Forse qualcuno di voi ricorderà un articolo della voce redatto da Helena Ross e pubblicato nell'ottobre dello scorso anno a proposito di un certo Henry Attorney, cito testualmente "ricercatore autonomo di 55 anni, diplomatosi all'Accademia Fingal di Trasfigurazione Avanzata delle Isole Ebridi". La fine dell'articolo recitava: "Di sicuro non rimarrò stupita se in seguito il caso venisse riaperto, nel frattempo, chi vivrà vedrà." Una frase che ora come ora ha il sapore di una profezia, visto che il caso è stato effettivamente ripreso in mano dal Wizengamot e il processo di appello si è concluso con la scarcerazione di Attorney, anche se non con una sua assoluzione formale. Gli eventi salienti del colpo di scena che riguarda Attorney sono stati pubblicati dalla Gazzetta del Profeta, il giorno dopo la conclusione del processo.
L'uomo, che nella sua rocambolesca e un po' goffa fuga dagli agenti del ministero aveva scagliato alcuni pericolosi incantesimi finendo per ferire qualche passante e causare numerosi danni alle strutture, aveva già subito un altro processo per danni e resistenza all'arresto, che lo ha infine privato di ogni bene, sia pecuniario, sia immobile. La confisca della sua abitazione era avvenuta essenzialmente per quel motivo. D'altro canto, per l'accusa di omicidio, la sentenza aveva determinato un ergastolo. È stato l'intervento di un oscuro benefattore a chiedere un nuovo processo e la conseguente riapertura del caso.
Evidentemente, come la nostra scribacchina Helena, il salvatore di Attorney non credeva del tutto nella sua colpevolezza ed anzi credeva fermamente nella sua innocenza: molte circostanze, come la nostra stessa scribacchina aveva notato, avevano qualcosa che non quadrava, nel calcolo complessivo fatto per giungere al giudizio dell'imputato. In base a quanto è emerso dal processo di appello, che si è tenuto il 15 aprile, e da quanto è riportato sulle carte processuali, i testimoni, residenti di Notturn Alley, non erano attendibili e il loro interrogatorio è stato effettuato con notevole leggerezza e imprecisione; l'anziana vicina di casa ha visto, sì, rientrare Attorney ad un' "ora tarda", ma comunque un'ora prima rispetto all'avvenuto omicidio, cioè Attorney sarebbe tornato a casa alle due di notte, prima di commettere l'omicidio alle tre. Nulla vieta che l'accusato sia uscito di nuovo, senza essere visto dalla signora ed aver fatto quello di cui lo si imputa.
In fin dei conti, ad esclusione dello strano comportamento tenuto da Attorney durante il processo e nel momento del suo arresto, sul quale non si è mai fatta del tutto luce, l'unica vera e inconfutabile prova a suo carico è quella della bacchetta, che è stata comunque ritrovata nelle sue mani e non sulla scena del delitto, visto che infatti l'ha utilizzata per tentare la fuga. Come aveva chiarito Helena nel suo esauriente – anche se del tutto controcorrente, rispetto all'opinione comune – articolo: "Il Profeta non chiarisce tuttavia se la suddetta bacchetta sia stata ritrovata sul luogo del delitto o nelle mani del legittimo proprietario. In entrambi i casi, comunque, non si può escludere il fatto che possa essere stata sottratta ad Attorney per commettere l'omicidio."
Devono essere stati gli stessi dubbi espressi dalla nostra scribacchina che hanno indotto i membri del Wizengamot ad accogliere, prima di tutto, la richiesta di appello e in secondo luogo ad accettare un cambiamento nelle modalità di pena, cambiandola da detentiva a pecuniaria. È proprio su questo punto che nascono i misteri più fitti: chi ha pagato l'ingente somma di 95.000 galeoni per liberare un riconfermato condannato, visto che Henry Attorney era del tutto privo di risorse? Si può ragionevolmente ritenere che sia una persona facoltosa eppure incredibilmente discreta, visto che nessuna informazione è trapelata su questo punto. È possibile che, come suggerito da Helena, il signor Attorney sia rimasto coinvolto in un traffico clandestino e che il suo "datore di lavoro" abbia deciso, per qualche oscura ragione, di liberarlo? Oppure dietro al ricercatore autonomo esperto in linguaggi antichi c'è qualcun altro, un amico molto potente? Se è così, allora è possibile che il signor Attorney si è trovato stretto tra i conflitti di potere di due frangenti opposti? Oppure è a conoscenza di qualche segreto che non vuole svelare e che ora, nella sua forma fisica, è nelle mani di chi lo ha liberato? Ancora, se questo segreto esiste, è uno strumento a favore o contro la persona che si è prodigata per liberare Attorney? Tuttavia, se l'ipotesi del segreto fosse attendibile, si potrebbero spiegare i molteplici comportamenti insoliti adottati dall'ormai libero ricercatore. A questo punto, un'altra domanda: è un segreto tanto oscuro da non poter essere usato per potersi scagionare, poiché condurrebbe alla morte? Molte domande rimangono ancora insolute. C'è da dire che se il Wizengamot ha preso una tale decisione lo ha fatto perché esisteva un ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell'accusato. Forse, in conclusione, non conosceremo mai tutta la verità.

Leroi Gordon. Biondino di casa Tassorosso, è un allegro ragazzo a cui piacciono gli amici – che lui considera essere tutti quelli che gli rivolgono la parola, anche se costituita da un unico monosillabo – e i piaceri della buona tavola; è battitore di Quidditch da quando faceva il terzo anno e giornalista per la Voce da quando faceva il quarto. Ha partecipato a parecchie "imprese" scolastiche, ma a quanto pare non ha la stoffa del vincente, tanto da acquistarsi una certa fama da "eterno secondo", fatto che sembra intrinseco nella sua natura, visto che è il secondo di tre fratelli. Il fratello minore, Sebastian, frequenta attualmente il secondo anno a Grifondoro. Nativo di Folkstone, Kent, ci ritorna ogni tanto per le vacanze, anche se preferisce di gran lunga Londra (dove vive suo zio Richard) e Hogwarts. Compirà diciotto anni a settembre.