Che le feste di Halloween organizzate a Hogwarts siano tra le più paurose e spassose del mondo magico, non è una notizia nuova; come non lo è la notte in bianco che solitamente gli studenti più piccoli passano, dopo la serata ricca di scherzi e burle; ma la festa di Halloween del 31 ottobre scorso penso passerà alla storia.

Il motivo è semplice, in pieno svolgimento della festa, dopo aver iniziato a banchettare con deliziose leccornie di carne alla griglia e prelibate pietanze alla zucca; alla proclamazione del costume migliore (n.b. andato a Nigel Jarvis) il barbecue ha preso una brutta piega.
Se vi dicessi che la sottoscritta è stata scambiata per una costina da un lupo mannaro, quale sarebbe la vostra reazione? Sì, perché proprio di questo si parla, dell’attacco da parte di un lupo mannaro a noi studenti presenti al banchetto.
Jerry Towerdale (fonti ufficiali dichiarano che sia questo il nome del lupo mannaro) ora giace in infermeria sotto costante controllo della Vicepreside Loreen Wallace, che a quanto dicono, ha provveduto personalmente ad interrogare il mannaro, una volta ripresosi dallo scontro.
Sbucato dal nulla, o meglio, da quella che noi tutti conosciamo come la Foresta Proibita, la creatura non ha esitato un istante a lanciarsi su noi studenti.
Caso voglia che il mannaro abbia intravisto la sottoscritta e volesse banchettare con la mia giovane carne; ma per fortuna, con il tempestivo intervenire di alcuni studenti (il mio ringraziamento va a Heathcliff Gordon, Stephen Medicine, Virginia Williams, Francis Roines) e di alcuni docenti, dopo una breve e molto confusionaria colluttazione con la creatura, si è riuscito a mettere fine all’attacco del lupo mannaro e riportare tutti gli studenti sani e salvi, o quasi, al castello.
Purtroppo nella confusione della colluttazione, lo studente Francis Roines è rimasto ferito dal Licantropo, senza però gravi conseguenze.
Questo è stato Halloween.
Ma lasciamo che a raccontarci i fatti siano i protagonisti, studenti e docenti che in quella sera han dovuto sfoderare le proprie bacchette per salvarsi la pelle e per garantire agli studenti presenti la sopravvivenza.

"I tempi in cui viviamo hanno messo a dura prova la sicurezza di tutti i maghi, ma posso assicurare che il castello di Hogwarts non sta perdendo le sue difese. L’impegno degli insegnanti si sta unendo alle misure di sicurezza e a guardiani di diversa natura che circondano il territorio della scuola. Il terribile incidente di qualche settimana fa si sarebbe concluso in maniera molto più tragica, se la scuola fosse stata realmente priva di difese, come alcuni insinuano più o meno velatamente. Attualmente il signor Towerdale è sotto stretto controllo e può muoversi solo se seguito da collaboratori che ho scelto di persona; preferisco non fare i loro nomi, per motivi di sicurezza. Nonostante le critiche giunte allo staff della scuola – critiche che peraltro non dimostrano una conoscenza completa della situazione – ritengo che le nostre decisioni in merito al nostro ospite siano più che legittime. Hogwarts non ha mai ignorato le richieste di aiuto e non inizierà certo a farlo ora".
E’ questo il commento rilasciato della nostra beneamata Vicepreside sugli avvenimenti della sera del 31 Ottobre. Che il corpo docenti e gli adulti, più in generale, ritengano opportuno, per proteggerci, tenerci allo scuro dei retroscena più macabri è un dato assodato. Che poi noi ci si ritrovi comunque in pericolo non fa loro pensare che sarebbe meglio rivedere questa posizione.

