La maggior parte di voi, assidui lettori che ci comprate solo per non dover essere costretti dalla noia a stare attenti a Storia della Magia, sta affrontando una guerra contro brufoli mastodontici come caccole di Troll, i voti disastrosi a Pozioni, gli scambi di saliva, la disperazione perché il vostro moroso ha deciso di non farvi più dono della sua, la voglia di chiedermi un gelato cioccolatoso a buon prezzo e i sensi di colpa che vi trattengono dal mangiarlo perché se lo faceste avreste il doppio delle caccole di Troll in faccia ed, infine, i pianti per non avere più né la cioccolata né il moroso. Quindi, sul crollo di una crisi di nervi, addentate una tavoletta di cioccolata di pessima qualità (potreste pure scomodarvi a venire da me eh…) e ve la pappate tutta in un colpo, grugnendo “Magari fossi già…” il Ministro della Magia, Auror, tizioqualsiasullecioccorane. Forse sarà meglio accontentarsi di qualcuno senza problemi di acne.

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Un Medicine lungimirante avrà di sicuro ascoltato i grugniti dei quartini, rispondendo alle loro preghiere di crescita istantanea bombardandoli di pozione Invecchiante. Quale miglior cura dell’acne giovanile se non la vecchiaia? Almeno, se ce ne son rimasti, le rughe li mascherano. Forse questo dovreste chiederlo a Sheila Hamilton, Kirit Mavi e Nick Watson, trio di vecchietti ex-novo, ai quali mi sono trattenuta dal domandare come stavano a reumatismi e cataratte perché non ci tengo proprio a farmi bastonare da un nonnetto. Anche se c’è da dire che Watson (come già scritto dai Magnifici 7 prima che Dupret e Weetmore interrompessero i messaggi, onde evitare un bagno di sangue) più a un vecchietto sulla sessantina assomigliava ad un evaso da Azkaban. Quasi tutto il resto della classe è stato condannato a due giorni di convivenza con corpi di quarantenni – probabilmente il nostro caaaro professore di pozioni ha voluto far provare ai ragazzi l’età più dura, quella che sta affrontando in questo momento rimpiangendo la giovinezza perduta: la crisi di mezz’età. Non si preoccupi, si supera tutto nella vita, anche i capelli bianchi. Forse dovrebbe chiederlo ad Allen Hollowdale, per cui i capelli bianchi non sono un cruccio e quindi, decennio più decennio meno, non fa molta differenza. Invece Eeri Lian era vecchio e basta, a differenza di quelle belle signore con tanto di po…rtaerei di Eleanor Bustles, Helen Wood e la Davies. I maschietti dovranno tenere d’occhio anche la McFarland, che promette di farsi una bella fig…liola, complice la biondaggine. Se l’effetto della pozione poteva essere prevedibile per i più, di certo non lo è stato per Savin Reid. Avete presente quel nano da giardino pallido e secco come un asticello alla gogna? Quel ragazzino attaccato ad Allen con la supercolla e che vi sarà venuta voglia anche di menare, tanto può essere saccente? (Guai se vi azzardate: vi avadakevadrizzo). Ebbene, lui è stato sicuramente il primo a giovare di questo piccolo salto in avanti nel tempo. Quando ho visto per la prima volta la sua versione ventenne, per poco non mi sono strozzata col muffin della colazione. Il fanciullino continuava a salutarmi, piccola anima innocente. Solo dopo ho scoperto che quel gran pezzo di figo era Savin: ragazze, fatevi avanti subito, fra qualche anno potrebbe esserci troppa fila.

A parte gli scherzi, la pozione Invecchiante avrebbe dovuto rendere più realistico un gioco di ruolo proposto a lezione dal professore, nel quale ogni ragazzo era tenuto a impersonare un personaggio e collaborare con gli altri per indovinare l'ipotetico assassino di… Medicine. Cercando di scoprire come procedesse la risoluzione del caso, il mio informatore è apparso molto imbarazzato: forse i Magnifici 7 non hanno tutti i torti.

Vaniglia Price. 17 anni a Ottobre, sestina Grifondoro esuberante e dalla parlantina fin troppo spedita. Padre e madre irlandesi, ma abita nella periferia di Londra per evitare che la nonna babbana, fermamente cattolica, tenti (di nuovo) di esorcizzare lei e il fratellino. La sua sfrenata passione per i dolciumi l’ha spinta ha creare la propria industria gelatiera, che manda avanti con orgoglio dal secondo anno. Convinta di attirare clienti grazie ai suoi gusti improponibili , in realtà sono pochi i coraggiosi che li hanno assaggiati. I draghi sono la sua ossessione e sogna di aver un allevamento tutto suo: essere iscritta al WWFFB e giurare di averne visto uno a Hogwarts non fa che incrementare la cosa. Membro del Club di Teatro, quando non è occupata a togliere sotto il naso i libri a Ivy e a rompere i boccini al mondo intero la si può vedere a zonzo con quello che sembra un metamorfogattus, per la frequenza con la quale il suo mantello cambia colore.