Stavolta la mia esperienza di pre-ballo dell'Agrifoglio è stata illuminante. No, non intendo parlare del Ballo. Sarebbe privo di logica, è stato un mese fa e gli unici che riciclano notizie vecchie sono quelli che hanno un mangia-carogne come animale simbolo. No, per quest'anno ho deciso di scrivere un Contro-Ballo, ovvero tutto ciò che avviene intorno all'evento. Ed è Contro perchè tra gli sfavillanti preparativi del Ballo in realtà ci sono più ombre, risposte negative e delusioni di quel che potrebbero immaginare quelli che raccolgono dame e cavalieri con un semplice schiocco di dita. Partiamo da un dialogo che ho diligentemente trascritto pochi secondi dopo che è avvenuto. Settimana precedente al Ballo, venerdì, fine della lezione di Storia della Magia, classe del quinto anno assopita nella quasi totalità, ovviamente tutti tranne io. Ho bloccato Philip Noreal mentre fingeva di appuntare la relazione per la lezione successiva e questo è ciò che ne è seguito:

V: Rifletti attentamente prima di rispondere a questa domanda: con chi andrai al Ballo dell'Agrifoglio?
P: Immagino che Emrys non valga come risposta, vero? Devo fargli capire che qui alla Voce si troverebbe bene… e senza femmine. La verità è che non posso chiederlo ad Ailie e penso che Penelope non verrebbe al ballo con me neanche se le promettessi elogi su elogi ad ogni articolo… giusto?
V: Giusto. Ci vediamo alle otto nella sala d'Ingresso, e non farmi aspettare.

