Come sempre per la stesura di articoli la cui tipologia è lontana anni luce dalla sottoscritta mi sono dovuta documentare –sì, i miei incipit sono sempre uguali ma sono doverosi, chiedo venia – e sono arrivata alla conclusione che questa volta un grande peso incombe sulle mie spalle…Mi sento insignita, responsabile per la buona riuscita di questo articolo poiché è una tipologia che si ripropone di anno in anno ed è doveroso che mi adegui nell’utilizzo di un linguaggio consono per codesto proposito, per essere all’altezza di quelli prima di me. Capo e Redazione tutta, mi impegnerò, promesso! A tal proposito, giusto per ribadire la suddetta frase “i miei incipit sono sempre uguali”, non posso non ringraziare le mie compagne di dormitorio, di casata e di anno per la concessione di info e gli spunti per il linguaggio.
Ci sono e ci saranno, penso che il titolo sia abbastanza esplicativo da sé, no? Il castello di Hogwarts ogni sette anni vede un rimpolpo di studenti, settimini in uscita e primini in entrata. Sette anni al castello non sono di certo pochi ed ognuno dei settimini lascerà qualcosa alle proprie spalle, uscendo dal cancello di Hogwarts per sempre, che sia materiale o semplicemente un ricordo o una somiglianza, con coscienza o meno ma… un’eredità è pur sempre un’eredità! Al mio fianco in questa avventura carrellata di soggetti il signorino Knightsbridge, settimino anch’egli… a chi lascerà la sua eredità, a tal proposito? Gli rigirerò la domanda, promesso.

Settimo Anno

Amber Meng

Presidentessa del Probe Litteratus, studentessa modello, media invidiabile, cercatrice della propria squadra di Quidditch, carriera anche nel Torneo Triquidditch, secondo pilota di B1 scolastica e molto altro ancora, potrei star qui a parlarvi all'infinito su quello che ha fatto e su quello che si dice siano i suoi progetti "là fuori"… ma non lo farò, che gusto c'è a scrivere l'epilogo di un libro sulla sua copertina? Come faccia a fare tutto ciò senza soccombere al peso di impegni che le incombe sulle esili spalle non è dato saperlo, per i più è un segreto; magari è in possesso di una Giratempo e nessuno lo sa o è in grado di smaterializzarsi e materializzarsi tanto rapidamente da essere ovunque e comunque. Nel corso di questi anni ha dimostrato di essere in grado di destreggiarsi in più arti e di riuscire in tutto al meglio; certo, magari passare da avere una mazza in mano a dover acchiappare un boccino e da oro nella prova di pozioni ad argento sono eventi che possono lasciare l’amaro in bocca sia a lei che ai fanS, ma non si può dire che la sua casata non la ricorderà. Occhi ed orecchie più attenti a ciò che il castello dice su di lei mi hanno portato a constatare che altezzosità e corvotronfiaggine siano gli aggettivi che più le vengono affibbiati; posso, tuttavia, dirvi che – pareri a parte – non è tutto oro quello che luccica, o meglio, non è tutto corvo quello che starnazza? Sotto le apparenze c’è tutto un mondo da scoprire e fidatevi se vi dico ciò, senza presunzione Amber, eh. E se la sua omonima Serpeverde viene spesso odiata per il suo charme per cosa odiate la Meng, per la sua secchionaggine o per il suo essere in grado di brillare ovunque? Ahimé so quanto chi ha dei bei voti venga immediatamente catalogato come altezzoso ma, badate, guardare oltre il proprio naso e sporgenze varie ed eventuali non può fare che bene. Non a caso l’eredità della Meng è già pronta per essere raccolta da sagge mani Corvonero e non parlo solo per via di occhi a mandorla e capelli corvini! Ma di questo vi parlerà il mio collega.

