Perché non si vive di solo Quidditch


Indovina il mago
Gioco a premi

Indovina il Mago - cartaLo scopo del gioco è riuscire a ricomporre nel modo esatto la figura qui a sinistra.
Per riuscirci dovrete toccare con la punta della bacchetta i quadrati partendo da quello che andrà posizionato nell’angolo a sinistra e procedendo in ordine da sinistra a destra e dall’alto verso il basso.
Avrete tre tentativi a vostra disposizione, dopo i quali l’immagine sparirà. 
Se riuscirete a ricomporre in modo esatto la figura, in mezzo al giornale apparirà in regalo per voi una delle speciali Gobbiglie della Voce!!

Ogni gobbiglia è particolare per il profumo che sprigiona quando si riesce a farla scontrare con una delle altre gobbiglie e quelle di questo numero odoreranno di:

- Mandarino
- Erba appena tagliata
- Bucaneve
- Aula dopo una lezione di McBryant
- Zolfo
- Fango


Per ridere un po’

Qual è il colmo per un vampiro?
Non essere in vena.

- Mamma, le arance hanno il pelo?
- No, tesoro.
- Oh, allora ho spremuto il tuo Puffskein.

 


Crucioverba

Crucioverba di dicembre

Orizzontali

1. Si mangiano insieme al tacchino ripieno a Natale.
8. In mezzo al litro.
11. Può essere pacifico, indiano o atlantico.
12. Tutti ne abbiamo almeno una. Bernard VonMitternacht troppe.
13. Relazioni interpersonali.
15. L’inizio di Ernest.
16. Il verso della ranocchia in poesia, se ripetuto.
17. La moglie del grande re persiano Serse.
18. Esistono anche quelle boreali.
20. La sorella di nostro padre o di nostra madre.
22. In “nostro” e “nastri”.
23. Dopo una partita di Quidditch non le abbiamo più.
26. Lo sono i Galeoni.
27. Recipiente da cucina rotondo, di terracotta o metallo.

Verticali

1. Strega medievale, acerrima nemica di Merlino.
2. Il nome del Cavaliere di Mornay che ora infesta il nostro Castello.
3. Augusta Hawthorn ne è un bell’esempio. Archeologico.
4. E’ un tipo di ballo babbano con il “tip”.
5. Suffisso di tipo diminutivo.
6. Il nome della moglie di Lucian Ironspell.
7. Lo fanno un po’ tutti ad Hogwarts. Scegliete bene, almeno.
8. L’Eco del Gufo usa la sua forza per andare avanti.
9. Un tipo di macchina su ruote babbana, molto grande.
10. Animale che traina la slitta di Babbo Natale.
14. Iniziali del professore di Babbanologia.
19. Colpevole.
21. Istituto Economico Megere.
24. “E” in francese.
25. Nel cuore di maggio.

 

Test per tutti

“Come vivi il Natale?”

Aspetti il 25 dicembre con la stessa ansia con cui aspetti l’inizio del campionato di Quidditch? Addobbi ogni angolo del Castello di vischio, appostandoti dietro l’armatura più vicina sbucando proprio nel momento in cui passa la Darcy? Oppure, passi le vacanze natalizie rintanato in dormitorio, disgustato da tutti quei sorrisi e quelle risate, tappandoti le orecchie nel sentir cantare persino Pix “Tu scendi dalle stelle”?
Insomma, come vivi il Natale? Scoprilo con il nostro test! La maggioranza di una stessa lettera decreterà a che profilo appartieni.
Buon divertimento!

