Anche quest’anno si è svolto il consueto Ballo dell’Agrifoglio per salutare gli studenti prima delle meritate vacanze di Natale. Non vi tedierò con i soliti commenti sui vestiti, la qualità del cibo o la varietà delle bevande preferendo concentrare l’attenzione su alcune particolarità decisamente interessanti.
Lo dici tu, mio caro. Io voglio parlare del cibo, non mi sembra giusto tenere all’oscuro un argomento molto importante soprattutto per ragazzi come me o la Webber. Non a caso si poteva ben distinguere il buffet dal resto dei tavoli, vero? Un indizio erano le briciole che Eugene ha lasciato per tutta la Sala Grande. Adoro quel ragazzo.
A differenza delle passate stagioni, abbiamo assistito ad un interessante scontro innovazione vs. tradizione che potrebbe essere riassunto nell’oramai nota faida Wallace vs. McBryant. Gli splendidi addobbi richiamavano lo spirito di amicizia verso le delegazioni straniere di Beauxbatons e Durmstrang, difatti il grande salone è stato diviso in tre zone ‘a tema’: quella centrale con degli enormi drappi raffiguranti gli stemmi delle nostre Casate; il lato destro pieno di pelli di animali e riscaldato da enormi bracieri; la zona a sinistra con statue di ghiaccio e un’abbondante nevicata. Fin dal discorso di saluto è stato chiaro a tutti come l’idea sia stata della Preside: «Come potete notare, le pareti laterali sono state allestite dal professore di Trasfigurazione in modo tale da ricordare le due scuole che ci hanno pagato visita pochi mesi fa. È questo il messaggio principale che vogliamo trasmettervi questa sera: ricordate sempre gli amici, ovunque essi siano: è quasi Natale e certi sentimenti dovrebbero farsi strada dentro di voi in maniera più marcata». Un bel rinnovamento rispetto ai soliti abeti addobbati e alle armature che cantano inni natalizi.
bacchetteDevo dire che vedere la parte dedicata a Beauxbatons mi ha fatto sentire un po’ a casa. Pochi come me o Elenoire possono capire l’importanza d’integrarsi al meglio all’interno della scuola. Già l’accento che ci segue non è molto amato dalla maggior parte degli studenti. Almeno parlo per me (riferimenti ad Orchesse è puramente casuale). Anche se ammetto che avrei ammirato comunque il filo conduttore che ha contraddistinto il Ballo fino ad oggi. Sarà che le tradizioni mi stanno particolarmente a cuore.
Il rovescio della medaglia è stata l’impossibilità di scritturare una band come i Fifth House o le Poisoned Apples per colpa di McParrucchinoBryant e la sua volontà di rievocare le antiche tradizioni musicali e artistiche. Che bolidata!
Mic, vorrei che almeno questo giornale scolastico portasse rispetto al nostro Vicepreside. E come fai a non appoggiare la sua scelta? Il Ballo dell’Agrifoglio è un momento puramente tradizionale. La musica proposta da alcuni gruppi da te citati avrebbero rovinato tutto.
Speravamo, speravi, che il marito della Wallace, presente all’occasione (anche se a detta di molti la Preside dovrebbe stare più attenta a non lasciare aperta la gabbia del vampiro, insomma non si sa mai che al signor Ironspell venga sete d’improvviso…) decidesse di scambiare quattro chiacchiere col parrucchino di McParrucchinoBryant, ma fortunatamente non ce ne è stato bisogno. I due Strawberry, che oramai fanno a gara a chi ingurgita più cibo nel minor tempo possibile, hanno alternato la loro attività preferita, ingozzarsi di cibo appunto, al boicottaggio degli enormi grammofoni che diffondevano della barbosissima e vecchissima musica. Alla terza canzone sabotata con gran dispiacere dei presenti si è visto McParrucchinoBryant infilare la porta ed andarsene. Possiamo quindi affermare con un certo grado di sicurezza che l’innovazione ha battuto la tradizione con un sonoro 1-0.