Resto del mondo di Hogwarts

Eeri Lian Writeworth

… ah, io veramente pensavo che fossero proprio parenti, vista l'incredibile somiglianza, ma non è colpa mia se gli stereotipi razziali sono così profondamente radicati nella nostra cultura! Però se posso dirti la mia, Ivy, secondo me Amber non è umana per niente, altro che Giratempo! Deve trattarsi di una specie di Veela cinese non ancora scoperta, che però al posto di essere seducente è molto posata e nerd. Diciamo che Eeri non ha esattamente l'aria di una Veela-geisha, ma anche i suoi occhi parlano da sé, e dicono: "ti uccido il Crup. E se non ce l'hai, te lo compro, ti ci faccio affezionare e poi te lo uccido"; o almeno è così che ho interpretato la lunga (e cospiratrice?) occhiata che ti ha lanciato poco fa. Ma vabbè, tralasciamo i pregiudizi che a quanto sembra avvolgono entrambi i Corvonero: ti sei dimenticata di dire che Amber ha anche molto savoir faire, nel senso che ad esempio, quando le ho chiesto se potevo entrare nel Probe, ha fatto qualche grazioso giro di parole per farmi capire che praticamente ero un Troll indegno della sua cerchia; il che, se non altro, mi ha evitato di trascorrere la notte a singhiozzare cantando la babbanissima Everybody Hurts (un nome, un programma, fidatevi) contro al mio cuscino. Già, me l'ha proprio evitato… Maaa anche il piccolo piccione corvo non è da meno, comunque, vista la sua reazione all'articolo di Claythorne certamente più moderata di quella di alcuni suoi concasati. Forse è vero che non è tutta Giunchiglia ciò che strombazza (o qualcosa del genere, ecco), però se, ripeto, gli stereotipi sono così radicati una ragione probabilmente c'è. Insomma, non posso far altro che augurare a Writeworth di non perdere la via; che è ancora lunga, se davvero desidera emulare le gesta della Meng, dal momento che il suo curriculum include molti buoni voti ma poche attività extra-scolastiche. Però c'è ancora tempo, suvvia. Quindi vedi di non sprecarlo e… SMETTILA DI FISSARCI, tipo. CHE ANSIA.

 

Amber Wolf

Dover stendere il profilo di una studentessa che almeno un terzo del castello sostiene di aver già abbondantemente e profondamente conosciuto, è un po' come un pelo delle sopracciglia di cosa, Erin, la sorellina di Gerard: superfluo. In realtà a me le sopracciglia folte piacciono, penso che esprimano molta regalità e personalità, ma mi sa che qui a nessuno importa il mio parere in merito, quindi procedo oltre. Perché, dunque, parlare di Amber Wolf, quando ti basta tendere l'orecchio e ascoltare i simpaticoni che ululano al suo passaggio per capire già l'andazzo? Perché è matematico, altrimenti non vi avrei appena detto che solo un terzo del castello si definisce suo "intimo amico" (e qui sì, che cambiando l'ordine degli addendi il risultato muta eccome)! Il fatto è che gli altri due terzi generalmente si limitano a ignorarla o perché la invidiano, come nel caso delle ragazze, o perché rosicano, come chi pur volendo non ha avuto il piacere di conoscerla a fondo, o perché ci vuole ben altro che qualche sgambettamento per far perdere loro la lucidità, come ad esempio nel mio caso. Quindi forse vi suonerò un po' di parte nel sostenere che, tutto sommato, Hogwarts non rimpiangerà poi così tanto questa ragazza. Non rimpiangerà neppure me, se è per questo, ma vabbè Amber, devi capire che le persone vedono solo quel che vogliono vedere, e nel nostro caso vedono soltanto un sedere da pizzicare e da prendere a calci. E poi, beh, di marmocchie auto-incoronatesi regina di bellezza Serpeverde ne ho viste già tantissime, perciò sospetto che una volta morto un Ministro se ne farà semplicemente un altro. Ma di questo ve ne parlerà meglio Ivy, ne sono convint–… no, okay, mi sono appena ricordato chi abbiamo designato come erede della Wolf, e in effetti la situazione è un po' più complessa. Quasi invidio le generazioni future, dato che avranno compagni di classe meno distratti (e adorabilmente dotati di un paio di corna, ma tant'è). Comunque alla Miss Valentino attualmente in carica restano ancora un paio di mesi per dimostrarci che sotto ai begli abiti da cheerleader ed allo smagliante sorriso si nasconde qualcosa. Tipo la paghetta di papà.

