E’ passato esattamente un anno da quando gli ormai soprannominati Sciacalli hanno disseminato terrore sull’Hogwarts Express quel 1° settembre e da lì per tutto il regno magico per la durata di 10 mesi pieni zeppi di eventi che i più non vorrebbero ricordare. Ma io no, non voglio dimenticare, la Welkentosk insegna che ogni momento storico è figlio di qualcosa ed il nostro presente, quest’anno, sarà figlio di tutto ciò a cui non vorremo più assistere e ci impegneremo anche in futuro affinché non accada più. E’ dal tentativo di non voler dimenticare e dall’intenzione di mostrarvi la realtà sotto un’altra luce – la luce di un nuovo inizio – che ho raccolto informazioni su cosa sia successo in giro dopo la vittoria della magia bianca.

San Mungo

Ricordiamo tutti il susseguirsi degli eventi iniziato con la morte di Angelina Bunch, dipendente del Comitato per le Trasfigurazioni Sperimentali del Ministero della Magia, proseguito con il fermo di Aretha Chrissie, nota e stimata Responsabile Amministrativo e Giuridico del San Mungo e terminato in tragedia con la morte di Helene Dalis. A pochi mesi dall’apparente scomparsa dell’ombra oscura che si era insinuata nell’atavica e rinomata struttura della Londra magica, i medimaghi hanno ripreso la normale routine ricominciando ad esercitare al meglio delle loro possibilità e reparando dalle macerie e non solo idealisticamente parlando. E’ stata, infatti, dedicata un’ intera ala alla guaritrice Helene Dalis che ha sempre dedicato anima e corpo al San Mungo – da quel che si dice – ed il destino è stato beffardo con lei. Baltasar Linus, invece, continua ad essere ricercato con una folta coltre di nubilàbus che avvolge la sua scomparsa. Che fine avrà fatto? Tornerà? Se sì, come? Troppi interrogativi a cui, al momento, nessuno sa rispondere.

Hogwarts

“The show must go on”, mi risulta che dicano gli attori (i soci del Club di Teatro potranno confermare o meno le mie parole), e nonostante gli avvenimenti spiacevoli Hogwarts ha dovuto continuare a svolgere normalmente GUFO e MAGO e quest’anno a riaprire i cancelli senza titubanza, a mento alto, anche se effettivamente la fine dei giochi dei cattivi per il castello in quel della Scozia ha consentito un finale migliore, tutt’altro che tragico, dove il bene ha trionfato nelle figure della Preside Loreen Wallace e dei professori Reginald Weetmoore ed Eugene Thofteen. Hogwarts conta gli effetti e le conseguenze di un anno vissuto nel terrore per i vecchi ma anche per i nuovi studenti, tant’è che allo Smistamento quest’aria classica di chi non sa cosa aspettarsi dall’imminente futuro si respirava abbondantemente, tanto dagli studenti quanto dal fronte docenti. Quando ci si brucia si fa attenzione ad avvicinare eccessivamente la mano al fuoco una seconda volta e penso che stia succedendo proprio questo. I controlli, difatti, non accennano a diminuire e con essi i ricordi di quello che è stato, di quegli attimi di smarrimento, di sfiducia e di paura, sensazioni e situazioni che continuano a ridondare fra i banchi, protagonisti dell’introduzione al nuovo anno scolastico da parte dei docenti. Non si sa nulla, però, del fuggiasco Rust Thornton che alcuni hanno visto salpare per mare ma le cui tracce sono sparite.

Ministero della Magia

I fatti che si sono susseguiti hanno dimostrato ciò di cui fino ad ora si aveva solo il vago sospetto, qualcosa che si dice in parecchie occasioni e che adesso non può che essere una conferma: il Ministero della Magia pullula di talpe ed infiltrati. Diverse vicissitudini del passato hanno dato adito alla cosa ma niente ha mai dimostrato quanto in realtà la situazione fosse grave dalle fondamenta e mai fino ad ora si era sentita così forte la necessità di un cambiamento radicale ed irreversibile, un cambiamento richiesto a gran voce come dimostrato, appunto, dall’elezione del nuovo Ministro della Magia che avverrà da qui a breve. La diffidenza generale e l’instabilità dell’organo madre della nostra comunità si respira ovunque, sia dentro che fuori la struttura, sintomo di quanto si debba incidere bene e soprattutto in profondità per estirpare il male che alberga e si dirama lì. Se tali rimostranze partono dalla madre stessa, come potrebbero i figli aspirare ad una stabilità socio-economica-politica? Il collasso della società magica, quindi, sarebbe una logica conseguenza. E’ in vista di ciò che si è corsi ai ripari, con un nuovo inizio che il futuro Ministro della Magia si impegna a promuovere.

Isola di Mornay

La sabbia continua a luccicare dorata sulle esigue spiagge bagnate dalle lente e carezzevoli onde dell’immensa distesa cristallina; le fronde degli alberi secolari continuano a muoversi sinuose, schiave del vento umido a tratti salino che indica loro la via; le distese verdi in primavera e gialle d’estate iniziano ad imbrunire in concomitanza dell’arrivo dell’autunno con il sole che si spegne all’orizzonte sempre più in anticipo, le giornate che si fanno più corte. L’isola di Mornay continua ad essere quella di sempre con qualche pagina in più da aggiungere alla sua storia ed a quella dei suoi capi ed abitanti senza che sia troppo celato qualche risentimento nell’aria, soprattutto sul fronte Goblin, venendo a tratti meno a una promessa del passato sancita da ben più forti ideali. Ma è ancora all’orizzonte quell’isoletta, al di là della barriera tenendola proprio lì a ricordare cosa è accaduto monito di ciò non si vuole ripetere. Le Guaritrici di Saint George sono alla ricerca di un antidoto efficace contro le maledizioni superiori mentre Sir Rothenberg conta i propri errori con rammarico ma sempre a testa alta, fermamente convinto che non permetterà più l’insediamento all’estraneo. Fenice. E il Cavalierato ha un nuovo Maggiore… il suo nome è Robert McReady.

