Pasqua è arrivata e, come ogni festività che si rispetti, è stata fonte d'ispirazione per mille trovate pubblicitarie e sfruttata per incrementare gli affari, eppure c'è da ammetterlo, alcune di queste pensate sono proprio carine. Per l'occasione anche lo staff di "Dream & Eat" s'è inventato qualcosa. Per chi non lo conoscesse, è un locale in piena Diagon Alley in cui qualsiasi pezzo dell'arredo può essere mangiato; non solo è commestibile, ma nessuno vi guarderà male se siete particolarmente affamati e i camerieri sono obbligati a riportarvi il bicchiere perchè mentre aspettavate la vostra ordinazione avete ceduto al finissimo cioccolato extra fondente pralinato di cui era fatto. L'unica cosa a cui dovete stare attenti è di non ordinare più di quanto il vostro stomaco riesca a contenere senza farvi rotolare a terra in preda alle convulsioni, perchè la più piccola briciola d'avanzo implicherà il pagamento di quel fantastico copri abat jour alla vaniglia e il wafer al cocco che componeva lo schienale della sedia del vostro vicino e che avete sgranocchiato con tanta leggerezza. I frequentatori abituali del Dream & Eat già conoscono l'esistenza dello speciale menù Sfida creato  dalla proprietaria, Dulcibella Heanes, e, si dice, cucinato appositamente da lei ogni volta che qualche sprovveduto tenti di ingurgitare enormi quantità di cibo sia salato che dolce pagando il prezzo tutto sommato irrisorio di 4 galeoni, che duplica qualora l'avventore non riesca a terminarlo, anche non degnando di uno sguardo nient'altro, nemmeno i tovaglioli – commestibili anche loro, certo.

Non sembrerà quindi una novità la gara a chi mangia più  uova di cioccolato indetta per il giorno di pasquetta e svoltasi sull'acciottolato di Diagon Alley di fronte al locale. Dopo previo pagamento di una quota d'iscrizione, i partecipanti si son trovati davanti una serie di uova di cioccolato di dimensioni crescenti. Poche le regole: assolutamente bandita la magia per far sparire cioccolato in più e ogni uovo assaggiato era necessariamente da terminare, ponendo quindi il dilemma sulla resistenza dei concorrenti, inducendoli a pensarci due volte prima di sgagnare l'uovo successivo. Molto carina l'idea di inserire sorprese di valore crescente nelle uova, offerte dai negozi di Diagon Alley sponsor dell'evento, ma solamente al vincitore, un tal Ephisteus Horowitz, è stato concesso di portare a casa ciò che aveva trovato, mentre agli altri sono state requisite e alcune vendute a chi lo desiderasse. E' controverso quanto cioccolato abbia davvero mangiato Horowitz prima di star male, c'è chi sostiene 4 Kg ma non c'è alcuna certezza. L'iniziativa ha subìto diverse critiche, sia per la regolamentazione che non prevedeva limiti d'età e ha permesso così l'iscrizione di un bambino che è stato ricoverato al San Mungo, sia per l'"incitamento allo spreco,  a modelli alimentari dannosi e a uno stile di vita irrispettoso e ignorante", come ha riferito una passante. Il bambino è stato trasportato in ospedale dopo essere stato recuperato dal tetto di Fortebraccio, dov'era finito per aver mangiato troppo ChocoFrizz  rispetto al suo peso corporeo, un uovo di cioccolato alle api frizzole dal sapore discutibile. Diversi i casi d'indigestione e un concorrente ha anche rischiato di soffocare, prima che uno spettatore lo salvasse con un Anapnèo.

Decisamente più innocuo e apprezzato quasi all'unanimità l'articolo sfoderato invece da Fortebraccio: le uova di gelato al cioccolato. Infatti qualcuno ha storto un po' il naso alla vista di quelle contenenti innocui pulcini di gelato di un gusto a scelta, mentre qualcuno ha commentato che dopotutto non c'era tutta questa gran differenza con le cioccorane o le chocolate beasts del WWFFB, eppure contro queste due non si è mai scagliato nessuno.

Helena Ross, 16 anni a dicembre, quintina e prefetto Tassorosso, è vive a Grove, nell'Oxfordshire. La prima volta che ha messo piede in redazione si pensava fosse muta, ma metterla a suo agio si è rivelato alquanto deleterio per le orecchie degli altri scribacchini. Dovunque si metta a scrivere si possono trovare montagne di pergamene appallottolate, e per mandare in stampa siamo costretti a strapparle i fogli dalle mani. Ha una passione smodata per gli animali, e, di conseguenza, per Cura delle Creature Magiche. Tra i suoi sogni, riuscire ad acchiappare un Gillidh e ad allevarlo. Studiosa, con un senso del dovere malsano, dice di non essere portata per lo sport, specialmente a cavalcioni di una scopa.