Dimitri Leroy

…poi mi spiegherai la cosa degli addendi, sì? E io non la invidio né rosico, tsk. Ma torniamo al nostro nuovo Ministro. Nessuna situazione, o mio caro Kermit, è eccessivamente complessa e io sono qui per sciogliere questo nodo! Pettine e balsamo a me please
Guardate attentamente…Occhi azzurri, capelli biondi, faccia da sberline, espressione furbetta, sorrisetto sghembo e birbante, esibizionismo, fisico prestante, abitudini "saltellanti" ed "ippopotamesche" [cit], il brandire una scopa invece dei pon-pon. E' LA WOLF! Solo con i capelli più corti, dalle fattezze maschili e di nome Dimitri. Essere della sua stessa casata ed avere un capitano che qualche volta ti fa seguire gli allenamenti di quidditch da spettatrice ha i suoi vantaggi e ciò mi ha permesso di poter scrivere con maggiore pertinenza su di lui. La sua prestazione scolastica è quella che è, ma primeggia come novello cacciatore ed ultimamente è sulla bocca di tutte le studentesse più piccole – letteralmente o meno – per via delle sue abitudini saltellanti ed ippopotamesche, come già detto. Ma definiamo queste due. Abitudini saltellanti: così definite quelle che consentono di saltare da signorina in signorina con la facilità con la quale la VonSchuster si è tolta di dosso un accappatoio a lezione di Aritmanzia davanti al rispettivo assistente; non è da tutti essere dotati di tali abilità, assicuriamo, e serve tanto allenamento. Abitudini ippopotamesche: vi GIURO che non è un termine che adopera la sottoscritta, l'eco dei corridoi (non quell' Eco, tranquilli) fa giungere anche questi appellativi e con i presupposti iniziali dell'articolo non posso non adoperarlo. Inizialmente ammetto di aver avuto anche io i miei problemi di comprendonio ma alla fine ho capito. Avete presente un ippopotamo dentro una cristalleria? Ecco, costui si muove in maniera tale da mandare in frantumi questi oggetti di cristallo tanto quanto il quartino si prodighi a farlo con i cuoricini altrui, da quel che si dice ovviamente. Ho risolto/intuito erroneamente il riferimento? Un gufo e il malinteso è presto risolto.
Kermit, ti sembra ancora una situazione un po' più complessa?

Heert McNails & Elle McDronick

Prefetti & Capiscuola insieme da due anni, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà e dopo sette lunghi anni oltrepasseranno insieme quel cancello ed entrambi inizieranno qualcosa di nuovo (insieme?)… Non è – Vaniglia dice – grinzafico? Chiunque vi sostituirà erediterà (è la parola del giorno, chiedo ulteriormente venia) il vostro feeling, ne siamo certi! Compagni di spilla, di casata, di classe, di marachelle e sicuramente di baldoria. Certo, gli urletti non ben identificati provenienti di tanto in tanto dal dormitorio del settimo anno (o del quinto?) non sono passati inosservati e ci mancheranno ma, non preoccupatevi, sarete ben presto adeguatamente sostituiti! Scimmie urlatrici si direbbe in certi casi, noi ci limitiamo a definirvi “particolarmente allegri”. Prima ho accennato al feeling… sarà un feeling di spilla il loro (magari in quelle spille è davvero insito un simile potere) o di humor (condividendo un carattere equipollente…) ed è questo feeling che, a dir di molti, abbia sfoderato il Caposcuola per convincere la sua collega a far parte del team di B1 di casata. E’ sorprendente, infatti, come una che per sette anni si sia preoccupata di tenersi ben lontana dalle scope e sport affini giusto l’ultimo anno abbia effettuato questo improvviso cambio di rotta, giusto per restare in tema. Il feeling, tutta colpa sua. Molti non capiscono cosa ci sia di speciale in questa coppia di colleghi, altri sono semplicemente invidiosi, altri ancora non si curano di loro ma guardano e passano.