Nonostante queste parole, però, definire inadeguato il sistema difensivo adottato è un puro eufemismo. Come se questo non bastasse, poi, un solo docente è stato in grado di prestare il proprio aiuto. Il Professor Powell, docente di Trasfigurazione e Capocasata Serpeverde, è stato così gentile da rilasciarci un’intervista.
Come è stato possibile che lei non sia stato reso inoffensivo dal quanto mai inopportuno intervento protettivo del Professor Summers, evidentemente troppo anziano per continuare la sua carriera d’insegnante? 
“Durante l’attacco del Licantropo mi trovavo ai margini della festa per controllare che tutto fosse apposto.”
Una vera fortuna per gli studenti. Come si è reso conto del pericolo che incombeva su di loro e cosa ha fatto?
“Quando all’improvviso ho sentito le urla provenire dalla festa sono accorso sul luogo e ho attaccato il Mannaro per cercare di salvare prima la signorina McMuss e poi il signorino Roines. Infine con quest’ultimo ho riportato il Licantropo alla sua forma originaria.”
Per la scuola girano voci maligne sul suo menefreghismo verso i ragazzi, naturalmente questa non è la mia opinione. Però mi piacerebbe sapere cosa ha provato vedendo i suoi studenti in pericolo e ritrovandosi come unico docente in grado di prestar loro soccorso.
“Al momento nulla. Insomma, un po’ di timore c’era però sul momento non hai molto tempo per pensare. Una volta finito tutto ti rendi veramente conto di quel che è successo… e magari ti penti di come hai agito pensando di aver sbagliato.”
Non pianga, Signore. Nessuno la accusa di quel che è successo a Roines.
“Be’, forse era meglio se colpivo il Licantropo con un attacco più forte che non con un semplice Impulsus. In fondo è vero che è un essere umano ma fino ad un certo punto. Se viene per creare panico e passare il virus ad altri è molto meglio ucciderlo e farla finita.”
Secondo lei è stato un errore far svolgere la festa ai margini della foresta?
“No, non lo trovo un errore. In fondo le difese magiche c’erano e sembravano essere efficaci. Ora come ora riproporrei la festa ai margini della Foresta Proibita. Senza contare che alla festa partecipavano docenti e anche altri adulti venuti in visita per vari motivi.”
Già! Le difese… Come è stato possibile che un Licantropo sia riuscito ad attraversarle?
“Non credo che alla Wallace faccia piacere che io risponda a questa domanda.”
 
Certo, come già scritto, mantenere gli studenti nella totale ignoranza è essenziale per proteggerli. E’ proprio ad uno studente che ci siamo poi rivolti per raccontarvene il pensiero. Su Stephen Medicine, Prefetto Serpeverde, è caduta la nostra scelta, essendo lui uno dei pochi rimasti fuori da sotto i tavoli.
“Ormai passo più tempo a rispondere alle vostre domande che a farmi i fatti miei. Non avete nessun altro a cui rompere i boccini?”
Sono io qui che faccio le domande. A proposito come va l’Herpes di Troll che ti ha passato la Chloe?
La risposta non è stata molto cortese, perciò è meglio non trascriverla. Evidentemente non è ancora guarito.
Dove ti trovavi quando è avvenuto l’attacco del Licantropo? E cosa hai fatto?
“Mi trovavo al nostro tavolo, aspettavo che Summers si decidesse a passare qualcosa anche da noi. Quando mi sono reso conto di quel che stava accadendo, mi sono messo tra i Serpeverde e il Licantropo. Nel caso avesse deciso di lanciarsi verso di noi. Intanto cercavo di spingere gli altri a tornare al castello.”
Un atteggiamento degno di un Grifondoro.
“Impiccati, zitella acida!”
E’ seguita un’accesa discussione in cui io ho avuto la meglio. Se lui dice qualcosa di diverso non credetegli.
Cosa si prova ad essere minacciati dalla presenza di un Licantropo?
“Lo sai! C’eri anche tu.”
Vuoi finirla! Sono una giornalista, ti faccio una domanda e voglio una risposta.
“Oh, va bene. Sentivo il terrore che c’era nell’aria e volevo porvi rimedio. La mia paura era solo una cosa marginale, meno importante.”
E’ stato un errore far svolgere la festa ai margini della Foresta Proibita?
“Visto cosa è successo, devo dire di sì, ma se me lo avessi chiesto la mattina della vigilia di Ognissanti ti avrei risposto di no.”
Secondo te come è stato possibile che un Licantropo sia riuscito a passare attraverso le difese messe in atto dal corpo docente?
“Non ne ho idea.”
E’ un bugiardo. Ha tante idee quante ne avevo io prima di scoprire la verità, è solo che non vuole spaventare i poveri studenti indifesi.
 
