Ricordo che quando ero piccola, io e mio zio Chet facevamo sempre un gioco che lui chiamava “Dimmi chi sono”, che di per sé è davvero un nome orrendo, e pare anche un gioco noioso. Ma non lo è affatto, posso assicurarlo, perché a volte mio zio lo ha preso così sul serio che ci è rimasto male e non mi ha parlato per giorni. Le regole erano semplici: al proprio turno, bastava trovare in trenta secondi di tempo una parola o un aggettivo o un oggetto che rappresentasse l’altra persona; il primo che non riusciva più a trovare niente da dire decretava la fine del gioco. Perché dirvi tutto questo? Perché un paio di settimane fa, mentre studiavo in Biblioteca, fissavo Nicholas Campbell a qualche tavolo di distanza da me e ho pensato: bolidi, per me Campbell è proprio un Vermicolo! Senza offesa per Mari-Anne e i suoi amici. Tornando a noi, il punto è che da quel momento ho cominciato a guardarmi intorno e a pensare che la radice di Radigorda mi ricorda Hortense, dato che ci fa sempre tanti infusi. O, non so, che Kat per me è una Cioccorana. Non è poi tanto diverso dal gioco che facevamo io e lo zio, con la differenza che non c’è nessuna gara ed è visto in chiave magica. E quindi, l’idea: perché non chiedere in giro per il castello di associare un incantesimo/una creatura magica/runa/qualunquecosadimagico ad un proprio amico? Ebbene sì, è esattamente quello che abbiamo fatto io e la mia sorella acquisita Erin Seywright, signori! Curiosi di sapere qual è stato il risultato?
 

ASHLYN WHITEHEART E CHELSEA CAVENDISH

Partiamo da Ashlyn. "Insomma… è difficile descrivere paragonare una persona a un oggetto, creatura magica o runa così su due piedi, per quanto tu la conosca bene". Non penso di essere d'accordo, io riuscirei a descrivere la mia sistah in cinque secondi, ma le ho dato un po' di tempo. "Comunque sinceramente penso che Chelsea sia similissima a un Keiko. Sai quella specie di drago marino, che però non è un drago?" Ho annuito, ma io ho studiato Cura delle Creature Magiche, chi non l'avesse fatto… beh ha appena imparato qualcosa di nuovo. "Cioè è un po' come lui. Si affeziona raramente, ma farebbe qualsiasi cosa per proteggere chi vuole bene e non è una persona cattiva. O aggressiva. Semplicemente ci vuole del tempo per capire com'è fatta. Però sembrerebbe difficile fare amicizia con un Keiko da quello che dicono i libri, ma penso che sia la creatura che si avvicina di più a lei, e pure la prima che m'è venuta in mente". La mia perplessità è data dal fatto che non apprezzerei la descrizione, perché non mi sembra degno di una migliore amica. Chissà se Chelsea pensa la stessa cosa. "Io penso che Ash sia come un Gillidh cioè, ovviamente molto più bella di un Gillidh però insomma, non stiamo parlando di estetica, comunque sto divagando. Sapete, il Gillidh è…" …la mia mente a questa piccola pausa, ha risposto di botto "totalmente inutile" ma per una volta, conscia del ruolo che ricopro momentaneamente, mi sono ammutolita e ho aspettato che lei continuasse. "Bhe, io non ho mai fatto cura, però chi l'ha fatta ed è almeno al quarto anno lo saprà, coomunque il libro dice che il Gillidh è una creatura magica che appena scoperta può apparire diffidente e scontrosa e Ash è assolutamente così". Mi sentirei di dissentire a questo punto, visto che insomma, conosco Ashlyn da circa tre/quattro anni e con me non è mai stata scontrosa, anzi. E' sempre stata piuttosto tenera e spensierata, ma è anche vero che non ci frequentiamo più spesso come un tempo e le cose potrebbero essere cambiate. Tuttavia, per quanto abbia cercato di tenere a freno la mia lingua, temo che la mia faccia parli per me, perché ho messo su un'aria interrogativa e perplessa che probabilmente ha spinto Chelsea ad aggiungere. "Cioè, lei è tipo un muro, all'inizio, e magari tanta gente non ha voglia di sbatterci contro ripetutamente aspettando che ci sia una minima apertura, uno spiraglio per conoscerla davvero, allora se superi quel confine ti rendi conto che dall'altra parte è spettacolare perché proprio come un Gillidh, se si affeziona a te allora diventa fedelissima e io sono assolutamente sicura che lei per me ci sarà sempre come io ci sarò sempre per lei". A questo punto il mio cuoricino ha avuto un piccolo cedimento perché la dolcezza in generale ha il potere di disarmarmi.
 