Kane Lindstrom & Morrigan Andersson

Io di solito guardo, passo e nel frattempo mi tappo le orecchie con una Maginchiglia. Vale lo stesso? No, tranquilla, dicevo solo per dire, in verità non mi piace rientrare in una categoria. Ad ogni modo… questione di feeling? E' così che si dice adesso tra i giovani? Ai miei tempi saremmo stati molto più brutali, sarà che trovo abbastanza sciocco cercare di far sembrare elegante uno scambio di saliva tra bambini. Ma comunque stiano o staranno le cose per entrambe le nostre coppie, una cosa è sicura: un'uniforme maschile non rende maghi, né darà a Kane la possibilità di diventare ad esempio Prefetto assieme al suo Gatt… voglio dire, assieme a Morrigan; per quanto anche metaforicamente sia proprio lei a portare i pantaloni all'interno della coppia, e a somigliare veramente ad Heert nell'affiggere in bacheca messaggi un po' angst. Anche se forse "proffy" è una di quelle parole che mi aspetterei di più di trovare in bocca alla Andersson – non so, stupitemi. Spille a parte, le occasioni per distinguersi come gemelli separati alla nascita restano comunque molte, a cominciare dal premio Costume di Coppia che viene assegnato ad ogni Halloween; e là dove Heert ed Elle hanno ammesso pubblicamente di avere un fetish per la gelatina al punto da immergervisi dentro, Kane e Morrigan stanno cercando di raggiungere il livello successivo, ritornando ad esempio dagli allenamenti di Quidditch completamente sporche di fango. Chiamatemi codardo, ma quello io non lo mangio; anche se non escludo che a Grifondoro possa essere considerato una prelibatezza.

Ferdinand Wilson

Delle tante perifrasi che si possono accostare al mio compagno di stanza Ferdinand, "persona che spicca" non è esattamente la prima che sceglierei tra esse; e non a causa del suo colorito da maharaja che lo fa uniformare alle pareti, attenzione, anche perché sarebbe leggermente razzista da scrivere. No, ci sono altri motivi per cui Ferdinand Wilson è spesso passato inosservato durante la sua permanenza al castello: si è occupato dell'attrezzatura da Quidditch, ma non è mai sceso in campo per giocarne una partita, ha dimostrato di saperci fare con le pozioni, ma non abbastanza da vincere una gara, mi ha "deliziato" per sette anni coi suoi resoconti degni di una vecchia zabetta, eppure non ha mai scritto per le pagine di un giornale. Si può insomma dire che sino a un certo momento non abbia fatto altro che vivere all'ombra del compianto (in realtà non è morto sul serio, anche se per me sì, in fondo) Albert Vandenberg I know that feel, bro, finché: zan zan, Ferdinand Wilson non è ritornato in auge. Che vorrebbe semplicemente dire che è ritornato di moda. Lo so, molti si erano aspettati che in assenza di Albert la spilla di Caposcuola sarebbe finita nelle mie mani, ma figuriamoci; anche se apprezzo molto il modo così Serpeverde in cui Ferdinand è emerso dalle tenebre sbaragliando inaspettatamente la concorrenza. Potrei cominciare a pensare che in realtà ci sia proprio lui, dietro alla sparizione di Vandenberg, perciò sappiate che io dormo sempre con la bacchetta sotto il cuscino. Così, giusto a titolo informativo. Dài, che sto scherzando! Una volta LI' ALL'ESTERNO, infatti, di certo non mi mancherà il suo fare da tappeto indiano zerbino nei confronti di Cressida, ma per il resto sì, suppongo che avrò nostalgia di Ferdinand Wilson. Tant'è che adesso mi spiace un po' di avergli vomitato addosso, quella volta al primo anno, quando eravamo sull'Espresso di Hogwarts e alla domanda "hai un sacchetto da prestarmi?" lui mi rispose: "e io che ci guadagno?". Detto, fatto.

