Tutta colpa di San Valentino. Ebbene si, signori, è colpa di quella sciocca festa il cui fine ultimo sono gli sbaciucchiamenti se io sono qui, a scrivere di sport al posto del vostro beniamino degli spalti, Mich McCoehn. E che Salazar mi avveleni se anche a sto giro bello mio, ti perdi in un fiume di parole e sviolinate inutili e non prendi in pugno la situazione…se sai cosa intendo. Ma torniamo a noi, ragazzi. Questo a tutti gli effetti è il mio esordio nella sezione dello sport…e quindi beh, ho pensato che fosse giusto partire dalle basi. D'altronde, provate per un attimo a paragonare il Quidditch ad una pozione. La partita è solo lo step finale, la somministrazione, l'insieme di tattiche per non farti beccare quando tenti di piazzare una bella dose di Tartagliante nel bicchiere del tuo vicino di sedia a cena. Ma questa pozione dovrai pur prepararla, no? Ed è questa la parte che personalmente trovo più interessante, e che oggi voglio andare ad indagare con questo articolo. Io non voglio che nessuno mi rompa i bolidi quando sono concentrato davanti ad un calderone, e quindi ho messo in conto che durante gli allenamenti settimanali al campo di Quidditch, funzionasse più o meno allo stesso modo. In sostanza pensavo che mi cacciassero a pedate, come tutto sommato avrei fatto io, più o meno. E invece, inaspettatamente, sono riuscito ad infiltrarmi agli ultimi allenamenti di tutte e quattro le squadre. Devo dire che – ironia della sorte – le caratteristiche che ogni casata dovrebbe avere, un pò le ho riviste nella tipologia di allenamenti a cui ho assistito, e nel modo in cui tutti loro vivono la "filosofia" del Quidditch.

Il duro lavoro non manca da nessuna parte ma a tassorosso, inutile negarlo, regna sovrano se pur accompagnato da quel pò di leggerezza che ci ricorda che il Quidditch, finchè siamo ad Hogwarts, resta pur sempre un gioco. Eleanor McLeod, la promettente cacciatrice dei giallo neri, mi ha accolto con dei meravigliosi muffin al cioccolato che dice servano per recuperare le energie post allenamento…o probabilmente è semplicemente una mia fan, ma non vuole ammetterlo. "Beh, vedi, ogni allenamento è diverso. Una volta proviamo una tattica di gioco, un'altra uno schema, oggi ad esempio avevamo dei pesi ai polsi per migliorare la nostra resistenza fisica." Eleanor, puoi finire di mangiare i muffin prima, stai tranquilla! Certo che il brutto vizio della chiacchiera non manca mai ai figli di Tosca. "Quello che cerchiamo di fare sempre è di migliorare la sintonia e l'affinità tra compagni di squadra, soprattutto all'interno dello stesso reparto. Dobbiamo imparare a capire cosa farà l'altro senza neanche vederlo, insomma." Una cosa che mi sono sempre chiesto a proposito dei giocatori di Quidditch, è come riuscissero a combinare lo studio con gli allenamenti, e beh, la tassorosso è stata piuttosto esaustiva anche su questo punto di vista "Io sono entrata a far parte di un gruppo studio, con due corvi e due serpi del secondo anno come me. Mi aiuta a tenere il ritmo delle consegne e a smaltire almeno le cose più pesanti e le esercitazioni pratiche. Poi, come ci insegna Tosca, tanto e duro lavoro" Ma quindi Hemingway che si scaccolava là su tra un anello e l'altro è stata solo una mia allucinazione, o era compreso nel duro lavoro? Perchè io vi giuro che l'ho visto, per tutte le pluffe!