JUDE MELLARK E PEETA WALEYSTOCK

Confermo quanto detto dalla mia sistah adorata, Ashlyn e Chelsea sono state carinissime, anche se non batteranno mai me ed Erin, ovviamente. Ma ora passiamo alla prossima coppia! Se parlo di una coppia di amici, maschi, diverse casate, diversi caratteri, diversi…diversi. Insomma, due persone che, onestamente, se non avessi conosciuti già insieme, non li avrei mai messi vicini. Non penseresti anche tu, adorato lettore de La Voce, a Jude Mellark e Artemis Waleystock? Beh, io e la mia sistah abbiamo pensato proprio a loro. “La Pozione CuraFerite” è stata la risposta di Waleystock e quando gli ho chiesto spiegazioni lui ha sorriso, con la sua solita aria sibillina e ambigua, e ha aggiunto "Perchè brucia, fuma, ma alla fine aggiusta tutto". Boh, forse diventerà un guaritore? Ha qualche potere magico sconosciuto in grado di far scomparire i lividi col piensiero? In quel caso sarebbe utile anche a me, dato che ogni santissima mattina mi sveglio con un nuovo graffio in faccia. Ha anche fatto un occhiolino, il signorino Artemis, che onestamente non ho saputo interpretare. Bromance? Oh, molto probabile, perchè la risposta di Mellark alla mia domanda è stata impagabile. "La mia bacchetta. Non una qualsiasi, la mia bacchetta", con tanto di sorrisino sghembo, proprio classico del Serpeverde. Avete presente? Ecco, proprio quello. E io invece mi sono ritrovata a sollevare un sopracciglio perché, insomma. Qui nessun vuol pensar male, ma…la mia bacchetta? "Perché è affidabile ma indipendente. Sa quello che voglio e io so di potermi fidare di lui…E poi Peeta è un tipo non-verbale almeno quanto lo è la mia bacchetta…” …ammetto di aver fatto un enorme sforzo per non scoppiare a ridergli in faccia, e forse se ne sarà accorto perché ha subito aggiunro “Nel senso che parla poco, che pensavi scusa?". Oh, beh, scusa Mellark se abbiamo tutti pensato male.
 