Angus Flynn

Il mio collega ha parlato di tappezzeria? Eccone qui un altro esempio, non si bada a spese al castello, e non a caso noi bravi scribacchini l'abbiamo vista lunga a riguardo. Davvero, Hogwarts è talmente piena di tappezzerie che non possiamo di certo scrivere che altre due in più siano di grande aiuto. Da come è stato descritto il caposcuola Serpeverde gli anni passati non posso non notare la grande somiglianza con questo secondino, nel modo di approcciarsi al mondo che lo circonda e di viverci. Certo, il colorito non è propriamente da maharaja ma, ehi, ogni tappezzeria ha un colore diverso! Non spicca particolarmente per quanto concerne il rendimento scolastico e non fa parte di Club o organizzazioni scolastiche varie ed eventuali; no, non raccoglie neanche palle in campo, state tranquilli, lui si limita a spiare gli allenamenti delle Cheer. E questo lo so perché uno di quei giorni in cui mi sono infiltrata fra gli spalti, arrivando in anticipo come sempre, lui era lì che fissava le sventolapon-pon di casata. Tommy approverebbe il suo fare, ne sono sicura.  E' per lo più silenzioso e per le sue – secondo i pareri raccolti un po' in giro, preciso sempre – ma se posso dirvi una cosa, cosa avete da ridire sui suoi vestiti? Sono colori d'altri tempi le tappezzerie sono vecchie, si sa ma sono così adorabili! Sono oltremodo comodi, perfettamente abbinabili in ogni occasione e non sono mai eccessivi o sottotono, letteralmente. E non pensate che lo dica perché la sottoscritta usa gli stessi colori, perché io sono una scribacchina estremamente oggettiva. Stando così le cose ciò che gli spetta è probabilmente venir ricordato come l'erede di Wilson – non Wilson l'animalista, questo Wilson di fianco – con tutti i pro e i contro del caso… già lo vedo con una spilla sul petto a girovagare per i corridoi cercando di risaltare in qualche modo, ma magari fallendo miseramente. O forse no, non sarà mai interessato a cose del genere, vivrà tranquillo fregandosene bellamente del giudizio altrui o di dover equiparare qualcuno del passato.

Cressida Draven

In tutta sincerità se non fosse Caposcuola temo che non sentirei parlare di lei; magari perché non ho le orecchie lunghe per quanto concerne gossip e quant'altro, lo ammetto. Tuttavia se posso dire una cosa che mi ha colpito di lei già dal mio smistamento sono stati quei capelli… non ne avevo mai visti di così… bianchi. Inizialmente mi sembrava una bambola di porcellana messa lì dai Serpeverde più grandi per prendere in giro noi poveri primini ma quando ho notato che si muoveva per poco non mi è preso un colpo. Difatti allo smistamento del signorino Hollowdale non ho minimamente provato stupore per quella colorazione della chioma né tanto meno per lo smistamento della signorina Lethbridge Hagebak, essendo oramai abituata a quello che dai più è catalogato come albinismo anche se mi piacerebbe indagare se le cose stanno veramente così anche per questi tre soggetti. Tornando al nostro discorso, è vero che non ho le orecchie lunghe ma, come ho spiegato nel mio incipit, per la stesura di questo articolo ho dovuto ricorrere forzatamente a tutti i sensi derivanti dal nostro essere dei mammiferi per captare notizie e, come avrete trovato conferma sopra, sembra che la signorina Draven abbia colpito anche il suo Caposcuola concasato… i responsabili saranno i capelli bianchi? Il faccino da bambola di porcellana? O forse il feeling di spilla di cui parlavo prima per i Capiscuola Grifondoro? La primina che abbiamo scelto per questo confronto ci darà le dovute risposte un giorno, forse.