I Corvonero, come al solito si dimostrano i perfetti tutto fare. Loro bilanciano ogni cosa, loro seguono i club, loro studiano e giocano e a quanto pare non si drogano nemmeno di muffin come i tassorosso per ripigliarsi dagli allenamenti. Ma che volete farci, non sarebbero i corvotronfi a cui siamo tanto affezionati – voce del verbo affettare, come mi insegna Merida - se non fossero così ben organizzati e maniacali. E a proposito di manie di perfezionismo, ecco ciò che mi ha raccontato Rebekha Grimes, quarto anno, cacciatrice, riguardo a come Allen si diletta a coordinare la sua squadra "Beh Allen come capitano è okay…" dolcezza, prova almeno a sorridere e a tentare di convincermi un pò, no? "Nel senso ci tiene molto alla squadra, ci mette impegno forse su alcuni membri pure troppo… si assicura che tutti quanti partecipino agli allenamenti, di solito ci fa cominciare con un riscaldamento di gruppo che prevede giri di campo ed esercizi per sciogliere i muscoli, poi a seconda delle esigenze del giocatore crea un allenamento personalizzato che permette di correggere gli aspetti carenti nel gioco, cercando di incrementare le sue caratteristiche. E' un bravo capitano quando non ti lancia contro i bolidi!". Che dite, possiamo crederle? Diciamo che sul finale si è un pò ripresa, ma temo che la paura dei bolidi di Allen abbia un pò preso il sopravvento, e la nostra McCollough ne sa qualcosa. Comunque tutto sommato i corvonero si sono dimostrati disponibili, e anche Evan Miller, ex cheer boy (si dice così?), non ha esitato a scambiare due chiacchiere con me, anche se per Merlino, mi guardava manco fossi una delle creature magiche che il WWFFB vuole salvare. Oltre i soliti canonici blablabla sugli allenamenti, le partitelle di prova e il riuscire a coordinare tutto senza essere la reincarnazione di Cosetta, ho trovato interessante il modo in cui si è approcciato a questa nuova esperienza che sta affrontando in modo diretto, e non dagli spalti, solo da quest'anno: "Beh, quando sono arrivato qui – al primo anno – mi faceva strano che la gente si lanciasse una pluffa a bordo di una scopa, o che inseguisse boccini e bolidi per ribatterli. Una scopa, capisci? I Babbani le usano per spazzare il pavimento, cioè. Però poi l'ho trovato molto coreografico e complesso, perché devi bilanciare velocità, forza e precisione, stando attento a ciò che fanno gli altri attorno a te, anche se il meteo fa schifo. Per questo ho deciso di tentarci: è lo sport magico per eccellenza, e fisicamente credo di essere abbastanza in forma da non fare proprio schifo anche se non ho l'esperienza di Allen. E poi credo che una buona dinamica, un buon gioco di squadra, possa fare molto più di una conoscenza tecnica perfetta. Da soli non si combina niente, a meno che non si è proprio nati per giocare a Quidditch. I talenti esistono, ma non credo proprio di far parte della categoria, no. Io gioco per giocare, alla fine." E' davvero difficile che un serpeverde riesca a comprendere il concetto del giocare tanto per giocare, senza nemmeno sentire la parola vincere tra le righe, ma voglio provare a dare per buona pure questa risposta, suvvia. Occhio che però la credibilità del vostro ego potrebbe risentirne e poi sono bolidi tuoi….o di Allen, chissà!

Grifondoro ha concordato nello spedire direttamente il Capitano della squadra, Lancelot Hevenge, a fare da portavoce un pò per tutti…o forse no. La squadra esce da un periodo più o meno turbolento, dopo che Kane Lindstrom ha dato forfait non ripresentandosi a scuola al rientro dalle vacanze di Natale. L'eredità che il quintino ha raccolto, tuttavia, non pare così malvagia, o almeno lui non pare affatto preoccupato. "Ehi Jay, guarda che se vuoi puoi allenarti con noi e mettere su un po' di muscoli, giuro che non ti faccio tornare in dormitorio con i muscoli distrutti daldolore!" McCohen, quanti favori mi devi, quanti? "La vita da sportivi è bella, cioè hai idea di quanto lo sport aiuti a smaltire lo stress? E poi dà soddisfazione riuscire bene in qualcosa di fisico e, soprattutto, in uno sport di squadra. Coordinare tante menti non è sempre facile ma agli allenamenti si cerca di fare proprio questo, pensare come una sola persona, ma anche abituarsi a reagire senza pensare." in pratica si impara ad agire come uno sciame di billywig che senza sapere nemmeno il perchè puntano tutti lo stesso obbiettivo…ho parafrasato male? "Il Quidditch è istinto, per questo mi piace, non è solo muscoli o tattiche, per quanto come hai visto, io non risparmio nessuno e i cinque giri di campo sono solo perché sono buono. Le tattiche non posso svelartele, penso capirai sicuramente, niente di personale. E studiare… ma è una domanda seria? A questa non ti rispondo, bello." beh, viva la sincerità, almeno su quello non gli si può dire nulla. Comunque per dovere di cronaca, no, non mi ha affatto convinto ad allenarmi con loro: avevo roba più importante a cui pensare nei calderoni sotterranei, e a dirla tutta la puzza delle pozioni sembrava una ventata di aria fresca a confronto di ciò che si respira a bordo campo!

