Hello(win), goodbye

Sapete, ci hanno sempre insegnato e ribadito come la festa di Halloween altro non sia che l'incontro tra il mondo dei vivi e quello dei morti che – per una notte all'anno – hanno il "permesso" di vagare indisturbati mostrando il lato più spaventoso ed oscuro dell'esistenza umana, magica e soprattutto di tutto ciò che è oscuro, dalle Creature ai Demoni, passando per gli Esseri e gli str…ambi soggetti che popolano la vita. O il contrario della stessa, se proprio si volesse essere pignoli.
Nel mio immaginario di bambina alta quanto un barilotto di Incendiario stagionato, questa ricorrenza, invece, ha sempre avuto il sapore delle mele caramellate e del Samhain che, per chi ancora non lo sa, è il momento culminante che segna il passaggio da un periodo dell'anno ad un altro, generalmente chiamato la stagione buia. Entro il 31 di Ottobre, quindi, come la controparte Babbana della comunità scozzese, anche i maghi e le streghe son soliti chiudere tutte le faccende che hanno in sospeso, ad iniziare dalla voglia di picchiar duro gli irlandesi compravendita del bestiame per finire con il controllo dei campi e la conservazione dei prodotti nelle dispense in attesa del lungo inverno alle porte. Tranquilli, non ho in mente di fare a mia volta un excursus storico come quello che i docenti ci hanno mostrato qualche ora fa in Sala Grande, ma questo preambolo mi serve in realtà solo per rendervi partecipi del fatto che – qualora foste stati impegnati a pomiciare con uno dei pali della scenografia e non ve ne siate accorti – ad Halloween c'è sempre chi va e chi, invece, viene a trovarci, solo che stavolta pare essere per un periodo più lungo della sola notte spettrale cui siamo abituati.
Non chiedetemi alcun nome, immagino che già tra qualche ora lo sapremo tutti, non ho idea né di come possa chiamarsi, né francamente è la mia priorità al momento, il mago arrivato al castello per conto del Ministro della Magia Marquise Omega Humphrey né so cosa possa intendere con quel suo proclamarsi qui per controllare – com'è che ha detto? – l'educazione scolastica che viene impartita alle nuove generazioni. In pratica – me lo domando ma direi quasi che posso affermarlo – il Ministero della Magia ha deciso di censurare la libera espressione di Hogwarts? Sia chiaro, mi assumo la piena responsabilità di quello che ho scritto – del resto questo è l'ultimo articolo da buttar giù prima che io stessa mi occupi di mandare in stampa il giornale o di uccidere Charlie ed il suo perenne ciarlare – ma siccome non sono più una bambina ed ai tronchi cavi ripieni di marmellata di zucca e castagne dai Folletti Pestilenti non ci credo più da un pezzo, preferisco chiamare le cose con il loro nome. O le persone con gli appellativi che meritano anche se non di persona per non rischiare una stupida espulsione che farebbe male solo a me stessa. Vogliono davvero farci credere che da Londra abbiano bisogno di mandare un allampanato mago di una certa età, per sapere cosa viene insegnato o come va la Scuola nel suo complesso? O serve davvero un estraneo per indicarci i punti che andrebbero reparati? No, non voglio essere polemica. Ho i boccini decisamente girati, che è diverso. Halloween dovrebbe essere la festa che ti fa avere paura, ma poi ti rendi conto che è tutta finzione e zucche intagliate. Halloween dovrebbe farti sperimentare dei vividi incubi e farti strillare dalla paura quando entri nei bagni del pianterreno o il portone della Sala Grande si apre con un urlo che quasi te la fai sotto. Halloween dovrebbe esorcizzare le paure, anche quelle del passato più recente, ma allo scoccare della mezzanotte dovrebbe finir tutto. Halloween dovrebbe… non sono brava con i "benvenuto", figuriamoci con gli addii

Halloween nella Storia

Sto bene, lettori, vi assicuro, poi non è che sia davvero caduto dalle scale, è solo che stavo cercando di appuntarmi la fine dell'altro articolo ma mi sono distratto perchè in un quadro è esploso qualcosa e mentre guardavo Gleba, il soggetto del quadro, che cercava di ripulirsi la parrucca, lo scalino mi è venuto incontro… giuro, è lo scalino che si è avvicinato a me, non il contrario. Lo so, lo so, sto chiacchierando e ho detto che mi impegnavo, adesso mi impegno, giuro. Comunque diciamo che questo è uno di quegli articoli in diretta, perchè stiamo correndo come Ippogrifi per scrivervi la cronaca dell'Halloween finito appena pochi minuti fa, quindi ciao, lettori, un saluto da Charlie Marmaduke