Yngvild Lethbridge Hagebak

Certo, può essere che nel caso di Crellida ed Assen o vattelapesca l'albinismo ci abbia messo lo zampino, ma per quanto riguarda i capelli della primina Serpeverde in questione sono arrivato a tutt'altra conclusione: senilità precoce. Che vorrebbe dire che Yngvild è talmente vecchia dentro da aver convinto anche il suo corpo a dimostrare la bellezza di cent'anni o giù di lì. In realtà Yngvild, ti dirò, non bastano una chioma bianca e un cardigan che puzza di naftalina per essere alternativi, ma questa è una cosa che capirai soltanto tra qualche anno. E no, il mio cardigan preso da Quattro Zellini invece è bellissimo e su di lui non transigo, anche perché non è di questo che dovrei parlare. Indubbiamente primina e settimina si somigliano molto nell'aspetto, ma che dire del loro carattere? Sono entrambe tranquille, questo sì, ma ad esempio ho il sospetto che se Yngvild fosse stata presente a quell'ingloriosa battaglia di cibo avvenuta lo scorso anno (e che ancora mi fa scuotere la testa invocando giustizia a Salazar; che no gente, non è il patrono delle saliere), non avrebbe passato il tempo a piagnucolare sulla camicia sporca, bensì a calcolare con quale pendenza del braccio si tirano meglio i pasticci di carne. Ma in definitiva credo che Yngvild Lethbridge Hagebak, che da oggi chiameremo Y.L.H. per praticità, possa veramente aspirare ad una spilla, pretenziosa come immagino che sia. Voglio dire, soltanto una persona pretenziosa con genitori pretenziosi accetterebbe di farsi registrare con un doppio cognome studiato apposta per far impallidire la gente ignorante.

Sylvia Whiteheart

Sylvia Whiteheart, attuale Caposcuola di Corvonero, membro del Probe Litteratus, moretta silenziosa numero cento o vattelapesca e un mucchio di altre cose; mi hanno detto di dire anche che si tratta di una scribacchina di, testuali parole, "Quel Giornale Là", anche se non ho capito bene a che giornale si riferissero. Giuro, non sono sarcastico! Nel corso di quasi sette anni, ad ogni modo, Sylvia ha dato più volte prova delle sue numerose abilità (e viceversa, come ben sa chi ha sostenuto l'esame di Smaterializzazione a giugno. Tipo me, visto che non sono un poppante del 2052). In questo contesto, però, tutto questo non ci importa; quel che ci preme invece ricordare, è la sua carriera quidditchistica cominciata durante il terzo anno e teoricamente ancora in corso. Poi in pratica boh, per quel che ne so potrebbe benissimo starsi azzoppando in questo stesso istante, e proprio prima di vedersela contro Tassorosso, lasciando di conseguenza la sua squadra leggermente nello sterco di drago. Nessuna pressione, Sylvia, mi raccomando. Ma in effetti il canto del Jobberknoll è comunque vicino, e tra le file bronzoblu non lo è soltanto per la nostra Whiteheart ma anche per Medicine, Meng e (Niamh) Davies, ammesso naturalmente che si magheranno tutti e quattro. Non vorrei essere nei panni del futuro Capitano di Corvonero, ma in effetti non vorrei essere nei panni di un futuro Capitano in generale; però a dispetto delle mie perplessità riguardo il gioco del Quidditch, mi ritrovo comunque a spezzare una bacchetta nei confronti della Caposcuola. Voglio dire, lei non è un inutile Cercatore, bensì un Portiere, ruolo che però non gode di ottima fama: se i suoi compagni sono difatti abbastanza bravi da non far passare nessuno, loro si prendono gli onori e lei viene chiamata lucidatrice di anelli; se invece i suoi compagni fanno schifo e lei non riesce a parare manco una pluffa, è solo lei ad essere tacciata di incapacità. Oppure, cosa peggiore, riesce a parare tutto ma il Cercatore avversario vanifica tutti i suoi sforzi acchiappando il Boccino. Oh, io ve l'ho detto che per migliorare il gioco dovreste abolirla, questa maledetta palla d'oro, e adesso spero proprio di essermi assicurato almeno il plauso di Sylvia.

