Di questi tempi capita di svegliarsi con un'unica domanda in testa: che sta succedendo nel Mondo Magico? Ed è subito il panico tra studenti che leggono La Gazzetta del Profeta, paura tra le famiglie di Nati-Babbani o famiglie miste. Perché, si sa, parlare di Purosangue al giorno d'oggi, è qualcosa di così raro che viene per davvero da chiedersi se dietro gli attentati della notte del 16 novembre ci siano criminali che abbiano il sangue puro.
Siamo tornati indietro nel tempo, dove il razzismo era cosa gratuita e ci si scambiava commenti offensivi legati al sangue con tanta facilità? Siamo tornati alla disputa sul sangue puro, al razzismo di Salazar Serpeverde o addirittura a quando è stata emessa la legge che avrebbe separato per sempre il mondo Babbano da quello Magico, costringendo non soltanto i maghi a nascondersi inesorabilmente, ma a vivere nel timore di violare lo Statuto di Segretezza perché altrimenti questo avrebbe potuto causare una guerra senza precedenti?
Gli attentati ai negozi di Hogsmeade e Diagon Alley sono stati a sorpresa ed hanno sconvolto, in tutti i modi, il cuore di ciascun mago. Così vicini al Natale, grande periodo di misericordia e amore, viene da chiedersi se, effettivamente, le attività saranno accessibili nuovamente o meno. Se sarà permesso, a noi giovani maghi o a chiunque sia in procinto di comprare regali di Natale, di tornare a visitare quei negozi, a non farli fallire, perché colpirli due volte in uno stesso anno, è chiaro che non li aiuti per niente.
Due attacchi sincronizzati, a sorpresa, diretti alle attività più gioiose e più amate da noi maghi: per Hogsmeade ritroviamo Mielandia, Zonko, la sede secondaria di Scherzi da Maghi e il Red Carpet; a Diagon Alley, invece, sono state colpite le attività quali: l'amatissima Gelateria Fortebraccio, il D.N.A. Cafè, Olivander, il Quidditch Shop ed il Ghirigoro, sede di cultura e conoscenza.
Protesta? Avvoltoi? Vandalismo? Solo il simbolo della Fenice sui muri di ogni negozio. Il simbolo del vecchio governo di Humphrey. Come dimenticarselo, d'altronde? Siamo ancora circondati dal terrore che ha seguito il Festival dell'Uguaglianza? Possiamo parlare di Uguaglianza, una parola che tanto dovrebbe tornarci a cuore, ancora? Siamo ancora sotto il dominio dell'ex Ministro della Magia, per quanto il suo possa essere un dominio fittizio, dato che è stato condannato ed ucciso diversi mesi fa?
Perché, d'altronde, non è attentando al Museum of Muggle Curiosities − impregnato del legame che continua ad esserci tra maghi e Babbani − che giustizia verrà fatta.
E' davvero la purezza del sangue, dopotutto, quello che questi maghi cercano? In un mondo dove la purezza del sangue non esiste quasi più, preda di miscugli non soltanto tra Babbani, ma tra altre diverse razze che non devono certamente piegarsi davanti a questi soprusi. Non a caso la nostra Hogwarts vanta un Vicepreside di razza Mannara e non c'è niente di problematico in questo, almeno fino a quando non ci saranno problemi legati a tale natura.
Non è in questo modo che il muro che tanto vogliono tentare di erigere, tra maghi e Babbani, si ispessirà. C'è tanto sgomento, eppure c'è anche tanta rabbia, perché bene o male, oramai, i Non Maghi sono tra di noi che ci piaccia ammetterlo o meno.
 Ma ci sarà sempre qualche Babbano nel nostro albero genealogico che potrebbe essere un trisavolo sconosciuto, il marito di mia sorella, mio fratello o mia nonna. Sull'argomento non si riempirebbero articoli de La Voce degli Studenti interi, per spiegare la complessità di tale legame che ci accomuna così tanto a loro e che talvolta ci separa tanto da creare razzismi inutili sull'argomento. E quindi, per protesta, distruggiamo gli stessi negozi che si sono opposti al regime Humphrey diversi mesi fa?

Ora basta, credo di aver esagerato con questi interrogativi pieni d'angoscia. Ma, come me, penso che sia opinione diffusa quella che ho riportato su semplice pergamena. Immagino sia un pensiero che un po' tutti state avendo nella vostra testa, senza esplicitarlo a dovere. Perché questo è il mio, dopotutto.
Nonostante tutto, però, è appellandomi al tanto usurpato simbolo della Fenice che concludo questo articolo. La Fenice è una Creatura nobile che risorge dalle sue ceneri, simbolo di speranza e di, appunto, rinascita. Ancora una volta, il Mondo Magico caduto in ginocchio per via degli attentati inaspettati o per qualsiasi cosa che continui a ledere la sua benevolenza, tornerà a rialzarsi e, nuovamente, a risorgere dalle sue ceneri. Non ce la faranno davvero a distruggere tutti i modi che noi maghi abbiamo per gioire, che sia semplicemente bevendo una Pozione della Pace, riunirsi tutti quanti in Sala Comune o partecipando alla Sagra del Calderone che si stava tenendo a Ottery St. Catchpole il giorno degli attentati. 
Davvero non ci riusciranno.

E ricordate, così come è risaputo all'interno del castello per uno slogan portato avanti non solo dal WWFFB o dalla mia stimatissima Phoebe White: Diversity Matters!

Jacquelyn Pearse. Fiera terzina Corvonero, spesso decanta le lodi di Cosetta e ringrazia mentalmente l'universo per essere finita in una casata tanto astuta e intelligente. Animalista accanita, membro del WWFFB scolastico e puntigliosa quanto basta per stare sul naso agli studenti più distratti o almeno precisi tanto quanto lei. Ha spesso il sorriso sulle labbra e l'aria innocente e genuina che si porta dietro chi non ha ancora visto nessun male nel mondo. Lunghi capelli bruni e aspetto da principessina inglese quanto basta. E' gentile e dolce, anche se sempre più sessista, per la gioia di pochi – sempre a favore dell'universo femminile, ovvio. Si dice abbia una cotta per Devon Laury, ma lei risponde che è unicamente per l'amore della materia e degli animali, se passa il tempo a guardare l'insegnante con estrema attenzione e che di certo non sono occhi da Amortentia, quelli che rivolge al giovane assistente.