Accademie

Voci raccontano di come le accademie, sebbene siano il fulcro dell’innovazione e sperimentazione magica sotto ogni punto di vista, abbiano goduto di una certa immunità dal fragore degli avvenimenti in tutto il mondo magico. Certo, qualche avvisaglia faceva intendere che nulla sarebbe stato escluso dal cambiamento radicale al quale aspiravano, men che meno le accademie. Qualche strano episodio è stato sì registrato (specialmente in due ben precisi periodi nel corso dei dieci mesi) ma niente di eclatante al punto che si possa pensare e supporre – magari erroneamente dalla sottoscritta – che se le accademie sono davvero il fulcro dell’innovazione e sperimentazione allora l’ascesa del nuovo ordine di cui si parlava in quella scritta al San Mungo che mirava a rovesciare la realtà partisse proprio dal cuore dell’innovazione e quindi dalle Accademie stesse. Non dimentichiamo che ogni settore accademico avrebbe potuto trarre i propri benefici da una simile situazione: l’accademia Fingal per gli ibridi del San Mungo e la trasfigurazione sulle cavie di Skye, l’accademia Futhark e la Sabu per il contributo – così fortuitamente perfetto – per Mornay, l’accademia Hector Tulange per le specie di Mornay e di Skye, l’accademia di pozioni Saint Clouny per lo zuccotto avvelenato di Hogwarts ad Halloween… a tutto sembra esserci un collegamento, sarà davvero così?

Il Giglio nero e le faide interne

Gli Sciacalli hanno parlato di voler rovesciare la realtà ed a questo scopo si include alla perfezione anche la faccenda che ha visto come protagonista il Giglio Nero e, collegata ad essa, l’espediente politico di scozzesi, irlandesi e gallesi su tutte le furie. Dalla scomparsa di Lydia Lamorak sono passati già 9 mesi e tutti, membri della Confraternita del Giglio Nero inclusi, hanno avuto tutto il tempo necessario per ingoiare la pillola per quello che ha acceso (e non nell’accezione positiva del termine) i loro animi al punto da rischiare una ribellione interna al Regno Unito in toto. Il Giglio Nero, impavido, è rimasto all’apparenza calmo e tranquillo, sebbene fosse stato preso di mira – ingiustamente, da quel che dimostrano le prove – anche se lo stesso di certo non si possa dire di quei pubblici cittadini che hanno attirato l’attenzione nei pub in giro per il mondo magico. Il perché si sia arrivati a questa dose di malcontento non penso sia chiaro ai più, neanche alla sottoscritta lo ammetto, però i cattivi sapevano perfettamente come e dove agire… conoscevano i punti deboli della nostra società ed è lì che sono andati ad intercalarsi. L’arrabbiatura non passa dall’oggi al domani e ne sono conscia, però per quale motivo palesare un punto debole quando esso può essere la nostra forza? Collaboriamo tutti per la stessa causa. Rinascita.

Luoghi magici: Cork, Gringott, Hogsmeade e Diagon Alley

Dulcis in fundo, ma non per importanza, i luoghi magici che sono stati scenario dei terribili attacchi a più punti della nostra società. Se Cork piange ancora la dipartita di una delle sue rinomate incantatrici (Fiona Loughlin), Hogsmeade si prepara a ricevere gli studenti di Hogwarts durante gli ultimi fine-settimana del mese, con Diagon Alley che durante il bimestre agosto-settembre ha potuto mettere in saccoccia i galeoni provenienti dai copiosi acquisti pre-scolastici, iniziando così a sopperire seriamente alle copiose perdite subite in quest’ultimo anno. Alla Gringott, dopo la ribellione e chiusura della stessa da parte dei Goblin, è tornata la normalità sebbene alcuni maghi siano ancora riluttanti nel voler lasciare il loro denaro nella banca magica più sicura al mondo, timorosi di non poter arrogare diritti sul proprio denaro come già successo. Nonostante il clima di pace – si spera non solo momentanea – non sembrano venir meno neanche qui (come ad Hogwarts) i controlli ad ampio raggio da parte di auror e forze dell’ordine.

Post fata resurgo (dopo la morte torno ad alzarmi) è il motto della fenice… le hanno tutti reso onore, chi più chi meno, per un nuovo inizio. Non dimentichiamo.

Ivy Hevenge. Settimina grifondoro, 17 anni ma non le piace che le venga ricordato. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisca; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua “carriera” da scribacchina è iniziata con un’invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Segue 9 corsi, è stata presidentessa del Probe, presidentessa del Club del Libro e socia del WWFFB scolastico. Adesso ha deciso di concentrarsi solo sui MAGO ed in un articolo ha giurato solennemente di onorare il suo ruolo di Caporedattrice. I due fratelli gemelli Barristan e Lancelot , rispetto a lei, sono il perfetto esempio del famoso “yin e yang” e non perdono occasione per ricordarglielo.