Ma che dici? Sicuramente il nostro Vicepreside si è già messo all’opera per buttar fuori Tullius e togliere la carica di Prefetto al figlio. E io l’appoggio! Come si può sabotare qualcosa di così ammuffito? Eh, non mi venivano altri termini al momento.
Tralascio i commenti sullo spettacolo indecoroso offerto dai docenti… ma anche no. Warren era perso a discutere con lo stemma Corvonero, avendolo scambiato per un collega e ricevendo in risposta solo dei versi gracchianti; il centauro docente di divinazione con uno sguardo a metà tra lo schifato e l’insofferente, mentre gli studenti che gli passavano vicini erano solo disgustati a causa dello strano olezzo che emanava; la Carmichael che girava su se stessa spaesata domandando al vuoto «mi fa ballare?»; Reed che si divertiva a spaventare chiunque si avvicinasse al buffet saltando fuori d’improvviso da sotto il tavolo travestito da piovra. E questo dovrebbe essere il fior fiore del corpo docenti d’Inghilterra…
Per questo dico che qualche elemento dovrebbe essere francese. Se poi prendiamo ad analizzare gli assistenti, c’è la nostra casa Helfman, a cui piace l’accento prodotto dalla mia soave stonata voce francese. Sempre molto zuccherosa, anche durante il ballo. Hai dimenticato di dire che la Wallace non si era fatta i baff…
Un’ultima nota meritano le strampalate accoppiate che si sono presentate sulla pista da ballo. Se alcune più prevedibili quali Typhoon-Trott e Lewis-Austen dopo poco si sono defilate, impedendoci di continuare a ridere per lo spettacolo pietoso che offrivano (per dovere di cronaca ho sguinzagliato i Muldoon per vedere dove fossero spariti… ma vederli tornare ammaccati e confusi mi fa intuire che le coppiette del castello si fanno di giorno in giorno più scaltre), molte altre hanno continuato a deliziarci per tutta la serata.
Prima di continuare, vorrei dire che purtroppo il signor McHoney è rimasto per un bel po’ al castello, deliziandomi di crema mou semplicemente per non farmi fare qualche pettegolezzo succulento quanto quel dolce. E qui Vincent ci cova.
Il mezzo mannaro Roines ha deciso di attaccare qualche pulce alla povera Hevelin Drop, che a quanto pare era talmente poco interessante da costringere il Caposcuola a doversi sbronzare per ballare con lei (numerosissimi testimoni lo hanno infatti visto bere spesso da una fiaschetta sospetta). La troglodita per antonomasia, l’anti-femminismo fatto ragazza, la Collins ha ceduto alle lusinghe di Harvarest e ancora tutti si chiedono perché, ma soprattutto si domandano «Hai visto Arthea?». E per finire non poteva mancare la miglior coppia della serata: la O’Neil e Rosencratz hanno sfidato le leggi della natura e del buon gusto, presentandosi assieme e scatenando il panico, in molti hanno temuto un’invasione di Orchi e Giganti.
Qualcosa mi dice che dovrei trattenermi del parlare della James e di Medicine. Solamente perché mi sento tanto la Trott a fare del gossip così disperato. Ma avete visto come volteggiava la ragazza tra le sue braccia? Sembrava proprio che la sbattesse come un polpo gigante sugli scogli. Non voglio dire che la James sia poco aggraziata, ma che Medicine ha davvero un senso del tatto poco al di sotto dello standard Trollese. Che poi! Per me c’è sotto qualche filtro d’amore. È impossibile che una ragazza di così tanto spessore possa cadere nelle mani di un ragazzo del genere. Sappiate che io voglio ricorrere alla sezione anti-pozione del Ministero. Cioè, alla fine si è anche fatta accompagnare alla Torre dei Corvonero…
Credo che la piuma di Vincent abbia misteriosamente preso fuoco. Insomma la serata ha riservato come sempre interessanti novità e deludenti conferme. Peccato siano in numero preponderante le seconde.

 Michael Parker & Vincent Stars