Benritrovati grinzafigosissimi lettori de La Voce! Lo so che pensavate che il nostro egregio manico di sopra impulsato su per le terga ci avesse diffidato falangi, lingua e pure la voglia di scribacchiare freneticamente (o dettare alla Prendiappunti  così velocemente da farla esplodere a neanche metà pagina in un bombarda di inchiostro. SI, MI E’ SUCCESSO) articoli ingramati contro il sistema, l’(ormai) ex Ministro e tutte le ingiustizie obnubilate del caso ossia Libertà di Informazione. Se invece, guarda caso, ci avete sperato davvero che Maol rovesciasse un nido di magitarme dentro la pressa con tanto di fogli annessi…fanpluffa voi. E comunque quell’uomo ha troppo poco succo in zucca per architettare una gramata simile, ma non è di questo che voglio parlare nel mio ultimo articolo (sento già l’Eureka di Merida che balla la hula al solo pensiero) né del resoconto dell’ennesima gara di ParlantinaNimbus con Charlie perché lui non accetta la sconfitta, bensì del Cavalierato di Mornay. 
Il cavalierato è un’istituzione storica che ha prestato la sua spada, scudo, balestra ed arco (tutte le armi che usano i cavalieri, per intenderci) pImage and video hosting by TinyPicer difendere la Comunità Magica fin da quel lontano dì del 1262 in cui fu fondato. Più di otto secoli di mazze ferrate, quindi, e altisonanti grida di battaglia echeggianti gli eterni valori di Lealtà, Coraggio, Onore e Cortesia verso le gentil dame direttamente importati a Mornay dalla Tavola Rotonda grazie a Sir Ethelweard Bédoiedant /Bédoiercome/Bedrydant, cavaliere babbano a servizio di Re Artu’ ai tempi d’oro. In realtà l'Ordine esisteva già da prima del 1262 sull’isola, ma ci sono voluti decenni ed una gran dose di sanguinosi scontri con i Goblin per “placarne“ la rivolta affinché venisse riconosciuto dal Ministero della Magia. Ora, è un dato di fatto che i Goblin sono Creature pacifiche che non creano problemi se non c’è qualcuno a cui è passato in testa il frullobulbo di attaccare per primo e questo mi dà molto da dubitare sulla “Cortesia” che questi cavalieri "primordiali" avessero, dato che per altri quattro secoli hanno continuato imperterriti a seminare zizzania .La situazione oggi è molto cambiata rispetto alle sanguinose lotte con i Goblin, è passata un’era geologica (aka altri quattro secoli) da quando Sir Orpheus Rothenberg ha dato una calmata ai Cavalieri  ed  Ivy mi assicura che la mazza ferrata è passata di moda e non c’è più nessuno nel Cavalierato che si sognerebbe di andare a caccia di cuccioli di drago per farsi gli stivali nuovi. Perché si, a quanto pare in passato sono stati diversi i Cadetti che ci hanno rimesso le penne con questo giochetto, all’alba del giorno in cui avrebbero dovuto prestare il giuramento ben gli sta. Nonostante tutti questi passi in avanti, tuttavia, il Cavalierato non si è smosso di un Asticello dai tempi in cui Morgana e Merlino si lanciavano incantesimi di santa ragione – e non mi sto riferendo all’addestramento che ci descriveva Robert McReady nel ’68 –  al punto che non sembra un Avada Kedavra assistito, ma poco ci manca. Avete presente quella clausola del Cavalierato che anche il bambino più tocco dell'asilo nido di Mornay conosce? Maschio, 18 anni. Ci sono un sacco di prove fisiche ed attitudinali da superare prima di accedere alla leva ma potrai scongiurare sul Gramo quanto ti pare, se non hai questi requisiti sei fuori, caso chiuso. La cosa ha un senso per la seconda caratteristica richiesta: chi mai si prenderebbe la responsabilità di mandare un marmocchio in battaglia? Non c'è uno straccio di motivazione valida – però – per  imporre il primo requisito. In quest'analisi prenderemo BOB (Bernoccoloso Orrendo Bobotubero) che gentilmente ha collaborato alla stesura di questo articolo fornendo le motivazioni della controparte.  
Image and video hosting by TinyPic1. Lo sanno anche i Troll di montagna che questo è un lavoro rischioso, una cosa seria, mica da femminucce
E allora com'è che la Dalloway non fa uscire le "femminucce" prima delle sue lezioni infartanti ma strabombardissime? Com'è che, appunto, anche la precedente docente di Difesa, la Graveyard, era una femmina? Secondo questo ragionamento le donne dovrebbero stare a fare la calzetta in casa e preparare la zuppa di puffagioli in attesa che il maschio alfa ritorni, perché, certo, loro non sarebbero in grado di correre alcun rischio. Eppure è un pezzo che le donne scelgono di diventare Auror, Hit Wizard, Cacciatrici di Taglie alla stessa maniera degli uomini.