E dulcis in fundo arriviamo all'ultima squadra rimasta, quella con cui ovviamente ho avuto meno problemi a socializzare, anche se sono stato minacciato più volte di non scrivere nulla riguardo alle tattiche per la prossima partita. Ecco quindi alla mia piuma, direttamente il vicecapitano serpeverde, la stratosferica e grinzafichissima Eliza McCollough, Miss 1 su 3, ma che ben promette di raggiungere i livelli delle ex cercatrici serpeverde come Giselle Lanfrad. "Devi essere motivato per rimanere in squadra. È uno dei requisiti con cui io e McScheind siamo stati valutati in passato e con cui a nostra volta abbiamo valutato alle selezioni. E che pretendiamo ancora oggi: se speri di entrare in squadra solo perché sai piroettare sul manico di scopa, tanto vale che impari a ricamare lo stemma di Beauxbatons."  Potrei avere qualche nome a riguardo da farti, Capitano, ma ne riparliamo "E il tempo boh, devi cercartelo. E se non lo trovi, bolidi tuoi. Come per i compiti, o trovi il troll che li fa al posto tuo… no questo non scriverlo, era solo per fare un esempio eh; o vedi di incastrare lo studio nelle ore buche. Questione di priorità: o la squadra o i voti alti. Se riesci a conciliare entrambi, dimmi come fai." Beh, potresti fare una richiesta scritta al cappello per cambiare casata e diventare Corvonero, ma è una cosa che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico, insomma. C'è infine uno strano fenomeno che nelle altre squadre non ho notato. C'era un tipetto che rotolava da una parte all'altra del campo, alla ricerca delle pluffe – no, non SOLO quelle a cui state pensando – che alla fine non ho potuto fare a meno di intervistare. Donnie MacGillivray, scozzese, terzo anno, direi che la sua dichiarazione alla mia prendi appunti potrebbe dirsi un perfetto riassunto dell'articolo: "Com’è essere raccattapluffe? Beh, lad, non posso dire che sia una passeggiata col crup. Innanzitutto è tutto un correre di qua e di là per il campo ad inseguire ‘ste pluffe che, guarda caso, finiscono sempre nell’angolo del campo più lontano… E poi sai, c’è da stare attenti o rischi la vita con qualche bolide peggio che durante una partita. È un lavoro da tosti, roba di responsabilità mica per tutti e per questo approfitterei di queste poche righe sulla Voce per ringraziare la nostra Vice McCollough per avermi affidato con piacere un incarico di tale livello! Sai la cosa migliore qual è? No non solo poter sbirciare nelle docce. Che puoi respirare l’atmosfera del Quidditch da insider: quel clima che c’è negli spogliatoi prima di salire sulla scopa in campo, il vedere come preparano, studiano e provano le tattiche fino allo sfinimento… roba che ti ritrovi a vivere sulla tua pelle anche se poi non sei tu a tirare la pluffa tra gli anelli o colpire un bolide contro il cercatore avversario. Non so spiegarlo a parole ma è una cosa che solo chi ama il Quidditch può capire!"

Strano come la vera passione e l'adrenalina che sento scorrere nelle vene mentre leggo gli articoli di Mich l'abbia percepita solamente ascoltando le parole di Donnie. Che sia solamente l'aria della Scozia a renderci così, o magari non tutti ci mettono la stessa grinta? Meditate maghi e streghe, meditate. D'altro canto il Quidditch è solamente un gioco

Jayden Burtons. Scozzese, Serpeverde, Sestino. Amante delle regole da poter infrangere, ma sempre ben attento a non andare in braccio ai guai. Ha un fratello grifondoro, si, ma non ditelo in giro. Osserva e studia tutto ciò che lo circonda, non si pone mai problemi a dire la sua, ma pecca in pigrizia. Si dice che sia uno dei maggiori ricercati del WWFFB scolastico per la sua conclamata incapacità di portare a termine qualsiasi tipo di incantesimo di trasfigurazione, soprattutto se si lavora con gli animali. Un topo non è destinato ad essere una tazza da tè, e grazie a Salazar, da quest'anno non sarà più costretto a perdere tempo con quegli esperimenti. Lo si può vedere zitto e concentrato solo davanti ad un calderone, e non perchè la Merlmemblose l'ha silenciato. Ama le pozioni più di qualsiasi altra cosa, e non è raro trovarlo in qualche angolo dei sotterranei, a mescolare qualche strano intruglio fumante. E' entrato in redazione perchè quando gli ricapita di stare agli ordini di un Capo Scozzese?