TRIO: LEO, LILY E ELYON

Tornando in sala comune mi sono imbattuta in Lily e ho preso la palla al balzo per farle la domanda di rito: come descriveresti Elyon e Leo? "Leo è si-cu-ra-men-te uno di quei Mittens! Perché te li ritrovi davanti e non puoi non trovarli adorabili. Insomma, lo avete visto quando si scompiglia i capelli per cercare di dare una forma a quel cespuglietto che ha in testa? Una volta io ed Elly abbiamo anche provato a mettergli il gel ma è scappato…" Beh ci posso credere, poverino. Lily ed Elyon insieme farebbero paura anche al più prode Grifondoro e non ho mai avuto dubbio che Leonard non lo sia. "Sì beh, quello che volevo dire è che sembra del tutto indifeso ma è solo apparenza… ehi, non sto dicendo che ti pianti i denti nel collo come i vampiri ma semplicemente anche lui può tirare fuori gli artigli e ZAN! Diventare un pericoloso predatore… Chiedere ad Angus Flynn per credere". Sarei quasi curiosa di porre questa fantomatica domanda ad Angus Flynn. Una volta accantonato Leo, mi giunge la risposta per Elyon. "Per Elyon invece… ecco lei invece credo che non sia possibile associarla ad una sola creatura…" Non posso non concordare perché Elyon è tante bestioline messe insieme, con tanto amore e affetto, s'intende. "Tipo: sicuramente ha qualcosa della Banshee, e i Grifondoro come noi mi capiscono, perché sanno come può farsi sentire in Sala Comune o durante i pasti per farsi passare il vassoio di patate ripiene!" ERIN, SCUSA SE MI PRENDO QUESTO SPAZIO, MA…Elyon, ti dico solo che io ho la ricetta degli elfi. "Ma è più bella come uhm, uno splendido Unicorno! E NON è un Nogtail, come ha osato insinuare la Taylor, che ha evidenti problemi di vista". Sì ha della Banshee il fatto che le sue urla sono leggendarie, un po' quelli di Jackie Oppenheim nei suoi anni d'oro. E sono d'accordo con Lily, ma la Taylor d'altronde porta gli occhiali, quindi capisco i suoi problemi di vista. Magari il San Mungo può fare qualcosa al riguardo e magari curarla dalla sua acidità perenne, ma non credo nei miracoli. "Poi è un po’ un Jarvey… anzi, è un po’ tanto un Jarvey, ma molto più intelligente! Quelli del professor Curtis sono simpaticissimi però. Ehi, posso lanciare un appello? ..lo faccio lo stesso: Settimini! Seguite l’invito del Professore e imbucatevi a Cura… non ve ne pentirete!". Come volevasi dimostrare non ha aspettato un mio consenso, ma non posso non premiare la sua energia per la causa! E ci tengo a dire che sono la prima a dispiacermi per aver lasciato Cura, perché è una materia bellissima, spero che il professor Werne possa perdonarmi e capirmi. Finita la mia opera con lei, mi sono imbattuta nei corridoi in Elyon; anche lei ha preferito parlarmi prima di Leonard e la sua descrizione è stata: "Allora, è molto semplice! Sono sicura che l'avranno notato già tutti, Leo è tenero e morbidoso come un Puffskein, anche se è più roseo, come una Puffola – te l'assicuro, vedessi il suo culetto, è proprio rosa!" Questo dettaglio intimo di Leo me lo sarei risparmiato davvero, dal momento che non conosco nemmeno i numerosi sederi dei miei compagni di squadra che potrei vedere negli spogliatoi a cui invece chiudo gli occhi per concedere loro un minimo di privacy (Erin, scusa se mi intrufolo di nuovo, ma…ti sei persa davvero il fondoschiena di Larry Vedder? Matta). "Ma non solo, Leo è anche tutto rotondo, nel pancino. Secondo me, potrebbe anche rotolare. E poi gli stanno spuntando dei peli, ultimamente, quelli che gli spuntano sempre ai maschi quando diventano grandi. Però credo che la metamorfosi in Puffskein non sia ancora completa, perché io una volta ho provato a "scagliarlo lontano", spingendolo