È stata una cosa emozionante e veramente grinzafichissima partecipare come tifosa e spettatrice alla cerimonia di giuramento di fine leva dei Cavalieri di Mornay. Ringrazio a nome di tutta la Redazione della Voce degli Studenti il nostro caro amico e collega Rob che ci ha invitati ad assistere permettendoci una gita fuori Hogwarts di tutto rispetto in uno dei luoghi più medievali e magici che ci sia mai capitato sott'occhio.
Tutto è partito per il verso giusto quel giorno: il giorno di San Valentino, metà mattina ed eravamo già fuori da Hogwarts accompagnati dalla Preside Wallace e dal professor Thingread; lungo l'orizzonte della Manica c'era il sole, anche se un po' pallido, ma sempre meglio della pioggerellina che ci siamo lasciati dietro al castello. C'era aria di accoglienza, di festa e di importanza – come la cerimonia a cui abbiamo assistito. Ma soprattutto c'erano un sacco di bei cavalieri. Vinnica, mi dispiace che tu non faccia parte della Voce, ti saresti divertita tantissimo. 
Bisogna ammettere che là a Mornay sono organizzatissimi! Noi siamo arrivati tramite Passaporta direttamente in un angolo della piazza d`armi e da lì un affascinante cavaliere ci ha scortati fino alla Sala d'Armi. Delle dimensioni della nostra Sala Grande questa sala è illuminata dalla luce che proviene dall'interno – ovvero da fuochi pendenti che hanno anche lo scopo di riscaldare l'ambiente – e dalla luce esterna che filtra attraverso un enorme rosone di vetro colorato il cui mosaico raffigura la fenice nera simbolo di Mornay. Sotto i fuochi, lungo le pareti laterali, sono disposti gli scudi con tutti gli stemmi delle famiglie legate a Mornay. Con l'aiuto di alcuni bellissimi cavalieri abbiamo identificato: la croce bianca su campo grigio dei Brodgar, il falco dorato sulla runa Manaz dei MacDorrow, il liocorno bianco dei Tankleberg e il giglio d'argento dei Moliere. Ce n'erano molti altri ma non abbiamo fatto in tempo ad identificarli tutti! La nostra attenzione è stata calamitata da alcune figure sedute su cinque bellissimi sedili accostati alla parete di fondo. Quello centrale, rialzato rispetto agli altri, occupato dal capo dei cavalieri, sir Tebaius Rothenberg; immediatamente alla sua destra e sinistra si trovavano gli Ufficiali Tankleberg e Kiesinger, e alla rispettiva destra e sinistra di questi ultimi i Comandanti Rothenberg e Valois. Il resto dello stato maggiore di Mornay, ovvero Capitani e Maggiori, erano disposti lateralmente in sedili riservati a loro. Davanti a sir Rothenberg galleggiavano nell'aria sei mantelli ripiegati sopra cui era appoggiata una spada nel suo fodero, già legata ad una cintura, e un anello sempre col simbolo della fenice nera di Mornay. Il resto dello spazio della sala era occupato da una ventina di file di panche, posizionate alla destra e alla sinistra di un corridoio centrale lasciato libero. In quelle panche abbiamo preso posto anche noi. 
E qui è iniziata la parte che preferisco: abbiamo cominciato a salutare un sacco di gente che è venuta ad assistere alla cerimonia. C'erano sostenitori per tutti i cadetti: gli haitiani dalle tuniche multicolore per Dobois, e con i loro kilt scozzesi verdi e azzurri i parenti scozzesi del nostro Rob. A proposito dei kilt dei McReady… la sorellina minore di Giselle – piuttosto precoce devo dire – ha iniziato un simpatico dibattito su cosa celassero lì sotto e sulla presenza o meno di biancheria intima. Professoressa Wallace glielo ripeto, non sono stata io ad iniziare il discorso, vede?
Abbiamo riconosciuto anche Donovan, direttore di Queste Oscure Materie, e l'Auror Robert Blake, presente per il figlio cadetto. Poi, alcuni secondini di Azkaban, colleghi di Llywarch e alcuni membri dell`Ufficio Trasporto Magico. Agli ospiti di ogni cadetto è stata assegnata una zona particolare, e noi siamo stati messi vicini ai parenti di McReady, vicino alla postazione dei Capitani. Devo confessarvi che la vista non era affatto male, da lì. Vicino a noi abbiamo trovato anche vecchi colleghi della Voce, come Alcyone Webber (che all'epoca degli esordi di Rob come giornalista sportivo era redattrice della rubrica di Cucina nonché compagna di dormitorio di mia sorella Isabel) e beh, anche una ragazza mora molto molto bassa. Forse la Burton, ma non l'ho guardata bene. E ovviamente c'era il nostro mister Eccezionale più più più: Gregor Darsel
Alle dieci in punto uno squillo di tromba e due colpi di tamburo han dato il via a tutta la cerimonia: musica di sottofondo, tamburi e finalmente abbiamo visto arrivare in fila indiana i nostri sei bei pezzi di Ippogrifi quasi cavalieri accompagnati da uno dei loro istruttori, il Maggiore Breunon Moliere. Qualcuno ha mai pensato di far mettere quelle armature come uniforme ai nostri compagni di scuola? Mmm, io ci penserei. Danno un aria un po' virile e sono sicura servirebbero anche per invogliare noi ragazze nell'approfondire la conoscenza dei nostri compagni di classe. Ma torniamo ai nostri campioni che sono entrati in ordine di età dal più vecchio: Callaway, Blake, Llywarch, Halford, il nostro Rob e per ultimo Marcel Dubois.
Indossavano solo una cotta di maglia fino al ginocchio, stretta in vita dalla cintura, e i calzoni di cuoio rosso mattone. Sembravano tanto seri e compassati nel camminare a ritmo di musica, ma non abbiamo potuto fare a meno di notare che Rob ha guardato verso il nostro gruppo! Che carino. Ma non il più bello dei sei devo dire. A tal proposito ho stilato una classifica particolare e approfitto della distrazione di Marge nell'affidarmi l'articolo per proporvela in didascalia alla foto dei campioni gentilmente fornita dai Muldoon (e mi chiedo pure come mai sia così normale, non è da loro).
 

