Il mondo al di fuori delle mura di Hogwarts continua ad andare a rotoli; i giornali riportano ancora omicidi, strane sparizioni, eventi drammatici, avvenimenti dubbi e chi più ne ha più ne metta. Non sembra esserci pace da quel primo settembre in questo mondo, le cose brutte accadono e niente e nessuno sembra essere in grado di porvi rimedio, né qui né fuori.
L'ultima tragica notizia perviene dalla Gazzetta del Profeta del 19 novembre e tratta della morte, totalmente avvolta nel giallo, di Anassibya Graveyard. E' un caso che fosse un'ex docente della nostra scuola? E' un caso che a detta di alcuni sia stata apostrofata come docente con la D maiuscola? E' un caso che un soggetto del genere sia stato tolto di mezzo? Sapete cosa penso? Che di casuale oramai ci sia ben poco. Penso che il burattinaio a monte di tutto ciò voglia negarci ogni possibilità di crescere come maghi potenzialmente maturi, magari per causare il totale caos o magari per il piacere di veder soffrire gli altri. Sì, parliamo di sofferenza, di lacrime versate per una simile perdita legata in maniera fin troppo "forte" e diretta al nostro castello perché io possa tenere neuroni e piuma a freno dal pensare ed affermare che non è possibile sia un caso. Stanno attaccando i fulcri della magia nel nostro mondo e dovete scoprire il perché, dobbiamo scoprire il perché. Dicono che non ci sia un aggettivo (o più aggettivi) che possa(no) rappresentare o quantomeno riassumere Anassibya Graveyard perché lei era tante cose, aveva tante sfaccetture, alcune delle quali non delineate/pervenute; aveva compiuto da poco settant'anni, viveva a Betws Y Coed (Galles) con l'atavica nonna Electra, era ex docente di Difesa Contro le Arti Oscure della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, era una donna "schiva e riservata", citando l'articolo del Profeta, sebbene sveglia e con potenziale. Eppure quella sera (o notte che dir si voglia)  del 13 novembre in un vicolo di Notturn Alley non ha potuto impedire che si compisse il suo destino, per mano altrui chiaramente, ma è pur sempre destino; un uomo con il quale inizialmente sembrava discutesse normalmente è diventato poco dopo il suo assassino. Le modalità di tutto e gli avvenimenti cronologici di quella sera sono confusi, frammentari ed avvolti in una fitta coltre di nebbia del quale non sembra esserci permesso sapere granché. Probabilmente ciò si deve anche alla mancanza del corpo della vittima, sparito insieme al suo assassino a quanto pare, e non essendo esso pervenuto non si può affermare con certezza niente né ricostruire un ipotetico evolversi degli eventi. Sembra che ci fossero dei testimoni presenti ma non si sa chi siano né è trapelata notizia alcuna al riguardo; e io mi chiedo, perché? Perché tenerci così all'oscuro, perché non renderci partecipi al 100% ed in maniera del tutto cristallina di quello che è successo a quella donna? E' un nostro diritto, diritto da studenti di Hogwarts, diritto da futuri maghi, diritto di abitanti di questa comunità magica, diritto da persone che vorrebbero vederci chiaro in ciò che di chiaro ha ben poco. Aiutateci a mettere al loro posto i tasselli del puzzle, che motivo avete per fare i restii e gli egoisti tenendo le cose per voi? Spero vivamente che l'idea di indagine personale non abbia neanche sfiorato per un nano secondo alcuna vostra cellula neuronale. Capite bene che la giustizia da sé non è concepibile né comparabile con la modalità di società nella quale viviamo e non potrebbe essere diversamente, d'altra parte: non siamo nati per essere anarchici, siamo uomini e facenti parte di una comunità della quale dobbiamo condividere regole, norme e doveri decisi da organi competenti. Non possiamo incolpare nessuno, non possiamo ipotizzare l'avvenimento, non possiamo partecipare al funerale o ad eventuali cerimonie, non ci rimane che piangere la sua scomparsa nella totale immobilità, stasi, tutti inermi. Ci state chiedendo troppo e comporterete solo una chiusura a riccio da parte di noi tutti. Comprendo e rispetto le richieste dell'unica parente della Graveyard in vita, richieste di pace e silenzio per commemorare in serenità la sua perdita, ma non condivido il volerci tagliare fuori, ecco, questo no.
C'è solo una cosa che mi puzza in tutta questa situazione ed è la fu abitazione della defunta, nello specifico il suo essere stata trovata in uno stato di puro abbandono. Le ipotesi, in tale circostanza, possono essere svariate ma mi premuro a riportarne due, sebbene ci tenga a precisare che nessuna delle due è affidabile al 100% proprio poiché altrimenti non sarebbero ipotesi ed io lavorerei al II livello del Ministero della Magia. La prima risiede nel fatto che le due donne erano state precedentemente minacciate – magari dallo stesso omicida – e perciò seguentemente fuggite per ovviare al problema; la seconda, invece, forse la più banale ma non per questo meno possibile, è che prevenire è meglio che curare sentendosi in pericolo proprio in generale, visto il clima di tensione un po' ovunque, l'ex docente con annessi e connessi abbiano pensato bene di cambiare dimora senza comunicare la nuova, il tutto indipendentemente da ciò che ha portato via la donna da questa vita.
Ad ogni modo, quel che è stato è stato, non possiamo cambiare il passato se non guardando con occhi più maturi e coscienti – coscienza garantita dall'esperienza – il presente e sfruttare ciò nel futuro, il futuro di questa comunità magica che ognuno di noi nel proprio piccolo si preoccuperà di costruire, perché il nostro compito è questo e forse è anche quello che avrebbe voluto Anassibya Graveyard. No, non è mia intenzione essere presuntuosa supponendo questo senza poter affermare di aver avuto la possibilità di conoscerla come si deve, però non dimentichiamo che è stata anche una docente e, come tale, mi piace pensare che uno degli scopi (se non l'unico) dei docenti sia proprio quello di insegnare qualcosa, di lasciare un po' di se stessi sia al castello sia nel bagaglio di ogni studente, che sia esso culturale o meno. Magari sarò un po' illusa nel crederlo, ne sono consapevole, ma ritengo e continuerò a ritenere che c'è un motivo se si decide di intraprendere la carriera di insegnante; è per questo che dovremmo sempre trarre insegnamento e non perdere la speranza di poter essere davvero fautori e fautrici della comunità nella quale viviamo e vivremo. Anassibya Graveyard, che possa lei riposare per sempre in pace, ovunque sia il suo corpo poco importa, la sua anima è già volata via ed è a questa che si augura la pace.

Ivy Hevenge. Sestina grifondoro, 16 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Segue 9 corsi, è presidentessa del Probe, presidentessa del Club del Libro e socia del WWFFB scolastico. I due fratelli gemelli Barristan e Lancelot appena approdati ad Hogwarts la faranno impazzire a breve.