2. Sì ma, cioè, il combattimento corpo a corpo è tutt'altra cosa che lanciare incantesimi, le donne non hanno una massa muscolare adatta.
Nei lavori sopra citati sono richieste alte prestazioni fisiche comunque. E' vero che generalmente le femmine hanno una massa muscolare minore, ma in combattimento non vince chi ha i bicipiti più grossi o la stazza più gigantesca. Destrezza, abilità, agilità, ti dicono nulla queste parole? Per mettere su i muscoli (e acquisire le doti citate) c'è l'allenamento spezza ossa che ci ha illustrato Robert millemila numeri fa. E poi basta dare un'occhiata al volume tre di Storia della Magia per capire che il passato è pieno di guerriere che hanno fatto i boccini quadrati ai colleghi maschi, in battaglia.

3. Ma l'armatura pesa lo stesso troppo"
Un'armatura calibrata in modo adatto al peso di ognuno?

4. Anche la spada pesa tanto.
Si vede che il tuo cervello non rientra nella categoria di cose-che-pesano-tanto.

5. Il Cavalierato ha sulle spalle una tradizione quasi millenaria, è LA storia di Mornay. Non si possono cancellare le tradizioni su due piedi, cosa saremmo senza queste?
Se fosse per le tradizioni saremmo tutti rachitici e portatori di malattie genetiche perché frutto di incesti fra Purosangue e nessuno studierebbe Babbanologia ma al massimo "Uso dei Babbani".
Possiamo mettere fine a questa barbara tradizione maschilista! firmate tutti la petizione qua sotto (a meno che non l'abbiate già fatto, bravi: siete delle belle persone) eD inviate la strisciolina in Redazione. Se non lo fate vi faccio esorcizzare dal prete di Galway e dimostrerete di essere birbanti irriconoscientissimi verso la Caporedattrice.

              

Vaniglia Price. 18 anni a Ottobre, settimina Grifondoro esuberante e dalla parlantina fin troppo spedita. Padre e madre irlandesi, ma abita nella periferia di Londra per evitare che la nonna babbana, fermamente cattolica, tenti (di nuovo) di esorcizzare lei e il fratellino. La sua sfrenata passione per i dolciumi l’ha spinta ha creare la propria industria gelatiera, che manda avanti con orgoglio dal secondo anno. Convinta di attirare clienti grazie ai suoi gusti improponibili , in realtà sono pochi i coraggiosi che li hanno assaggiati. I draghi sono la sua ossessione e sogna di aver un allevamento tutto suo; essere iscritta al WWFFB e giurare di averne visto uno a Hogwarts non fa che incrementare la cosa. Membro del Club di Teatro, quando non è occupata a togliere sotto il naso i libri a Ivy e a rompere i boccini al mondo intero la si può vedere a zonzo con quello che sembra un metamorfogattus, per la frequenza con la quale il suo mantello cambia colore.