Vini, formaggi e lumache

Sapete qual è la ragione per cui al tavolo insegnanti non tutti durante la prima settimana al castello sono stati infettati da quello che in molti hanno definito il morbo amoroso? Perché la delegazione francese ha portato una raffinata bevanda tipica delle loro parti: il vino. In particolare, sul lungo tavolo di docenti e assistenti facevano bella mostra le bottiglie dal design prestigioso provenienti dai vigneti della scuola di Beauxbattons. Eh sì, noi qui intorno abbiamo un Lago Nero e una Foresta Proibita mentre i nostri colleghi d'oltre Manica possono fare le loro pause post pranzo tra i filari di vitigni di ottimo gusto. Ok sono un po' invidiosa, e soprattutto rimpiango di non aver ancora compiuto i 17 anni per poter finalmente bere un sorso di questa bevanda. Sì perché è un po' alcolica, dev'esser questa la ragione per cui è stata riservata solamente ai docenti.
Questa bevanda, comunque, è stata inventata nell'antichità, non è certo un'invenzione blubiancorossa. I francesi hanno però la fortuna di avere un clima e un terreno, nelle loro vaste pianure e colline che ha permesso loro di creare vini superbi che rivaleggiano in quanto a bontà solo con i migliori vini italiani.
Il vino è ben conosciuto anche tra i Babbani, che lo apprezzano in tutte le sue forme; quello di Beauxbatons – a quanto dicono alcune voci sulla scuola – possiede però in più delle qualità magiche. I vigneti utilizzati per produrlo sono delle comuni piante; è il terreno su cui sono collocati che è impregnato di magia in ogni sua piccola particella. Normale quindi che il vino che ne vien fuori sia potenziato in quelle che sono le sue proprietà naturali. Se un buon bicchiere di vino rosso dalla gradazione un po' elevata può conciliare al sonno, quello di Beauxbatons dicono porti a dormite lunghe, pacifiche e a sogni d'amore. Se un bicchiere di troppo può portare alle risatine continue, questo vino magico provoca risate contagiose. Inoltre, il profumo e l'aroma di questa specialità sono resi ancora più inebrianti. Ora io parlo per sentito dire, eh! Non ne ho mai bevuto neppure un sorso. Neanche da quella bottiglia portata in redazione dai Muldoon. Hihi. 
Passiamo ai formaggi. Sappiamo benissimo anche noi cosa sono perché i nostri Elfi Domestici spesso si divertono ad intagliarli nelle forme più assurde e non mancano mai dalle nostre tavole. Ma quelli francesi PUZZANO. Dai quell'olezzo che ultimamente invade le nostre narici ogni volta ci sediamo per un pasto in Sala Grande, non è l'odore della lontra di qualche Crucco; non è solo l'odore degli assistenti di Pozioni e Incantesimi; non è il profumo dei vestiti di Lachian. No. Se avvicinate il vostro naso a quei bellissimi vassoi di formaggi capirete che sono loro la causa di tutto. Che sono di origine francese me l'ha detto Margareth, io non lo sapevo proprio. Brie, roquefort, camembert, comtè… così si chiamano. Ancora non ho avuto il coraggio di assaggiarli, giuro.
A proposito di coraggio. Vogliamo parlare delle lumache? Non ho idea di come Cal abbia avuto l'ardire di mangiare pure quelle. Dai! E' contro ogni tentazione. Inutile che le chiamino "Escargot", possono chiamarle come vogliono ma per me rimangono delle viscide e schifose lumache. Delle cose che camminano per terra e fanno la bava. Un po' come i nostri compagni di Hogwarts, in effetti. Nel vedere le francesi praticamente strisciano loro incontro per terra con un metro di bava.
State attenti ragazzi! Se le chiamano "Mangialumache" e hanno sempre la PUZZA sotto il naso… Beh! Un motivo ci sarà.

Dorothy Milford