giù dalle scale, ma lui non ha fatto nessun ronzio soddisfatto". Giuro che stavo ridendo e mi sono immaginata quel povero ragazzino alla mercé della Turner e ho provato un po' di pena per lui. Appunto per me: coccolare Leo più del dovuto. "Lils invece non è così facile da classificare. Lei è più come un Còlor Cangiàntis, cambia a intermittenza e a seconda delle persone che la circondano. Quando vuole, sa essere piacevole come un Arefacio in pieno inverno, scoppiettante come un Exco Flagrantis, confortevole come l'Epismendo che le ragazze si sparano in mezzo alle gambe durante il ciclo". Non so dire se ero più esterrefatta o orripilata, fatto sta che scrivevo e avevo gli occhi sbarrati da un sentimento indescrivibile. Di sicuro non vedevo l'ora di terminare quest'intervista prima che potessi sentirmi malissimo o rimanere scioccata ogni secondo di più. "Ma se non le stai simpatico, diventa la Nixies che ti attira con i suoi occhioni da cerbiatta e poi ti fa affogare come un maiale in fondo al mare; in quei casi la paragonerei più a… dei cioccolatini vomitosi. Sono certa che lei capirà" …e se lo capisce lei. Di sicuro io non ho capito. Infine la mia tappa, il mio attimo di relax è stato proprio Leonard. Era intento a mangiare, in Sala Grande, poco distante da dove mi siedo io. E mi è sembrato carino fargli la domanda di rito a cui lui, tra un boccone e l'altro mi ha risposto. "In effetti sono un po' due creature magiche perché sono speciali e hanno anche dei poteri a modo loro". Sì, una ha il potere di sconvolgerti, questo è sicuro. "Per me Lily è come una Pryxie, perché è simile ad una fatina però ha tutte le caratteristiche belle delle fate. Insomma lei parla (e anche tanto), è bella e un po' vanitosa, infatti se qualcuno le dice qualcosa di non carino lei ci rimane male e ci tiene a fargli sapere che non è vero. Ha dei capelli wow, avete visto come sono rossi? Nessuna li ha così belli". Sì i suoi capelli effettivamente catturano l'attenzione, ma almeno li cura nel migliore dei modi, non come pel di carota aka Hamilton. Di sicuro tutti questi complimenti mi hanno un po' incuriosito, che ci sia del tenero? "Però è anche dispettosa e presuntuosa, si offende facilmente se le fai notare qualcosa che non ti piace di lei, ma poi se le sorridi e le dai un bacino tutto si risolve". Finalmente è giunto il momento che il ragazzino descrivesse Elyon. Come la si può descrivere? Io non ne sarei capace. "Elly, invece, è un misto tra un Jarvey e una Pixie. Al primo perché parla ma dice solo parolacce, le dice sempre e si diverte, e diciamo che Elly è un po' così, stupida ma in senso divertente. Ama fare gli scherzi ed esasperare le persone, ecco perché somiglia ad una Pixie". Non credo che vorrei mai essere ritenuta stupida ma in senso divertente, in realtà è proprio la stupidità che m'infastidisce e chi proclama di essere superiore ad altri. Ma qui vado in un altro discorso che non riguarda Leo ed Elyon, sia chiaro. "Si diverte a dare fastidio agli altri e non vede l'ora di poter fare scherzi. Detto così sembrerebbe che siano tutte caratteristiche negative, ma in realtà a me piacciono perché anche se è così esuberante non è mai cattiva, è sempre presente per i suoi amici e poi quando sorride non riesci a non perdonarle tutte le cose che fa". Non è che sembrano, sono caratteristiche negative. Me ne stavo andando, ma Leonard mi ha fermato per dirmi "Ti dico solo un'ultima cosa, chiunque sarebbe felice di avere come amiche queste due creature speciali". Non è che io ne sia tanto sicura, ma ognuno si sceglie gli amici che crede di meritare e se a lui stanno bene loro, chi sono io per distruggere il suo mito?