 

Da sinistra a destra: G. Llywarch (O), D. Callaway (E), A. Blake (O/E), Rob (A/O), M Dubois (A) e O. Halford (E)

A questo punto il signor MacDorrow ci ha zittiti dopo averci un po' rimproverati perché stavamo eccedendo con risate, chiacchiere e cibo. Ma non è colpa nostra se Alcy ha portato scorte di dolcetti fatti da lei sufficienti per sfamare l'allevamento di Vermicoli di nonna Cimi – ah quanto ci manca! Quindi dopo essere stati richiamati all'ordine non abbiamo più potuto proseguire con la classifica. Peccato perché i cavalieri più anziani avrebbero meritato voti altissimi. Mai quanto Gregor però! Lui è proprio un triplo Eccezionale più più. L'ho già detto? Comunque anche la Wallace ci ha detto di stare tranquilli e quindi ci siamo zittiti a guardare il resto della cerimonia che entrava nel vivo.Più o meno zittiti. Perché sentir parlare di svestizione è stato piuttosto emozionante, devo dire. Purtroppo però non si sono proprio svestiti, ma solo vestiti. Devono aver confuso qualcosa, o spiegato male e cercato di confondere noi ospiti.

Comunque, messi di fronte a noi, i nostri bei protagonisti, si sono fatti mettere addosso il mantello rosso ripiegato su una spalla, con il fianco scoperto. Sulla cotta di maglia è comparsa la fenice nera di Mornay al posto di un medaglione. Poi al dito medio sinistro è stato messo l'anello che i cadetti ci hanno mostrato fino la fine della vestizione. Dopo l'anello è toccato alle spade, che sono state legate in vita. Man mano che venivano consegnate le spade il bellissimo maggiore istruttore (una doppia E) recitava la formula di rito che faceva più o meno così:

Robert McReady dei Grampians, figlio di Falcor e Calista McReady,
prendi Clarissa al tuo fianco e unisciti ai tuoi compagni nel giuramento.