Domanda n. 1
Ormai mancano pochi giorni al Natale. Mentre girovaghi per i corridoi del Castello incroci uno studente che canta, indisturbato, “Metti l’agrifoglio in casa”, esibendosi in un concerto da voce bianca, ma stonando peggio di tua zia Millicent sotto la doccia. Che fai?

a.   Lo applaudi naturalmente e ti metti a cantare insieme a lui. Cosa c’è di meglio di una carola natalizia per allietare una fredda giornata di dicembre? Poco male se, al vostro passaggio, i quadri vi lanciano fatture, tappandosi le orecchie.
b.   Fai spallucce. Se si vuole rovinare la reputazione cantando stupide canzoni natalizie è totalmente libero di farlo. Non sarai certo tu ad avvertirlo o a fermarlo. Di pazzi ce ne sono già tanti in giro. Uno in più non fa differenza.
c.   Ti metti a ridere, ovviamente, cominciando ad additarlo come se fosse una specie magica in estinzione e prendendolo in giro per tutto il tempo. Che idea! Cantare per i corridoi! E a Pasqua cosa fa? Si traveste da coniglio pasquale?!

Domanda n. 2
E’ la vigilia di Natale. Come ogni anno la Sala Grande è stata addobbata a festa per la Natività. Innumerevoli alberi di abete occupano ogni angoli della stanza e tutto intorno non ci sono che luci e colori. Tu:

a.   rimani a guardare estasiato quel turbinio di addobbi e luci: ogni anno gli Elfi domestici del Castello riescono comunque a sorprenderti, confezionando decorazioni sempre più sbalorditive.
b.   non te ne quasi accorgi. Qualche corona di agrifoglio in più o qualche fata in meno sull’albero non fanno per te la minima differenza. Oh sì, sono carini, per carità, ma gli alberi di Natale non sono la tua preoccupazione maggiore.
c.   li guardi per qualche attimo, scuotendo la testa con disappunto. Quanto spreco! Ne bastava anche uno solo se proprio non si poteva fare a meno di rispettare questa stupida tradizione!

Domanda n. 3
E’ la mattina di Natale. Ai piedi del tuo letto c’è una montagna di regali tutta per te. Non ci metti molto ad alzarti per andare a scartarli. L’eccitazione è tangibile, così come la curiosità. Cosa trovi?

a.   Sciarpa e guanti di lana fatti ai ferri da tua madre: i regali più belli per te sono quelli fatti con il cuore. Non importa quanti galeoni spendono i tuoi genitori all’anno per Natale. E’ il pensiero quello che conta.
b.   Una scopa Firebolt S2 Limited Edition, proprio quella che avevi chiesto! A qualcosa serviranno le E che porti a casa, no? Finalmente hai la tua scopa da corsa! Cosa si può volere di più dal Natale?!
c.   Libri, pergamene nuove e un paio di calzini nuovi visto che quelli vecchi ti li ha rosicchiati il topo. Se proprio vogliono farti dei regali, che almeno siano utili: di che cosa te ne fai dell’ennesimo pacco di Cioccorane?

Domande n. 4
E’ il momento della cena di Natale. In Sala Grande la preside Granger ha appena terminato il suo discorso di auguri, i piatti e i vassoi dorati si sono così riempiti di ogni ben di Dio sulle quattro tavolate. Tu:

a.   auguri a tutti i tuoi amici buon Natale, sentendoti molto fortunato di poter disporre di quel pranzo principesco, quando al mondo ci sono tanti bambini, invece, meno fortunati.
b.   ti avventi, letteralmente, sul tacchino ripieno cospargendolo di una generosa dose di mirtilli, tolti con l’inganno al solito primino ingordo, non avendo occhi che per tutto quel cibo intorno a te.
c.   ti servi della tua parte con compostezza, cercando di finire il prima possibile per sfuggire a tutta quella confusione così insopportabile per le tue orecchie. E’ già tanto se hai fatto gli auguri al tuo migliore amico.