Beh, credete che sia finita qui, gente? Assolutamente no, perché non è solo gli amici che siamo andate ad intervistare. Se doveste descrivere con qualcosa di magico una persona che non sopportate? Già, il bello sta arrivando proprio ora.
 

EMRYS HANSEN E CATHERINE SMITH

Sono andata ad intervistare probabilmente le due persone che più si odiano in tutta la scuola: Catherine Smith ed Emrys Hansen. “Sonny, eddai" è Cath, ovviamente! "Mi conosci dal primo anno. Perchè mi chiedi proprio di Emrys Hansen?” oh, beh, ora che stai leggendo l'articolo lo sai, Smith! “Un prurite in pieno petto. Ecco come lo definirei ogni volta che se ne esce con uno di quei suoi 'uuh?! sei Catherine Smith, sei femmina, sei stupida". Bolidi, voi non potete capire come lo ha imitato bene. Magari non è esattamente un complimento per Cath, perchè comunque Rys ha una voce abbastanza da maschio (vero, Erin?). Ma sì, ecco, scusa Rys se ho riso quando ti ha imitato. Giuro che ti voglio bene, lo sai! “E' urticante, proprio un prurite che dura da sei anni e non perde mai mai mai la sua efficacia!”. Beh, in effetti non posso biasimarla, Rys quando ci si mette può davvero essere insopportabile! Però bisogna solo prenderlo nel modo giusto, davvero. Anche se lui dice sempre di essere cattivo, non credetegli, non lo è. Ma cosa avrà mai risposto Hansen all'attacco Smith? “Un oggetto magico: presente la clessidra da conversazione? Quella. Nel suo caso la sabbia resta quasi immobile” …povera Cath. “Con un incantesimo… uuh?! Fulmen. Non chiedermi di spiegarti il perché, Rory”. Di sicuro Dimitri non sarebbe molto felice della risposta (ricordate? Quel signore grosso grosso che l’anno scorso ha fatto da giudice al Torneo dei Duellanti! Quanto mi manca). Comunque, torniamo a noi. “Uuh?! Io non studio Rune, tuttavia dato che sono una persona molto intelligente e curiosa so almeno l'abc del significato di qualche runa ee… uuh?! Non lo so: Thurisaz? Non è quella tipo dei nemici?” wow…altro che Sciacalli! “Visto che gli organismi monocellulari ancora non sono creature magiche io direi un noioso Folletto della Cornovaglia”. E okay, direi che Emrys Hansen ha una lunga lista di cose paragonabili a Catherine Smith. Però, spezziamo una lancia a favore del Corvonero, okay? Perché ha anche aggiunto: “Ci tengo a precisare, Rory, che queste risposte sono chiaramente di mio gusto, e del tutto soggettive. uuh?! magari c'è chi può trovare Catherine una bellissima farfalla o semplicemente perfetta come un Expelliarmus, ma a me sta poco simpatica. Ritengo sia una persona…quasi in gamba. Comunque non mi sentivo in vena di dire menzogne in direttissima, tanto questa cosa finirà su La Voce, no? Ecco, meglio ogni tanto dare informazioni oneste”. Quindi, dai, è stato così onesto da ammettere che la trova una persona in gamba nonostante tutto. Sono fiera di te, Rys!

Quando poi Erin mi ha chiesto di pensare ad altre persone che non si sopportano, beh, ammetto di aver pensato a Jane Wright e Riley Stratford. Però, Merlino, c'era un nome, uno solo che avevo proprio davanti agli occhi, come un Fulmen ad intermittenza. Solo che su quel nome, volevo metterci bocca io. Quindi…vai, Erin, chiedici cosa ne pensiamo io e…
 

