Mentre le serpi faticano anche a strisciare
  il boccino si tinge di blu, anzi d'azzurro

Doveva essere l'anno di Serpeverde, questo si ipotizzava al termine dello scorso campionato scolastico, ben prima che il quartetto di settimini verde-argento capitanato da Ami Tess decidesse di lasciare la squadra, seguito a ruota dalla Cooper e dall'osservato speciale Veii. Senza nulla togliere alle squadre che si sono affrontate per la prima partita del campionato, quindi, non mi pare un'eresia affermare che con Owen e Laury sui bolidi, la Williams -la sola e vera- a difendere gli anelli e la Tess a rincorrere un boccino, avremmo assistito ad un'altra partita. Allo stesso modo, tra le fila dei bronzo-blu, l'assenza di Becket -al termine della sua carriera scolastica come la McTroy sull'altro versante- Alexsandra Wolf e di Justin the wall Parker si sono fatte sentire  sicuramente. E' in un clima del genere che le due novelle Capitane hanno dovuto metter su  le proprie formazioni in un incontro che, ormai dovreste saperlo tutti, lascia Serpeverde a zero punti in classifica e lancia Corvonero al primo posto, posizione che l'anno scorso ha potuto vedere solo con un omniocolo.

Corvonero: WhiteHeart, Melville, Medicine, DeLa Parker, Davies, Trott, MacMillan (C)

Serpeverde: Bennet, Vandenberg, McScheind T., Lamb, Wallen, Garros, Lanfrad (C)

