Molti dei nostri lettori sapranno chi è James Maruzzelli. Il giocatore americano ricopre il ruolo di Cacciatore nei Cannoni di Chudley ed è uno dei migliori Cacciatori del Quidditch-mercato: è settimo in classifica cannonieri con 39 goal. Sembrava che il suo rapimento e il successivo rilascio non avessero intaccato più di tanto le sue doti; in tanti tifano per lui e fanno fuoco e fiamme per trovare i biglietti e andare a vedere le partite in cui gioca questo idolo sportivo, ma…

Il Cacciatore dei Cannoni
James Maruzzelli

Quella sera era a Hogwarts: il 29 febbraio, quando tutto è capitolato, era qui. Era lui il misterioso ospite della professoressa O’Connor.
Qual è la cosa strana? Non c’è nulla di strano, si diranno i nostri lettori, e invece… qualcosa di strano c’è. Ma andiamo con ordine ad enunciare i fatti, già ingarbugliati di loro. La notte del 29 febbraio viene distrutta la Presidenza, imperversa la battaglia nei pressi del Platano Picchiatore e la professoressa O’Connor perde la vita.
Gli artefici di tutto ciò? Sono gli elfi domestici. Proprio quei piccoli figuri che si aggirano per il castello rimettendo ordine e facendo Materializzare nei nostri piatti ogni sorta di delizia possibile. Alcuni di loro, estranei al castello, quella sera hanno attaccato Hogwarts: il perché molti continuano a chiederselo. E fin qui ancora nulla di strano e soprattutto nulla di nuovo: tutte cose già scritte e già divulgate. Quello che forse ancora nessuno sa è che uno di questi elfi aveva puntato proprio il famoso ospite della professoressa per rapirlo e rubare la sua scopa. Perché?
Vorrei portare l’attenzione non su questo perché, ma su un altro perché: perché Maruzzelli se l’è poco dignitosamente data a gambe? Perché si è spaventato, risponderete voi, e io aggiungo: probabilmente qualcosa in possesso del talentuoso giocatore andava salvaguardato e la professoressa evidentemente doveva saperlo, dal momento che non ha esitato un attimo a perdere la sua vita per salvare lui che invece è fuggito a gambe levate.
Cerchiamo e ricerchiamo tra i vari articoli che lo riguardano su riviste famose e troviamo questa notizia: “La scopa di Maruzzelli è uno strumento molto particolare: a contatto con qualcuno che non è lui si dissolve”. Questo potrebbe persino spiegare il primo rapimento.
Inoltre, la nostra riflessione punta su questo: ancora una volta qualcuno, in questo caso un elfo domestico, voleva rapire lui per impossessarsi della scopa senza farla dissolvere. È possibile, anche se risulta strano che ad un elfo possa servire una scopa che non può utilizzare. È più probabile che questi elfi killer (va di moda chiamarli così tra le mura del castello) lavorino per conto di qualcuno che ha a cuore quello strano oggetto. Chiediamo quindi al professore di Incantesimi se c’è un incanto perpetuo che riesca a far sì che un oggetto si dissolva se non è in mano al legittimo proprietario. La risposta è negativa: non esiste un incanto di questo tipo che sia permanente. Ci sono parecchi incantesimi che fanno evanescere oggetti temporaneamente, ma non è il nostro caso. Una cosa del genere sembra più unica che rara. Che sia un metodo di protezione? Che la scopa di Maruzzelli non sia una semplice scopa, ma nasconda qualcosa di diverso?
La nostra conclusione è la seguente: forse alla scopa è legato un oggetto magico, qualcosa di potente in grado di far evanescere il suo involucro se non è a contatto con il legittimo possessore. E forse è proprio di questo oggetto magico che gli elfi dovevano appropriarsi per far contento il loro mandante (o i loro mandanti). Ormai non ci sono più molti dubbi su chi non si farebbe scrupoli di alcun tipo pur di raggiungere il proprio obiettivo. Al momento, scopa e proprietario sono ancora liberi di circolare, sebbene la loro attuale posizione non sia nota.

 Julie Davidson