JADE HAMILTON E SORORITY TRULOCK

…Già, Jade Hamilton. Sì, lui è il nemico giurato della mia sistah e solo questo pensiero lo rende sgradevole ai miei occhi. Non ero molto contenta di parlare con lui, anche se ammetto che ha acquistato dei punti. Il motivo non lo dico, e se ci sono dei curiosi, sanno dove trovarmi. Anche lui è stato trovato in Sala Comune, sciatto come sempre, con quella chioma aggrovigliata e rossa che per un attimo ho pensato di parlare con Kane, pensate voi. Gli ho fatto la domanda e mi ha dato la sua risposta. "Beh, la Trulock. Non basta citare il caramellaio e dire che è come le gelatine tutti gusti più uno.. sempre una sorpresa?". Gli avrei lanciato volentieri contro una fattura, ma le mie mani erano impegnate, quindi si è preso solo un'occhiata di fuoco mentre lui ghignava in quel modo indecente che rendeva la frase offensiva. Sembrava indeciso mentre decideva la cosa più maligna, prima di sorprendermi. "La Trulock è come le bolle bollenti. Quelle gomme da masticare gigantesche, presente? Difficili da mandare giu, e quando le metti in bocca sono ustionanti..Beh, un po’ come lei che devi prenderla a piccole dosi e pure cosi è insopportabile il più delle volte. Ti fanno uscire fumo dalle orecchie ed è un po’ quello che mi succede quando devo averci a che fare, visto che mi fa incavolare all’istante. Sono gomme da masticare davvero insopportabili, e ce ne sono tantissime altre decisamente migliori". A parte che ho dovuto fare qualche correzione perché non tollero il suo linguaggio volgare nel MIO articolo. Ma se avessi potuto strozzarlo, l'avrei fatto ben volentieri. Mi ripetevo: "sguardo chino Erin, tra un po' lo potrai mandare a fanpluffa, tranquilla". E' stato il mio mantra per tutto il momento che ho avuto a che fare con lui. "Ma se la gente continua a mangiarle un motivo ci deve essere no? Per quanto mi riguarda, sono divertenti. E' divertente vedere la Trulock scaldarsi ed esplodere, anche se purtroppo per farlo devo parlarci". Sono sbottata di brutto e per poco non staccavo la testa ad Hamilton, ma almeno ho finito questa estenuante intervista e spero di non rivederlo fino a Giugno. Ma a mitigare l'antipatia di Hamilton è giunta la sistah. Lei è stata la mia ultimissima tappa di questo faticoso viaggio, anche se posso ritenermi abbastanza soddisfatta. Al riparo da occhi indiscreti e nell'intimità del nostro dormitorio, faccio l'ultima domanda a Sonny. "In effetti Hamilton non è facile da definire, perchè è davvero molte cose. Sai quando ci sarebbero così tanti paragoni che alla fine non sai deciderti? Perché lui racchiude in sé l’essenza di qualunque cosa di irritante possa esistere nel mondo magico. Lui è come un Exùlcero, un Incantesimo Repellente per babbani e non, animali, piante, qualsiasi essere vivente. Di sicuro sarebbero migliaia gli incantesimi che vorrei fargli io, prima tra tutti il Silencio, seguito da una lunga serie di altre fatture". Sì Hamilton ispira proprio le fatture. Ma la prima cosa da fare è silenziarlo, un po' come Ian, che ha bisogno di un Silencio quando è arrabbiato o potrebbe andare avanti per ore con brutte cose. "E poi, hai presente le gelatine tuttigusti +1? Tu allunghi la mano e speri vivamente di prenderne una, non so, a mou o a fragola, e invece ti ritrovi quella a sapore di caccola. Poi vai per prenderne un’altra ei sa di biscotto – magari non il migliore biscotto del mondo, però considerando che prima hai mangiato una caccola, beh. Capisci, no? E allora poi ti rilassi, perché pensi che la prossima che prenderai forse non sarà malissimo. E invece? BAM! Ti capita quella che sa di fegato di Barnacae marinato con l’aceto per tre settimane, che per quanto vuoi condirlo coi pomodori è talmente acido che non ce la fai nemmeno a sentirne l’odore. Ecco, questo è Jade Hamilton". Direi che per la sistah, Hamilton è un essere più sgradevole di quanto immaginassi. Non posso concordare, anche se le povere gelatine Tutti i Gusti + 1 potrebbero risentirsi del paragone, ma insomma…non tutte. Solo quelle brutte e cattive che ti capita di mangiare.

Ed eccoci di nuovo a noi. Dato che io ho avuto questo enorme, immenso piacere di dire la mia su una persona universamente riconosciuta come insopportabile, ho pensato di lasciare questo onore anche ad Erin. E chi avrà mai scelto lei?
 