Tiberius Thaboson

Qui non ci ritroviamo davanti ad un soggetto già bello e vissuto inoltrato al castello come la Whiteheart e le sue svariate attività ed interessi, giustamente, ma di un tassino che fino ad ora, esclusa qualche citazione alla sua gente durante le ore di storia della magia e un' evidente portanza per alcune pratiche erbologiche, dalla prima partita ha dimostrato quanto diventerà un portiere portento. D'altra parte se pensiamo che la Corvonero qui di fianco è fra gli anelli dal terzo anno, lui ha iniziato questo percorso un anno prima ergo immaginiamoci cosa potrebbe diventare fra cinque anni… Altro che Juliet Lucky, Justin Parker e Christine Berry, questo diventerà un fenomeno! In caso ricordate che la prima ad averlo detto sono io, io e il dormitorio femminile gradirei un autografo adesso che non è famoso perché quando lo diventerà bye bye roba da comuni mortali. E non lo dico certamente io, lo dicono i fatti, pergamena canta. Mi sono documentata – ripeto – e facendo un calcolo veloce nessun inerme portiere si è destreggiato in campo alla prima partita come lui ergo non prendetevela con me se pensate che abbia un pelino esagerato. Tuttavia, come eredità dalla collega-di-Probe qui di fianco, potrebbe puntare anche al ruolo del cacciatore, ho letto (e scritto) di quanto la Whiteheart non faccia poi così schifo - Jackie, si può scrivere "schifo" in un articolo?- neanche come cacciatrice. Sarà l'immenso amore per la sfera cremisi a prevalere in un senso o nell'altro, che volete che vi dica. E non mi dilungherò ulteriormente sul Quidditch come il mio collega, non sono proprio la persona più adatta per parlare di ruoli utili o meno. Io so che Sylvia è in grado di parlare il francese ma non sono riuscita a scoprire se il signorino Thaboson sia in grado anch'egli di destreggiarsi con una qualche lingua, viste le sue origini di cui ha parlato a lezione di storia della magia tempo fa (non potete capire quanto si possa scoprire chiacchierando amabilmente con il prossimo e non mi riferisco direttamente al Tassorosso) ma credo che glielo chiederò. Avrà intenzione di insinuarsi anche nella B1 per dar maggiormente adito al fatto che sia l'ereditiero della Corvonero? Lo scopriremo solo vivendo.

Sami Medicine & Giselle Lanfrad

Se prima ho parlato di affinità di spilla qui parlo di affinità di fascia…ebbene sì, perché entrambi come penso ben sappiate sono capitani delle squadre di Quidditch delle rispettive casate. Ovviamente è saputo e risaputo anche ai millemila – Erin, sei sicura che questa parola esista? – fantasmi e quadri del castello che la loro non sia una semplice affinità, ma qualcosa di ben più consolidato e, a detta di coloro che tifano per questa coppia, profondo. Kermit, sei sicuro che la coppia da noi scelta dall’altra parte sia adatta e regga il confronto? Non vorrei che i nostri lettori restassero delusi di questo nostro accostamento… Dell’affinità di fascia abbiamo parlato, ora passiamo all’affinità di carattere. Presupponenza e immodestia le parole che riassumono i due singolarmente, figuriamoci se li prendiamo come coppia. E non starò nuovamente qui a spiegare i motivi di queste due mie aggettivazioni. Ineccepibili i CV di entrambi sia dal punto di vista scolastico che comportamentale – caratteracci a parte, ma ok – un roseo futuro li attende sicuramente fuori dal castello anche se le mie informazioni non si sono protratte eccessivamente in là e voci dicono che il signorino Medicine abbia intenzione di metter piede a Mornay per qualche motivo non ancora ben identificato anche se non posso non citare la fama al San Mungo che il suo cognome lo costringe a portar dietro…dovrà scegliere fra futuro roseo con strada ben spianata e futuro incerto con strada in salita; uhm si accettano scommesse! Sulla nostra Vice ho sentito dire che la Clouny sarà la sua prossima dimora, ma non è mai detta l'ultima parola, magari me li ritrovo entrambi appassionatamente sull'Isola. Infine ci terrei a far notare come questa coppia condivida anche l’amore per le pozioni. Certo, l’ex detentrice delle chiavi dell’armadietto di Pozioni ha dovuto lasciare non solo questo onore al suo fidanzato (cosa non si fa per amore) ma è anche stata spodestata, secondo voci indiscrete, come cocca del professor Oven da niente po’ po’ di meno della meritevole Lanfrad Jr (cosa non si fa per la famiglia). Nonostante ciò ci piace visualizzare, figurativamente parlando, i due settimini come due cuori ed una fialetta di Amortentia, per restare in tema.