Clarissa è quindi il nome della spada di Rob. Dubois ha scelto Ayida, Halford invece Mercy, Blake la sua l'ha chiamata Hyppolite mentre Callaway Lolalty e infine Llywarch ha scelto come nome Temperance. A questo punto sir Rothenberg si è alzato in piedi, si è messo davanti ai cadetti che hanno pronunciato il loro giuramento. Ringrazio Phil, Hortense, Catherine, Mius e tutto il resto della redazione che mi ha aiutato a recuperare tutte le parole esatte dalla nostra memoria. 

Nel nome di Mornay e di sir Orpheus Rothenberg, fondatore del suo nobile ordine,
giuro di essere fedele agli insegnamenti di Mornay, di osservarne le leggi e di portare i dettami dei cavalieri nella mia vita.
Giuro di adempiere con disciplina e onore i miei doveri nei confronti della patria e delle istituzioni magiche.
Giuro di rendere la mia parola un vincolo infrangibile e di non trasformare in mero cimelio la fenice nera che mi è stata donata.
Giuro di fare buon uso del mio addestramento e di non disonorare la spada che porto al fianco.
Giuro di proteggere la magia e tutti coloro che ne fanno uso.

Poi si sono inginocchiati davanti al loro Generale Maggiore che, uno alla volta, ha appoggiato la sua spada prima sulla spalla destra e poi sulla sinistra di ogni cavaliere e li ha proclamati cavalieri di Mornay, con il grado di alfiere. Poi – e qui viene la parte più bella – Sir Rothenberg ha appoggiato una mano sulla spalla e con l'altra ha mollato una bellissima sberla dall'altro lato, sul collo, tra orecchio e spalla. È stata una cosa scioccante e sono rimasta letteralmente senza parole per ben dieci secondi. E vi giuro che questo è un evento più unico che raro. Comunque qualcuno ci ha poi spiegato che era un gesto simbolico che si chiama Collata, a ricordare sia gli onori che gli oneri dei cavalieri. E dopo poco sono partiti i meritati applausi del pubblico.

Bene, ora che ho concluso senza commenti personali questa cronaca, posso aggiungere una piccolissima nota sul nome che Rob ha scelto per la sua spada? Clarissa. Mi hanno fregata quella sera. Mi hanno detto che si trattava del nome di una stangona bionda sorella di uno dei cadetti e molto dotata in tema di pluffe anteriori. Ora io sinceramente ci ho quasi creduto perché capisco come le bionde possano piacere – non per niente io sono bionda – ma non so come mai sono tornata a casa con la puzza sotto il naso e con l'eco negli orecchi della dolce risata di Gregor. Ci ho riflettuto ed ero sicura di aver letto quel nome da qualche parte. E la VOCE NON MENTE MAI. Ringrazio Phil che in due suoi articoli (per i curiosoni, Fantaquidditch del novembre 2067 e L’ignoto eroe nel numero di pasqua del 2067) ha riportato per intero quel nome. Anne Clarissa Burton. Dopo la lettera che le ha scritto lo scorso giugno e questa dichiarazione d'amore pubblica – in altro modo non riesco a vederla – direi che non c'è dubbio che quella strega così bassa, sicuramente non bionda e anche poco dotata abbia avuto in dono qualcosa di prezioso. Spero che sappia come maneggiarlo con cura.

 

Dorothy Milford. La storica bionda della redazione. Ha seguito le orme della sorella Isabel ed è entrata nella Voce giovanissima. Ha svolto degnamente il ruolo di tappa buchi scrivendo la rubrica di cucina per quasi due anni e aiutando in redazione laddove servisse. È stata la ragazza di Rob durante il suo quinto anno, per qualche settimana. Non è una sportiva, ma ama gli sportivi. Da un paio di anni possiede una maglietta in ricordo della vincita della delegazione della squadra di Quidditch di Hogwarts al TriQuidditch con la scritta personalizzata "I ♥ IL capitano" che metteva spesso in redazione per infastidire la Burton. Non c'è articolo in cui non nomini quel pezzo di Ippogrifo di Darsel. Grifondoro al suo ultimo anno, è vicina di letto della caporedattrice Lowenn. Adora i fil di menta interdentali ed ha divorato i due libri scritti da Tiffany Trott.