Questa verità mi è stata data dall’ “uomo” del momento: Jerry Towerdale, Il Licantropo, che ho avuto modo di incontrare durante l’ultimo fine settimana a Hogsmeade.
Da quanto la sua stessa esistenza rappresenta un pericolo per chi le sta accanto?
“Da 36 anni. Sono nato Licantropo.”
Come sono i suoi ricordi dell’ultima notte di luna piena?
“Ho dei ricordi vaghi della trasformazione e di quello che è seguito. Ma non per questo ne sono meno rammaricato, ve lo posso giurare.”
Il suo rammarico è giustissimo, visto ciò che ha fatto. E mi spiace che abbia solo dei ricordi vaghi, perché sarei molto interessata a sapere cosa faceva all’interno della Foresta Proibita e come è riuscito ad entrare nel parco del castello.
“Io… io in realtà non venivo dalla foresta. Mi rendo conto di aver tradito la fiducia di chi mi aveva accolto, ma non sapevo a chi altro rivolgermi. Ero in condizioni pietose. Alcuni dei vostri insegnanti mi hanno ritrovato e hanno pensato che… Non sarebbe mai dovuto accadere. Ma avevo davvero bisogno di aiuto. E dovevo parlare con l’unica persona che ero certo mi avrebbe ascoltato.”
Oh, questa notizia è illuminante, non ci era stata data, e la ringraziamo per averci fatto capire. Essere all’oscuro dei fatti provoca, spesso, il crearsi di idee sbagliate che possono causare più danni di ciò che la realtà possa fare. Gli studenti che sono stati costretti a rifugiarsi sotto dei tavoli, in una serata che doveva essere di festa, per poi scappare terrorizzati, saranno felici di sapere chi devono ringraziare. Per non parlare dei loro genitori. 
“Te lo ripeto, non dimenticherò tanto facilmente quello che ho fatto, soprattutto perché ero venuto in cerca di aiuto e invece ho portato sofferenza. Me ne pento, me ne pento sinceramente. So che a lei non basterà, ma farò tutto il possibile per riparare al mio errore.”
Infatti, non basta, ma le posso concedere che è un punto d’inizio. Ha avuto modo di parlare con lo studente che ha ferito?
“Gli ho fatto le mie scuse, per quello che possono valere.”
Sorvolando sul fatto che in 36 anni il Signor Towerdale si sarebbe potuto trovare un buon Pozionista da cui farsi preparare della Pozione Antilupo, non dubito che il suo rammarico sia sincero, ma comunque è inadeguato a farmi sentire bendisposta verso di lui.
 
Avremmo voluto darvi un quadro più completo attraverso un’intervista alla vittima della serata, ma Roines non ha voluto essere intervistato. Non ci aspettavamo niente di diverso da lui e gli auguriamo che il passaggio da Troll a Semiumano sia di suo gradimento, anche se da quel giornalaccio che dirige si evince che non è per davvero stato tramutato in Licantropo. Peccato, sarebbe stato un miglioramento, a nostro modo di vedere.
 
Per una serata che doveva essere paurosa e spassosa, possiamo dire che abbiamo avuto tanto d’una cosa e meno dell’altra. Personalmente, ora che so che non è stato il male che minaccia il mondo magico ad infiltrarsi ad Hogwarts, mi sento molto meglio e so che è a questo che anche molti di voi hanno pensato. Era la cosa più ovvia a cui pensare. Protezioni magiche intorno al castello, un licantropo le attraversa, dietro c’è gente che pratica la magia. Invece no, “Hogwarts non ha mai ignorato le richieste di aiuto e non inizierà certo a farlo ora”. Nobile proposito, ma che poteva costare un prezzo piuttosto alto. Forse una scuola non è il posto adatto per questi propositi.
 
 Hevia McMuss e Sunny Sputinc