Sembra che anche quest'anno la nostra amata Casa abbia vissuto l'ennesima avventura. Non una sola in realtà, ma delle altre si è già parlato abbondantemente mentre quella di cui parlo è relativamente nuova. Ma lascerò ai miei colleghi scribacchini il raccontarvi di professoresse senza scrupoli che coltivano germogli succhia-emozioni, così come non è compito mio versare parole per il nostro bel giardino completamente appassito. No, io voglio parlarvi di una vicenda parallela e non meno importante di tutte queste. Voglio parlarvi di quell'ululato che di sicuro gran parte di voi ha sentito non appena il Fumo ha interrotto la sua stretta. È risuonato chiaro e raccapricciante nella tromba delle scale, risalendo dal basso con vibrazioni minacciose che sembravano voler dire non è tutto finito. E dire che eravamo ancora intenti a preoccuparci di essere fuori pericolo, di essere interi e non avvelenati. C'erano dei feriti da portare in infermeria, come il Prefetto Lewis, e quindi non ho potuto personalmente scendere appresso alla coraggiosa Preside Welkentosk per assistere all'ennesimo avvenimento fuori dal normale di questa lunga serie. Un Mannaro a piede… anzi a zampa libera dentro Hogwarts.
E per quanto l'idea di ritrovarselo davanti terrorizzi un po' tutti, ammetto che c'era una parte di me che avrebbe voluto sbirciare la scena, non tanto per masochismo quanto per spirito di conoscenza. Non ho potuto farlo, anche perché ho preferito seguire e aiutare Evan Miller, ma poi sono tornato sulla vicenda e ho indagato, fino ad arrivare ad una persona: Alexandre O'John. Un altro Prefetto, sì!
No, non è lui il Mannaro (sebbene abbia rischiato di diventarlo), bensì la vittima, come tanti saprete già. Ma anziché sprecare altre parole che non sarebbero altro che frutto della mia immaginazione, cedo a lui il compito di raccontarvi come sono andate le cose.
"Stavo controllando velocemente i corridoi come sempre dopo cena, prima di andare a recuperare quelli dei primi anni per portarli in Sala Comune ed il fumo mi ha bloccato, com'è successo anche a novembre, quand'erano spariti degli studenti. Non so dire se (il Mannaro) fosse rimasto bloccato, non era con me in quel momento. È apparso all'improvviso."
Immaginatevi: voltate l'angolo del corridoio e… una figura bestiale alta almeno due metri vi osserva con gli occhi da predatore. Le narici si allargano, annusano il vostro odore, e le zampe si tendono e sapete che un istante dopo sarete catturati. Ma come mi rammenta anche Alexandre, non è colpa loro, dei Mannari. Questo va ricordato perché, nonostante i Mannari siano catalogati come Creature Oscure, sotto questa maledizione c'è una persona come me, come voi e come il professor Fitzpatrick, sul quale qualche sospetto è ricaduto. Ma andiamo avanti.
Alexandre non è solo, nel momento dello spiacevole incontro. C'è Medea Galbraith con lui e c'è anche quella che ho capito essere Rebekha Grimes. Sono in vantaggio numerico quindi e, nonostante l'idea sia quella di scappare e darsela a gambe, non possono semplicemente voltare le spalle alla Creatura.
"La cosa più brutta è stato il rendermi conto che nulla potevamo contro di lui. Abbiamo tentato di fermarlo, sai, schiantesimi ed Incarceramus, cose così ma non è servito a niente". Quindi immaginatevi ancora questa possente Creatura che flette le zampe e balza verso di voi come un bolide infuriato. Non solo è fisicamente più forte e veloce, non solo possiede artigli e zanne che oltre a lacerare rischiano pure di maledirvi, ma è anche "duro" nell'incassare magia! Di sicuro l'incubo di tante persone. Mi sorprende che non ci siano più Mollicci a trasformarsi in Mannari. Ma continuiamo col nostro racconto. Alexandre è proprio la vittima di quella rincorsa. Viene atterrato dal Mannaro e ferito alla spalla. Sembra spacciato.