Capirete presto cosa c'entra. Ora, sappiamo bene che in queste occasioni si creano le scalette di scelta. Ovvero, già intorno alla metà di novembre – qualcuno anche prima, sono i cosidetti Furbi Convinti – ci si fa una scaletta mentale delle persone con cui si vorrebbe andare al Ballo, in ordine di preferenza, e poi si va a chiedere a partire dalla prima della lista, che il 60% delle volte, ad essere buoni, dice sempre di no, e quindi si passa alla seconda, alla terza e via dicendo. Vale sia per i ragazzi che per le ragazze, ormai quasi nessuna aspetta più dall'alto della sua torre di essere raggiunta dal principe azzurro per essere invitata al Gran Ballo. Qualcuno la scaletta se la mette anche per iscritto, nero su pergamena, come testimoniano alcuni elenchi di nomi mezzo cancellati che ho trovato in giro e conservato a memoria futura. Con che criterio i maschi fanno i loro elenchi? Mettono al primo posto la più carina/popolare, al secondo posto l'amica della più carina, al terzo posto qualche giocatrice di Quidditch, al quarto posto qualcuna brava in Pozioni o Incantesimi, al quinto posto una carina che parla poco, al sesto posto una passabile che parla poco, al settimo posto un'amica con cui si ha qualche speranza, all'ottavo posto un'amica che accetta per pietà, al nono posto una del primo o secondo anno cui fare da babysitter e al decimo posto… Di solito non si arriva al decimo posto, c'è sempre qualche amica pietosa o ragazzina che accetta di star zitta pur di andare al ballo. E le ragazze quale criterio usano per stilare il loro elenco? Be', noi ragazze siamo più complesse, ma ce ne sono molte che seguono lo stesso e identico criterio dei maschi, tranne forse il giocatore di Quidditch al secondo posto e non al terzo e la propria migliore amica al posto del primino a cui fare da babysitter. Poi ci sono le ragazze che non hanno topini enfatici nel cervello e quindi scartano i belloni, scartano i giocatori di Quidditch, scartano i grinzafichissimi in ogni campo magico e si ritrovano un incrocio tra Joe Condor – che alla faccia vostra l'accompagnatrice ce l'aveva – e Darren Houtlock, che sarebbe stato sul mio elenco se avessi fatto un elenco. Non l'ho fatto, invece, e per un paio di settimane sono stata ad aspettare per vedere se qualcuno veniva a chiedermelo. E qualcuno me l'ha chiesto, ma si trattava soltanto di pettegole che volevano sapere chi era rimasto libero. Allora sono andata in giro fino a raccogliere una serie di informazioni, tutte senza senso, ciò che solo nella testa di un ragazzo può essere una buona idea. C'è per esempio chi, pur sapendo che avrebbe ricevuto un NO grosso quanto un Erumpent, è andato a chiedere a Calypso Von Schuster – vero, Leroi? – e chi si è fatto incastrare da una più piccola – vero, Mius? – e chi si è messo addirittura d'accordo con qualcuno di primo e secondo anno per portarli al Ballo, salvo abbandonarli lì e ritirarsi in un angolo col suo cavaliere – vero, Starry? A proposito, la professoressa Welkeltosk vuole vederti nel suo ufficio. Di nuovo.
E ci sono state addirittura audizioni per trovarsi un'accompagnatrice, anche se quest'anno devo dire che almeno la cosa era divertente. Mi riferisco alle audizioni per cenefontole di Sean Muldoon, che ha tenuto una sorta di prove generali per fate madrine per trovare una ragazza al gemello. In realtà mi stavo infilando anch'io quel pomeriggio, ma poi ho visto che c'era già Britney che spacciava la sua partecipazione per una presenza stampa. E poi ho visto entrare di soppiatto Nicole Silverstongue e ho intuito vagamente chi sarebbe stata la vincitrice, perchè in redazione lo sanno tutti che da un paio di mesi Jericho fissa il soffitto e sbava quando viene nominata lei. E poi c'è la casistica delle dame sognatrici, naturalmente, quelle alla Cressida Draven, che si mettono un vestitino grazioso – e non sto scherzando, il suo era davvero bello – che vanno al Ballo da sole, si adagiano su una sedia e ripongono le mani in grembo, aspettando un cavaliere.
A chiusura di questa mia indagine, ho fatto quella domanda a Philip, che nonostante una babbionaggine di fondo si è dimostrato molto più intelligente di tanti altri: alle prime impossibili della lista non ha chiesto neanche. Se mi avesse risposto che aveva ugualmente chiesto, mi sarei chiusa in dormitorio con Harriet la sera del Ballo. Ma in fondo volevo ballare con Ph e il mio abito da cerimonia era molto bello, sarebbe stato un peccato non usarlo. Ecco, questo mi ricorda una casistica a parte: quelle che devono andare a tutti i costi al Ballo perchè hanno un abito da cerimonia da sfoggiare. Che appartenesse alla prozia che lavorava al Wizengamot o fosse stato cucito apposta per l'occasione, un abito da cerimonia non si spreca, a costo di farsi accompagnare dall'ultimo essere vivente presente al castello – e ho detto vivente, non pensante. Ci sono però anche ragazze che non scendono a compromessi e decidono stoicamente di trascorrere una dignitosa serata in dormitorio. Mi è dispiaciuto non aver trovato Catherine Smith al Ballo, è una ragazzina così perbene e per merito suo ora non serve più la bacchetta per far rigare dritto Philip, basta agitargli una forchetta davanti al naso. Parliamoci chiaro, se i ragazzi di Hogwarts fossero meno impegnati a invitare tutti lo stesso gruppetto di sono bella-sono magimodella, come direbbe Britney, ci sarebbero meno ragazze in dormitorio la sera del Ballo. Ma si sa, i maschi hanno il gene del Fulmen e non imparano neanche col trascorrere del tempo. Arriverà il momento in cui la vostra terza scelta vi dirà di no, come anche la quinta, la sesta… un giorno magari vi dirà di no anche l'amica con cui avete qualche speranza. E anche la primina disposta a farvi i compiti per un mese pur di andare al Ballo. Finchè l'unico disponibile non sarà davvero Emrys Hansen, che sarà troppo impegnato a farsi cacciare via da Giselle per prestarvi attenzione. Grazie a Merlino, quest'anno è rimasto solo il Ballo dei Magandi con le sue prevedibili coppie, perciò potete prendere le vostre liste e conservarle per il prossimo anno, tanto sappiamo bene che cambierà poco e niente.

Vega Rushton. Un affarino Serpeverde di 16 anni che sa costruire bambole voodoo, ma non lo fa perchè è estremamente maleducato strappare capelli altrui. Attenti a voi. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana, nei Caraibi, ma la sua famiglia vive a Canterbury. Le piace la Storia della magia e la sua insegnante preferita è Rosmilda Welkeltosk, il che la dice lunga. Da qualche tempo gira sempre con una forchetta in tasca che funge da tortura psicologica per Philip. Fa parte del Club del Libro e ritiene che tutti gli altri iscritti leggano troppo lentamente. Lei sa tutto. Vi sta osservando anche in questo momento, anche se voi non saprete mai come.