Sotto la direzione della professoressa di Volo ed ex giocatrice di Quidditch Speedman la partita ha inizio sotto le spire di un vento insidioso che la docente si limita a catalogare come "bel venticello" e se lo dice lei… Già dalla contesa in realtà si può intravedere quella che sarà l'impronta della partita con le cacciatrici Corvonero -Davies e DeLa Parker- che mostrano una buona intesa di squadra ed attenzione all'assetto della propria scopa, sia nel soffiare la pluffa alla contesa, sia nel bruciare un'ottima iniziativa della Lamb che per un soffio non riesce ad interrompere la manovra offensiva degli avversari. Pronti via, quindi, che la secondina bronzo-blu si ritrova direttamente davanti agli anelli difesi da un'esordiente Penelope Bennet, vista la defezione all'ultimo del portiere titolare Bail. Personalmente, per quanto la terzina verde-argento non sia ai livelli di Ginny -ma quelli non li raggiungerà mai nessuno- la preferisco comunque al cascamorto di casata, piccola digressione dalla partita che tanto potete immaginare da soli come la secondina sia riuscita ad andare a segno malgrado il portiere Serpeverde abbia sfiorato la pluffa per un pelo di crup. Se la pluffa sembra essere incollata quasi sempre alle mani dei cacciatori al servizio della MacMillan, però, sul fronte dei bolidi Melville non pare altrettanto lesto e reattivo come il suo compagno di reparto -Sami siete tutti serpescemi Medicine- tanto che dei due bolidi liberati ad inizio gara, uno viene atteso invano dal nipote di McKalleart schizzando dritto e beato fino a McScheind che può colpirlo indisturbato, mentre il secondo, su cui si proietta il più esperto Vandenberg, viene indirizzato verso la cercatrice avversaria. Ma ho nominato Medicine -quello mal riuscito di famiglia- è vero; le cronache dicono che il battitore bronzo-blu con la sua posizione a difesa di Rebby ha deviato e smorzato il bolide colpito dal Prefetto verde-argento. In realtà per me e per diversi commenti sentiti in tribuna -tra una minaccia e l'altra della Burton verso un primino che avrebbe dovuto ingoiare uno striscione- il battitore Corvonero ha solo avuto fortuna di indirizzare altrove il bolide per un contraccolpo più che per reale intenzione, diciamo così.  Sotto osservazione da parte del bolide colpito da McScheind è a questo punto che inizia la vera partita di Oscar Trott, bravo sia nell'eludere il bolide che rischiava di marcarlo stretto, sia nel vanificare il tentativo di manovra dei cacciatori Serpeverde portato avanti da un tanto deteminato quanto ingenuo Rupert Garros. Il terzino ce la mette tutta, questo è indubbio, ma la mancata esperienza unita alle condizioni climatiche ed un affiatamento tra compagni di reparto che latita come la dieta di Strawberry, fanno il resto, permettendo al sestino bronzo-blu di involarsi e trafiggere gli anelli difesi dalla Bennet per ben quattro volte durante la gara. Gol pesanti cui si sommano le triplette delle altre due cacciatrici per un totale di cento punti a zero, boccino escluso. Si, perchè mentre le due  Capitane perlustravano il campo alla ricerca dell'agognata sferetta alata, i battitori han cercato di suonarsele di santa ragione, nel senso letterale del termine, stavolta. Se Vandenberg ha ancora una volta la meglio su Medicine -indirizzando il bolide su Rebby- infatti, il ritardo del Corvonero determina il forte impatto dello stesso contro il polso del Prefetto Serpeverde, compromettendone quasi la prestazione sino al termine della gara. E menomale che Sami fa Medicine di cognome! Diverso il discorso per l'altra coppia di battitori -secondo me il bolide ha pensato seriamente di ucciderli entrambi- con Melville che riesce ad anticipare di poco McScheind per indirizzare la palla metallica verso… fondamentalmente i cacciatori della sua squadra. Una tattica che la MacMillan avrà illustrato ai suoi come arcobaleno rovesciato o qualcosa del genere con tutta probabilità, meglio far passare la cosa per una mossa voluta, se non altro perchè il bolide fa in parte il suo lavoro, scheggiando sia la saggina di Trott che quella di Garros, mettendo allo stesso tempo fuorigioco il Serpeverde costretto a spostarsi e lasciar libero il furetto Corvonero che si invola verso l'area verde-argento per il suo quarto gol della partita. Il sipario cala -da ultimo come sempre- con la corsa al boccino, una volata stretta e veloce sino all'ultimo con la MacMillan che si dimostra molto abile e furba nel frapporre la torre Corvonero tra lei ed il bolide, liberandosi dello stesso prima di involarsi in picchiata verso il boccino insieme alla controparte Serpeverde, quella chioma rossiccia della Lanfrad che si è vista soffiare la sferetta alata veramente di un niente. Per ripicca, giustamente, una manata ed una testata alla cercatrice Corvonero ci stavano tutte, brava Giselle. Corvonero-Serpeverde finisce quindi in questo modo, in attesa di assistere al responso della prossime partite.

Le pagelle secondo McReady

CORVONERO

WhiteHeart S.V: C'è poco da dire se non che per una volta colei che ha preso del tutto il posto di Parker non è stata impensierita neppure una volta dai cacciatori della squadra avversaria. Con tutta probabilità ha sfruttato il tempo per ripassare qualche lezione o scrivere qualche pezzo per l'Eco. Tanto perder tempo per perder tempo…

Melville 5: Resta imbambolato o scaglia bolidi verso i propri cacciatori rischiando di far più danno che altro, malgrado gli sia andata bene nello spiazzare Garros liberando Trott dalla presenza del terzino verde-argento. Sicuramente deve intervenire sul gioco di squadra e, prima ancora, di reparto.

Medicine 6,5: Tra gli episodi chiave della partita non possono passare inosservati un bolide deviato per salvare la MacMillan che, tuttavia, ha subito quel destino più per un caso fortuito che per concretezza del Corvonero. Si riprende nel resto della partita riuscendo quasi ad anticipare il più rodato Vandenberg con un intervento al limite che procura una dura botta al Prefetto Serpeverde

DeLa Parker 6,5: La cronaca della partita l'ha apostrofata per tutto il tempo come polpettina, ma in realtà la secondina al suo esordio nel Quidditch dimostra di essere quella che le polpette se le mangia, per quanto possibile. Certo, bisogna considerare che non aveva davanti il Trio Grifondoro dei bei tempi, ma di certo lo spirito è quello giusto. Ed i tre gol lo dimostrano.