Domanda n. 5
E’ il giorno dopo Natale. In Sala Comune, molto lentamente sta tornando tutto alla normalità. Ti sei accomodato sulla tua poltrona preferita accanto al fuoco scoppiettante, godendoti quel momento tranquillo. Ti senti:

a.   appagato e felice. Sei in completa pace con il mondo. Per te, dovrebbe essere Natale tutti i giorni. E’ una festa troppo bella per essere festeggiata in una sola giornata. Perché non fare un’intera settimana di Natale?
b.   con la pancia piena e tutto sommato soddisfatto dei regali ricevuti. In realtà,stai già scrivendo la lettera dell’anno prossimo per Santa Klaus: lo sanno tutti che i regali sono la parte più importante della festa!
c.   esausto e di cattivo umore. Hai fatto indigestione di tacchino, la testa ti sta scoppiando a causa del concerto di Natale del Coro scolastico a cui hai assistito e hai voglia solo di affatturare il prossimo compagno di scuola che ti augura buone feste, in ritardo.


Soluzioni

Profilo A
A Natale si è tutti più buoni!

Dicembre è sicuramente il tuo mese preferito e nessuno si sorprenderebbe se trovasse nel tuo dormitorio il tuo personale conto alla rovescia per le prossime festività natalizie. Accogli quei giorni con una palpitante emozione e allegria, cercando di allietare con i tuoi stessi sorrisi e le tue premure, i tuoi compagni di scuola. Non passi giorno senza canticchiare canzoncine natalizie, cercando di salvare i Crup senza tetto o i Centauri rifugiati politici e tutto questo perché credi fermamente nella magia del Natale, capitanando tutte le cause che più perse non possono essere e tutto in nome della solidarietà e della beneficenza. Poco male se il più delle volte vieni preso in giro dai compagni e arrivi al giorno di Santo Stefano con dei tentacoli al posto dei capelli.
Vivi il Natale nel migliore dei modi, ossia come il tempo in cui bisogna essere tutti più buoni.

Profilo B
Voglio quel nuovo Giratempo laccato in oro e con le lancette in platino!

Sii sincero. Del Natale ti importa poco o niente. Tuttavia, adori questa festa, come adori anche il tuo compleanno. O Pasqua. Ma la tua felicità di quel santo giorno è direttamente proporzionale a quanti galeoni sei riuscito a far sborzare a tuoi genitori e parenti. E ovviamente a quanto tacchino ripieno sei riuscito a ingurgitare anche a costo di toglierlo dal piatto del tuo vicino. Per il te il Natale è la festa dove ricevi più regali, è il momento in cui chiedere l’ultimo paio di guanti in pelle di drago griffati, o il cappello con le piume di vero struzzo appena arrivato da Madama McClan. E il pranzo di Natale è il momento in cui letteralmente ingozzarti di tutte le prelibatezze che ti si parano davanti. Certo, il più delle volte ti ritrovi da Madama Drybottle l’indomani, rimettendo anche l’anima, ma cosa vuoi che siano due giorni nelle grinfie di quella vecchiaccia, a confronto di una tripla porzione e mezzo di budino di Natale, bagnato nel Whisky incendiario?
Vivi il Natale in un modo un tantino discutibile, ossia come il tempo in cui bisogna riempire la pancia e le tasche.

Profilo C
Buon Natale un corno!

Le feste in generale, o forse il Natale in particolare, non sono proprio il tuo sogno. Alla comparsa della prima corona di agrifoglio, il tuo umore si fa più scorbutico del solito e di giorno in giorno, di pari passo con l’aumento delle decorazioni, peggiora visibilmente. Odi semplicemente fare regali ai tuoi amici e parenti e non tanto perché sei tirchio, ma soprattutto per il fastidio che ti procura andare in giro per i negozi così affollati. Preferiresti seguire cinque ore di Storia della Magia piuttosto che entrare da Stratchy&Sons il 23 dicembre. Per te il Natale è soltanto l’ennesima festa da cui cercare di scappare. Infatti, sei per lo più latitante per il Castello in quei giorni di festeggiamenti. Agli auguri che ti senti ricevere, dedichi (solo per educazione, eh) un incerto sorriso, ma in verità non vedi l’ora che tutto finisca nel minor tempo possibile e con meno danni dell’anno scorso.
Vivi il Natale anche se non lo vorresti vivere, ossia come il tempo in cui tenti di non farti venire la carie per colpa di tutto quello zucchero che ti fa solo venire la nausea. 

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