"L'incoscienza di Medea e l'intervento del professor Laury e della Welkentosk sono stati in grado di fermarlo". Insomma, due interventi decisamente tempestivi da parte di due adulti che di sicuro sanno meglio di noi studenti come affrontare un'emergenza del genere. Emergenza che poteva finire in tragedia e che invece s'è conclusa così, con un Mannaro stordito (che poi nessuno sa cosa gli sia successo subito dopo) e con uno studente in infermeria, più scioccato che in pericolo, grazie a Merlino.
Ma alcune considerazioni mi sembrano doverose, visto l'accaduto. Non mi sento di dare colpe al sistema di sicurezza scolastico: nessuno si aspetta che una pazza psicopatica sparga un fumo bloccante per fare i suoi comodi proprio in una notte di luna piena. Insomma, se l'è andato proprio a cercare, il momento propizio. Né vorrei entrare nei dettagli sul perché fosse stata assunta, in fondo insegnava alla Clouny e se non sono ottime referenze queste… No, quello che mi preme approfondire è proprio la questione Mannaro, o meglio, chi si nasconde dietro di essa, e non parlo solo di nome e cognome. Alexandre pensa al professor Fitzpatrick, ma si sa che ai Mannari è permesso studiare ad Hogwarts, seppure le loro identità restino segrete. Quindi chissà chi c'era dietro quel lupo di due metri.
"Dovremmo cercare di capirli anche perché.. insomma, io ho capito che non è stata la sua coscienza a fargli fare quel che ha fatto, è stato il suo istinto. Quindi se devo essere sincero non ce l'ho con lui, perché non è che avesse nemmeno troppa scelta una volta che s'è visto arrivare degli incantesimi addosso. Quel che mi sento di dire al riguardo, almeno per la loro e nostra sicurezza è che non li si rinchiuda dentro quattro mura. È come mettere un Jarvey in un pollaio. Se non ha altro da cacciare, fa strage se ne ha la possibilità, quindi non ha fatto nulla di diverso da un qualsiasi altri animale cacciatore". 
Sebbene mi ritrovi d'accordo con gran parte della linea di pensiero del Prefetto, vorrei sottolineare che no, non è come un qualsiasi animale cacciatore perché viene considerato Creatura Oscura, e questo vuol dire che la sua natura lo spinge a danneggiare anche da sazio. Ma ha assolutamente ragione Alexandre a dire che è logico tenerlo lontano dal castello in cui ci sono centinaia di studenti. Da quanto ho capito a posteriori, quel Fumo ci ha tenuti bloccati per qualche ora, possibile quindi che il povero Mannaro non avesse avuto il tempo di tirarsi fuori dal cosidetto pollaio. La colpa, ancora una volta, va tutta alla Merlmemblose, ma c'è un ultimo appello che vorrei rivolgere invece alla Scuola e ai suoi professori.
"Vorrei che c'insegnassero un modo per proteggere noi e loro che, come ho già detto, non hanno colpe. Per fermarli senza far loro del male. Questo vorrei dalle lezioni di Difesa contro le Arti Oscure, un modo efficace per evitare che quel che è accaduto si ripeta, chiunque esso sia, in modo da evitare troppi danni collaterali da entrambe le parti."
Quindi una maggiore consapevolezza, una sensibilizzazione disillusa di cosa siano queste Creature e quali siano davvero le loro potenzialità e quali i loro limiti, i loro crucci, visto che ci conviviamo! E infine, cosa fare di davvero efficace per evitare serie conseguenze ad entrambe le parti. Scommetto che ognuno, dopo questo episodio, vorrebbe saperlo.

Allen Hollowdale. Un Corvonero nella concorrenza. Mosca bianca, non solo per aver scelto la Voce di cui è vice o perché la deve sempre pensare diversamente dagli altri, ma anche più semplicemente perché è albino e quindi è proprio tecnicamente bianco. Ha l'hobby di fissare la gente in maniera insistente e inquietante, oltre che quello di stare sempre sui libri. Infatti si impegna al suo massimo per esser categorizzato secchione di prim'ordine e rune-nerd e porta sempre con sé qualche quaderno pieno di scritte e scarabocchi che solo lui sa interpretare. Pungente e creativo, lo potrete trovare in posti poco frequentati e improbabili, circondato da incantesimi ed esperimenti, sempre intento a leggere e imparare, tanto che molti si chiedono se non viva in un mondo tutto suo. Qualcuno giura di aver scorto una luce di pura malvagità nei suoi occhi, quando si appresta a battere i bolidi contro i poveri cercatori avversari.