ERIN SEYWRIGHT E SAVIN REID

Sono una coppia di nemici davvero molto stramba. Non so, ho come l’impressione che sotto sotto ci sia qualcos’altro. Partiamo dalla risposta di Savin: “Qualcosa che possa rappresentare la Seywright per me…mmmh…beh, qualsiasi creatura magica sarebbe un complimento troppo grande, pure a paragonarla all’horklump…” e qui già volevo mollargli il libro di Trasfigurazione sul naso, con quel suo ghigno malefico odioso. “E’ un po’ come il bubotubero. Non ti ci puoi avvicinare che esplode e comincia ad urlarti contro senza motivo, ti fa venire l’orticaria al parlarci, è un parassita perchè ad averci a che fare ti ritrovi senza più energie o voglia di vivere, è spiacevole starci vicino, è egoista…e da guardare…”. Porco crup, ma come può essere egoista Erin? Ma, dico, ti senti, Reid? “Beh, sai come è un bubotubero no? Un bubotubero con indosso una orribile maglia con un orsetto, ecco che cosa è. Proprio un bel vedere”. Cosa c’è di strano, direte voi. Beh, c’è di strano che a quanto pare Savin Reid presta molta attenzione a cosa indossa la mia sistah, quando in realtà io ce l’ho qui accanto e nemmeno ricordo se indossa ancora la divisa o è nuda. Che cosa vorrà dire? Che forse il caro Savin guarda Erin più di quanto sembra? Può darsi, già. Erin, al tuo posto indagherei! E ora passiamo proprio alla risposta della Grifondoro. “Descrivere quell'esserino di Reid? Beh direi che il primo paragone che mi viene in mente, sia Morgana. Perché io sono Merlino, ovviamente” grande Erin, così ti voglio! “e lui è il cattivo della situazione, la mia nemesi. Insomma riconosco in lui un rivale degno di nota, fastidioso e fin troppo convinto di sé. Ma non voglio sprecare una figura del genere per lui, anche se lo incarna alla perfezione”. E su questo, non posso che essere d’accordo. “No, ho in mente qualcosa di molto più appropriato” oh, Savin, dovresti vedere che sorrisetto furbo ha messo in faccia ora! “Savin è come la Polemianta. La Polemianta, come tutti sanno, somiglia alle erbacce del giardino. E un po' ci sta, perché Savin è piccolino, magrolino, senza muscoli. Ma ha un cervello, purtroppo. Quella furbizia cattiva. E quando sei in sua presenza non puoi non arrabbiarti, sembra un po' che faccia esattamente come la pianta, che inquina l'aria con delle spore che ti fanno perdere la ragione e provare tutti i sentimenti peggiori del mondo. Quando sono accanto a lui, m'innervosisco molto più facilmente del solito e dimentico anche di essere superiore a lui”. WOHOOO, Savin, ha detto proprio ‘superiore’! “Gli effetti che la Polemianta ha su di noi, a livello fisico è un bruciore intenso agli occhi e una difficoltà nel respirare, e ti posso giurare che Savin fa lo stesso effetto ad ogni essere umano”. In effetti anche a me ha infastidito molto fissare la sua faccia… “Perché ha la capacità di offenderti e di farti arrabbiare che rimani così spaesata da non sapere cosa dire. Eh sì, vorrei appiccare del fuoco sul suo mantello, ma sono un essere umano e non sono in grado di azioni così cattive e premeditate” brava Erin. Ti sei difesa alla grande, direi. Reid, beccati la Polemianta!

Ed ecco che il nostro lavoro finisce qui, cari lettori. È stato davvero divertente per noi andare in giro a chiedere di descrivere altre persone, che fossero amici o no, perché questo ci permette anche di approfondire le persone che abbiamo accanto, no? Magari se ci impegniamo riusciamo a trovare un paragone carino anche per chi non sopportiamo, o uno un po’ meno gentile per le persone a cui vogliamo bene ma che accettiamo comunque. È per questo che lanciamo una sfida: provate anche voi a descrivere con qualcosa di magico o babbano o con una parola le persone che avete intorno. Non dovete per forza dirlo a qualcuno, basta anche solo tenervelo per voi, e magari così riuscite a trovare qualcosa di buono anche in chi vi ha deluso.

Erin Seywright e Sorority Trulock. Sestine, Grifondoro ed entrambe titolari nella squadra di Quidditch, rispettivamente come Cacciatrice la prima, e Portiere e Vicecapitano la seconda. Due autentici vulcani in eruzione, come piace a Godric, entrambe hanno scelto Cura ed Aritmanzia al terzo anno, anche se Erin ha lasciato dopo i G.U.F.O.. Sonny ha dimostrato tempra da Prefetto, portando la spilla per due anni consecutivi, mentre Erin ha incanalato la sua indole poliedrica nella B1, di cui è diventata anche top rider, e nel club di teatro. Chi non le conosce tende a confonderle spesso, dimostrando che in fondo sono sistah a tutti gli effetti. Vi assicuro, però, che mai sentirete Sonny parlare lo Scouse, né vi consiglio di chiedere a Erin informazioni sui metalliferi.