e Merida McRea… non li vuoi salutare? No su su, siamo tipo in sferovisione, l'ultimissimo angolo di gente ancora sveglia che deve diffondere l'ultimo grido halloweenesco del… ah, non siamo gli unici ancora svegli? No, non ho dato un'occhiata al parcheggio delle carrozze, magari vado a guardare dopo, sono successe così tante cose questo Halloween che credo rimarrò sveglio ancora per parecchio e magari trovo in giro qualcuno che ha voglia di fare due chiacchiere. Dopo, sì, dopo che avete finito tutto quello che state facendo nel parcheggio delle carrozze dopo la festa. Poi, boh, lavatevi le mani. Allora, dal quasi ultimo avamposto sveglio in quel della redazione della Voce, tiriamo le fila di quel che è successo oggi! Non è affascinante come siano riusciti a farci una carrellata storica ed educativa senza che fosse una cosa barbosa? Non che di solito la storia lo sia, professoressa Welkentosk, lei lo sa che non volevo dire questo, anzi prima che mi esca di mente, il suo costume da Erinne era così serpentoso, non le dispiace vero se ho raccolto uno di quelli che erano caduti? L'ho messo sul comodino, Valentine ha detto che mi ci può fare un modellino da Lebvog uguale uguale a quello del professor Thofteen e io gli ho detto che va bene, che sarà sicuramente grinzafichissimo e gli ho chiesto anche se era vero che il compito di Incantesimi era provare il Siléncio sui propri compagni di dormitorio, perchè io non sono proprio sicuro di voler fare da cavia, però questo non c'entra.
Dove eravamo? Eh sì, me l'ero appuntato ma i promemoria mi sono finiti tra gli ingranaggi della Giratempo gigante e… OOOH c'era una Giratempo gigante, a proposito! E man mano che girava, apparivano momenti bui della nostra storia magica. All'inizio era puzza di zolfo, fantocci di donne trapassate da pali, cappi, fuochi ovunque, il ricordo di quella bruttissima caccia alle streghe che hanno fatto i babbani, ma anche tra noi maghi ce ne sono stati di farabutti, come quel Grindelwald con quella sua bacchetta di Sambuco, che a che serviva poi? Sul serio, fai fuori tutti, prendi il poterone assoluto e poi ti giri i pollici per il resto della vita o, boh, usi la bacchetta per uccidere i doxy quando fai il cambio di stagione, non lo so. Ahi! Mi sono seduto su un promemoria, però quella sensazione che se la scorda? L'assenza di qualsiasi pensiero felice è come se… come quando il dito della professoressa Outteridge scorre sul registro e tu sai che non sei ancora stato interrogato questo mese, però moltiplicato per cento. Sì, più o meno. E' strano come avvertiamo il freddo e il vuoto, vero? Cioè se è vuoto vuol dire che non c'è niente, eppure noi lo sentiamo. Sarà per questo che dicono sia meglio considerare il calice mezzo pieno e non mezzo vuoto, anche se il mio avrei preferito trovarlo vuoto perchè quando è apparso il simbolo dei Mangiamorte l'ho spruzzato tutto addosso a Rolaph, che a proposito ha vinto il secondo posto per il costume più divertente con il suo guerriero di latta! Scusami, piccolo soldato, e scusami anche tu, Catherine, non volevo scopparti a ridere in faccia, ma il tuo primo posto per l'auror pazzo è stato meritatissimo! La puzza era naturale, vero? Perchè un po' assomigliava a quella che si sente nello spogliatoio di Quidditch, non che io ci giochi, però lì la squadra si ferma sempre un po' a chiacchierare, chiedo sempre ad Helen Wood se posso restare, che prefetto gentile che è e… aaah ma ha vinto anche lei, sapete? Secondo posto per il costume più pauroso, quello da vampiro, anche se a me sembrava si fosse vestita da Allen Hollowdale. Non mi guardate così, era plausibile, dopotutto Ezra si è vestito da Leon MacCloud! Però Allen c'era davvero e ha pure vinto il primo posto, era davvero grinzafichissimo, con quella porzione che sembrava aprirsi e tutto il resto, anzi scusa se ti ho messo un dito nell'occhio, cercavo di capire dove finiva il filo. E al primo posto c'era anche Aurora con i suoi tentacoli di fumo, era una specie di Incubo, vero? Cioè la versione femminile, di quelle che… cioè, non so se lo posso dire sul giornale, andiamo avanti. Però ve lo devo dire, ad un certo punto mi sono trovato tra la versione di Jackson Sciacallatore e la compagnia degli ibridi di Eusine, Athena, Noah e Shin, e un po' di paura vera l'ho avuta. Non lo so se è per questo che non riesco a dormire o perchè mi serve un dizionario per cercare che animale è il cacatua, ma la biblioteca è chiusa. Perchè è un animale, vero?
