, ci avrebbe allora fatto vedere cosa sarebbe successo se tra gli spiriti vincitori dell'antica battaglia ci fosse stato Gallorosso. Io francamente ho pensato, forse stupidamente, che ci avrebbe lasciati andare e che nella vita di tutti i giorni avremmo visto vari studenti appartenenti alle quattro casate portare uno stemma a forma di gallo e colori nuovi sulla divisa, persone accomunate da chissà quali caratteristiche. Le mie aspettative sono state invece deluse, e lo spirito ha detto di volerci mettere alla prova. Siamo stati improvvisamente avvolti da un buio pieno di ululati, la nebbia ha cominciato a ribollire e a generare forme inquietanti e spaventose, spiriti maligni, fantasmi, e ognuno di noi è stato invaso da brutti pensieri e una negatività da cui non sapevamo come uscire. Abbiamo tentato vari incantesimi, di cui solo quello di luce di Cath ha fermato, ma solo per un attimo, gli spiriti. Anche gli incantesimi di protezione sono risultati inutili, perché le essenze, per quanto spaventose, non ci stavano minacciando "materialmente", nonostante ci facessero provare delle sensazioni orribili. Visti i risultati dell'incantesimo di luce, abbiamo provato a castarlo tutti insieme, ma è stata invece la runa tracciata e attivata da Nucky che ha scacciato quelle oscure presenze; una Nauthiz che, mi ha poi spiegato, tra le sue proprietà ha anche quelle del controllo sulle emozioni. Solo allora la nostra piccola prova ha avuto termine, e il Gallo ci ha raccontato di essere lo spirito invocato al mattino per allontanare spiriti e fantasmi maligni che attaccavano le tribù col favore della notte, nonché il simbolo disegnato sugli scudi prima di una battaglia per scacciare le paure ed infondere coraggio. Nonostante avesse affermato di non aver trovato esattamente le qualità di cui era alla ricerca, aveva comunque deciso di "affidarsi ad uno di noi": Nucky. Assunta di nuovo la forma di una sfera di luce, è "entrato" in lui dalla bocca e dal naso e, come il prefetto stesso non perde occasione di grifolagnarsi, gli ha lasciato il segno con un doloroso tatuaggio a forma di gallo celtico dietro una spalla. Per altro, Nucky ci tiene a sottolineare (e mi ha obbligata a scriverlo), lui odia i pennuti.

Questa piccola avventura per ora non ha avuto altre ripercussioni su di noi ma, se è vero quel che lo spirito ha detto, si prevede il manifestarsi di diversi casi simili. Almeno chi leggerà queste parole, invece di saltare a piè pari la pagina o usare le prime righe come cura contro l'insonnia, sarà almeno un minimo preparato a cosa potrebbe succedergli. Magari invece gli è già capitato qualcosa, e non se ne è ancora saputo nulla in giro. In ogni caso, se avete una storia da raccontare in merito a questi spiriti guida, noi della Voce siamo qui per ascoltarvi.

Helena Ross, 16 anni a dicembre, quintina e prefetto Tassorosso, è un nuovo acquisto della Voce. Vive a Grove, nell'Oxfordshire, insieme ai genitori e a un fratellino, a suo dire, pestifero. La prima volta che ha messo piede in redazione si pensava fosse muta, ma metterla a suo agio si è rivelato alquanto deleterio per le orecchie degli altri scribacchini. Dovunque si metta a scrivere si possono trovare montagne di pergamene appallottolate, e per mandare in stampa siamo costretti a strapparle i fogli dalle mani. Ha una passione smodata per gli animali, e, di conseguenza, per Cura delle Creature Magiche. Tra i suoi sogni, riuscire ad acchiappare un Gillidh e ad allevarlo. Studiosa, con un senso del dovere malsano, dice di non essere portata per lo sport, specialmente a cavalcioni di una scopa.