Davies 6,5: Attenta al gioco di reparto e pronta nella contesa indirizzando la pluffa verso l'alto e sottraendola in questo modo alla controparte Serpeverde. Si invola verso gli anelli difesi dalla Bennet con una facilità tale da segnare tre gol senza problemi o quasi. In crescendo.

Trott 7:  Quattro gol all'attivo, bolidi evitati abbastanza facilmente ed una visione di gioco come ci ha sempre abituato sin da quando è salito su una scopa per la prima volta. Di certo una certezza per la MacMillan e per le compagne di reparto che possono trovare nel sestino sia un buon smistamento di gioco che un buon finalizzatore.

MacMillan 8: Splende di nuovo l'arcobaleno sulla Torre Corvonero, malgrado la quintina abbia cercato di abbatterne qualcuna per eludere un bolide nel finale. Più rodata rispetto al Capitano Serpeverde, si dimostra astuta e tenace fino all'ultimo sforzo che le consegna il boccino. E le procura una testata sui denti, dettagli. Una promessa.

SERPEVERDE

Bennet 5: Voto cattivo per la terzina Serpeverde ed in effetti non si può dire che sia del tutto colpa sua se i verde-argento hanno rimediato un sonoro 100-0. Ma a difendere gli anelli c'era lei, non ci sono scuse che tengano. E dovrà allenarsi molto per migliorare ed acquisir maggiore fiducia in se stessa. Ginny, non è che sei libera per qualche dritta?

McScheind T. 5: Confuso e distratto, i bolidi che riesce a colpire sono quelli che raggiunge in solitaria, con movimenti ampi che richiedono del tempo che spesso non è concesso in partita, come ha dimostrato il contrasto che  ha lasciato Melville libero di avvantaggiarsi.

Vandenberg 7: Se c'è qualcuno che ci prova sino alla fine, questo è il Prefetto Serpeverde. Deciso sui bolidi che indirizza verso la cercatrice avversaria e tenace nel non mollare neanche dopo che l'impatto con Medicine gli ha letteralmente fatto saltare il polso. Avessero avuto tutti la sua ostinazione forse la figura rimediata sarebbe stata migliore.

Lamb 5,5: Parte bene con una visione di gioco che lascia ben promettere per il futuro, tanto da rischiare di interrompere il gioco altrui diverse volte prima di un fisiologico calo sul finire della gara. Il voto vuole essere di incoraggiamento per le prestazioni future.

Wallen  5: Quest'anno il reparto cacciatori Serpeverde avrà da penare e questo si sa, ma la speranza della tifoseria verde-argento e della stessa Lanfrad è di certo quello di assistere a dei miglioramenti rapidi se non si vuole incorrere in figure simili anche nelle prossime partite. Ad iniziare dalla giovane cacciatrice che paga lo scotto di un esordio non dei migliori, sicuramente.

Garros 5,5: Ci prova ad avanzare, il terzino. Cerca di metterci vivacità e determinazione che se non altro lasciano un margine di crescita per il futuro, ma spreca tutto sulla fine, rovinando l'impostazione di gioco costruita. Allo stesso modo il movimento per evitare un bolide è una pecca data dalla poca esperienza, visto che quella stessa manovra ha permesso a Trott di sgusciar via come sa fare molto bene.

Lanfrad 7,5: E' brava, la nuova rossa di squadra, a tener testa alla controparte Corvonero. E ci mette sicuramente l'anima sin quasi all'ultimo. Le è fatale lo slancio finale più contenuto rispetto a quello della bronzo-blu, ma non può rammaricarsi più di tanto se non per aver cercato di rendere Rebby simile alla Olsen dell'anno scorso. Non è così che si buttano giù i denti, Giselle, fidati.

Robert McReady