Ecco, prima di divagare parliamo anche dei premi dei più piccolini, che bravi, tutti concasati Tassorosso! C'era il cavaliere senza rotelle, cioè con le rotelle ma senza testa di Brandelis, il fantasmino di Brave, almeno credo, mi ha fatto "Buh!" e… siamo scappati entrambi, ma perchè mi ha preso alla sprovvista, e poi Killian col costume da lupo mannaro, la tua mamma è una bravissima sarta, magari puoi darmi qualche dritta, c'è questo calzino che ho bisogno di rattoppare, ne potrei comprare uno nuovo ma volevo fare una specie di frankcalzestein, non so se mi spiego, per mantenere ancora un po' l'atmosfera di Hall… ma ora che ci penso, ci sono ancora tutti gli addobbi! Merida, finito l'articolo posso andare a farmi risucchiare la roba che ho nelle tasche dal Buco Nero che la professoressa Macintyre ha messo vicino ai bagni del pianterreno? No, dico la roba che ho nelle tasche, non quella in testa, dai non scherzare, lo sai che non ha effetto sulle persone. E' affascinante come le cose vengono risputate fuori quando il Buco Nero è pieno, puoi seguirne la parabola di qua e di là, di qua e di là… magari quando la testa mi smette di girare vado a dare anche un'altra occhiata al corridoio del quarto piano, a quanto pare lì sempre Brandelis, insieme ad Amaryllis Cummins e Medea Galbraith, hanno messo su uno spettacolo carino con gocce di sangue che cadono dal soffitto e un serpentone che ti insegue, proprio ti si appiccica alle scarpe e bisogna calciare per mandarlo via, calciare urlando nel panico, voglio aggiungere, non perchè io l'abbia fatto, ma funziona meglio, sì, sono sicuro di sì. Quindi complimenti anche per questo, mi spiace che la Macintyre fosse fuori concorso, a quanto pare neanche il professor O'Reilly si era davvero iscritto al concorso, eppure ha vinto per acclamazione popolare col suo abito da Cagliostro, sapete, quell'alchimista italiano che non ha fatto bella fine, ce l'ha spiegato il professore ma ha anche detto "fidatevi della scintilla di magia che è dentro di voi", me lo sono appuntato, e anche quello che ha detto dopo, era sicuramente un'oscura formula magica italiana, la prossima volta che mi interrogano dico quella, è sicuramente potente. "Parmigiana di melanzane", sì suonava così. Chissà se riesce ad esorcizzare il fantasma di Salazar Serpeverde, anche se non era un fantasma, io lo sapevo, eh, non sono stato mica io a dire al professor Medicine che somigliava al vecchio Sal, anche perchè nel mentre inciampavo sulla spada del professor Mallory, quella con tutte quelle rune luminose. Ci ho fatto un piccolo calco, professore, spero non le dispiaccia, volevo portarlo nell'aula di rune per finire gli addobbi del professor Parnell. E visto che inciampando m'era venuta una storta alla caviglia ho cercato madama Drybottle perchè, sapete, m'era parso di vederla in Sala Grande tra un mantello rosso e l'altro, solo che quando l'ho raggiunta era un maschio. No, nel senso, non era la Drybottle, era Ian O'John, che faceva il costume infermiera a paziente con Tommy. Originale, ragazzi! Però non potevo fermarmi a giocare a guaritore e paziente con voi, cioè sarà divertente come dite, ma avevo da fare. E no, non mi sono messo a rincorrere Heaven e Thomas Lancaster o Monty Medicine perchè pensavo di chiedere un autografo ai ministri perdenti, piuttosto chiedevo ad Eliza McCollough se stesse bene, aveva i vestiti che fumavano, ma è giusto così, lei era la Fulmeneta ed Elisanne Watson il Fulmen! Sìsì, ora non cominciate a sfottermi sul colpo di Fulmen, dai, è una battuta vecchia. Guardate che vi ho visti guardare a bocca aperta la preside Wallace in versione Circe, chi è il fulmenato ora? Eravate tanto impegnati ad allungare l'occhio che non so se avete notato l'inquietudine di O'Reilly o l'arrivo del, be', nuovo ospite, diciamo così, ma qui lascio la parola. Merida, ti tengo compagnia mentre finisci di scrivere, finisco di cucire il mio frankcalzestein, sono già sicuro che ti piacerà un sacco!