Allen Hollowdale & Nadine Davies

Ah, il famoso feeling che stavolta è proprio un feeling-feeling. O "feelings", per citare ciò che gli strenui sostenitori del GISAMI piagnucolano, mentre con una mano si reggono il petto, ogni volta che li vedono assieme in giro per il castello. Che poi non ho mai capito a quale barca inaffondabile si riferiscano questi sostenitori… Vabbè! A me comunque questo non sembra un accostamento poi così azzardato, sarà perché mi pare di aver spesso pizzicato assieme tali Allen e Nadine, anche se all'inizio pensavo che "Nadine" fosse il nome del mezzo kneazle dell'albino, con cui è pure possibile beccarlo spesso. Erano in atteggiamento abbastanza platonico – intendo, lui e Nadine-studentessa, non lui e il felino. Credo. Beh, Allow, sappi che io comunque non giudico nessuno in questo senso – quindi non si può ancora parlare di ALLINE (sappiate che le mie dita hanno iniziato a bruciare, dopo che l'ho scritto. Cosa non si fa per… il pubblico, già), ma in fondo anche questi due hanno ancora molto tempo davanti a loro, essendo ad esempio lui soltanto al primo ann… in che senso è al terzo? Ma nella foto-… ! Santa Morgana, questi marmocchi sembrano sempre più marmocchi pur cercando di non comportarsi da marmocchi! E ok, forse non saranno due assi del Quidditch, ma frequentano entrambi il Club di Teatro e sono iscritti al W.T.F.? … quel gruppo animalista lì che c'è pure a scuola, insomma, quindi li potremmo definire la versione hippie di Sami e Giselle. Potremmo, infatti. Il condizionale è d'obbligo, dal momento che mi risulta che anche alla Serpeverde più giovane piacciano le pozioni, e che il Piccionero trascorre parte del suo tempo ad esercitarsi con una scopa volante artigianale. Dietro il loro placido aspetto da terzini che sembrano primini potrebbero insomma celarsi (s)gradite sorprese… "peccato" che quando questi altarini verranno fuori io sarò già altrove, perciò mi sa che starà a te, Ivy, e ai nostri lettori tenere d'occhio i progressi di questa coppia di, boh, amici. E smettetela tutti quanti con questa Mornay: non è poi così vintage, e non ha neppure la copertura di Radio Strega Network!

Naturalmente quelli che io e la mia collega abbiamo citato non sono gli unici ragazzi in attesa del patibolo. Alias, non sono gli unici ai quali toccherà affrontare gli esami M.A.G.O., visto che tanto per cominciare ci sono dentro sino al collo anche io. Di certo se avessi avuto solo nove compagni di classe sarebbe stato tutto più… no, in realtà non credo che per me sarebbe cambiato molto, avendo sempre cercato di tenermi alla larga dai miei non coetanei… ma insomma, quello che volevo dire è che purtroppo o per fortuna ci sono ben altre eredità in attesa di essere raccolte e portate avanti. Le persone continueranno infatti a tingersi i capelli di un colore buffo e a ripensarci come Amethyst Grey, faranno i provini per diventare il prossimo Cercatore Grinzafico o Portiere Sfigato, rischieranno più volte di farsi espellere, come la Kole, o se ne andranno in giro pretendendo di intendersene di moda come Britney Quills, con la solita cafonaggine da perché-io-può, e infine, chi sino ad ora ha preso ripetizioni da gente come Barrach, potrà cominciare a darne a sua volta per il piacere di diffondere la cult-… AHAHAH, NOPE, per far girare i Galeoni. Quanto siete prevedibili. Personalmente non ho trovato nessuno meritevole di raccogliere la mia eredità, ma pure se lo trovassi non gliela concederei, poiché bisognerà pur cominciare da qualche parte, per combattere la diabolica forza degli stereotipi.

Ivy Hevenge & Kermit Knightsbridge