Lo so, lo so! Ho rimbambito mezza redazione a furia di parlare della riapertura delle più disparate gare di stagione! In realtà era necessario scriverci su almeno cinque articoli. Sì, cinque, come minimo! Lewis però ha detto che non era il caso di avvertire tutta la scuola circa Tornei a cui al momento nessuno può partecipare. Qui siamo carenti di spirito sportivo, altrochè. Comunque è riuscito a convincermi a «non ammorbare l’intera scuola con la raccolta delle quattrocentoquarantaquattro regole delle corse degli Streeler» (traduzione: mi ha minacciato di far bere alla White un po’ di Amortentia con dentro i miei capelli), ma in cambio mi ha permesso di fare un breve sunto delle quattro gare più interessanti, scartando quelle che non conoscono neanche i maghi eremiti del Tibet. Ho cercato di spiegargli l’importanza di riportare gli alberi genealogici di tutti i partecipanti di tutte le gare e lui mi ha chiesto dove di preciso volevo che mettesse gli alberi genealogici. Ho pensato quindi che fosse meglio mantenere la promessa e limitarmi al sunto.

Voli dei cavalli alati. Questi li ha nominati proprio Lewis in editoriale. Le gare al Volippodromo di York sono state riaperte sin dal primo dicembre, per inaugurare la stagione invernale. In questi mesi il Volippodromo è coperto da una cupola che funziona come il soffitto incantato della nostra Sala Grande (ovvero riflette il cielo all’esterno, in caso qualche testa vuota abbia pensato che la Sala Grande fosse priva di soffitto). C’è una sola differenza: la cupola lascia passare le precipitazioni atmosferiche, elemento che ovviamente rende le corse più pericolose e, di conseguenza, più divertenti da guardare. Quest’anno alle gare singole partecipano dieci fantini con i rispettivi animali, e il campione in carica è un pegaso maculato di nome Greyfast. Ai voli singoli si affiancano i voli con le bighe, guidate in aria da due cavalli. Uno di questi voli è stato due anni fa protagonista di un incidente quasi mortale. Due bighe si sono scontrate e le ruote di una avrebbero tranciato a metà l’auriga dell’altra, se il mago non si fosse sbrigato a Smaterializzarsi.

Crup

Corse dei Crup. Il Cinedromo per le corse dei Crup, occultato magicamente entro i confini del college babbano di Oxford, si è rimesso in moto durante le vacanze natalizie, quando il via vai nella scuola era sufficientemente basso da permettere all’Ufficio per gli Sport Magici di organizzarsi per bene. Dodici Crup a cui è stata regolarmente tagliata la coda si affronteranno sul percorso ellittico a partire dalla fine del mese di gennaio. Come nel Volippodromo, anche qui esistono botteghini autorizzati dal Ministero che raccolgono le scommesse giornaliere. Quest’anno le scommesse sono banderuole al vento, soprattutto perchè le bestie sono quasi tutte alla prima corsa. Ben otto esemplari dello scorso anno sono stati ritirati per irregolarità varie, come mancato taglio della coda, tentativo di far passare aggressive linci bianche per Crup e insulti agli arbitri (ovviamente da parte dei proprietari dei cani perdenti).

Caccia all’Erumpent. Questa particolare gara non si svolge propriamente qui da noi, però sono molti i maghi che prenotano per tempo una Passaporta che nei weekend da gennaio a giugno li porti nel pieno deserto africano del Kalahari, dove i cacciatori di Erumpent sono liberi di muoversi dietro le loro prede. Per essere precisi, gli Erumpent non vengono davvero cacciati; la Grande Caccia del Kalahari si risolve in realtà in inseguimenti e acrobazie da parte dei cacciatori, che mirano solo a stuzzicare gli enormi animali per convincerli ad attaccare, con grande divertimento del pubblico. Da quando gli Erumpent hanno iniziato ad estinguersi, circa 400 anni fa, è stata stabilita la regola di non abbatterli durante la caccia. E finora nessuno si è sognato di contravvenire, perchè per ogni bestione ucciso il mago responsabile si becca una multa di 150 Galeoni. Tuttavia, data la capacità distruttiva degli Erumpent e dei loro corni, è più facile che i rischi veri li corrano i cacciatori. E loro non li rimborsa nessuno, se tirano le cuoia. Per questo ci sono requisiti di base per poter partecipare: età minima di 30 anni, stato celibe o nubile e nessun figlio a carico.

Torneo di Duello. Andiamo, questo non è totalmente inutile! Anche voi potrete farlo, una volta raggiunta l’età richiesta. Come avrete notato nella locandina in prima, il numero di gennaio del mensile Incantesimi Ispirati ha pubblicato i dettagli, le regole e i nomi della giuria di questo Torneo, classificato su scala nazionale. I duelli avranno inizio nel mese di febbraio e termineranno ad aprile con la proclamazione di un podio di tre finalisti, compreso il Campione. Come sempre, le maledizioni illegali sono escluse dal torneo, così come gli incantesimi non precedentemente brevettati, mentre è ampiamente permesso il ricorso alla Trasfigurazione. Un podio a parte, con un solo vincitore, è dedicato alla categoria degli Juniores, ovvero i partecipanti più giovani. Poichè l’età minima per partecipare al torneo è 21 anni, tra gli Juniores rientrano i maghi tra i 21 e i 25 anni. L’età minima per partecipare alle gare regolari è, dunque, 26 anni compiuti. Non esiste un tetto massimo, infatti il campione dello scorso anno si è rivelato uno stregone di 86 anni e un metro e sessantuno di altezza. L’avversario si considera battuto quando viene espulso al di fuori dei confini del ring o quando perde i sensi o quando cade a terra e non riesce a rialzarsi almeno parzialmente nei quindici secondi successivi. Per evitare che il duello duri mezzo minuto, ai duellanti è vietato ricorrere a Schiantesimi e simili o ad incanti di Pietrificazione nella prima mezz’ora di lotta. Alcuni round del torneo possono essere affrontati, previo accordo dei partecipanti, anche all’arma bianca, con lame stregate o meno. Solo in questo caso, il duello si costituisce al primo sangue, ovvero perde il duellante che viene ferito per primo.

È stata una pena dover scegliere tra le miriadi di gare magiche del nostro mondo. Dove le mettiamo le lotte libere degli Hobgoblin? E le gare di tiro con l’arco dei Centauri? E i tornei sottomarini a cavallo di Ippocampi? Devo fermarmi qui, prima che mi buttino fuori dalla redazione. Ma ricordate: se volete conoscere le quattrocentoquarantaquattro regole delle corse degli Streeler, io sono a disposizione!

Robert McReady