Immagino che al Quartier Generale degli Auror ormai fischino le orecchie da un pezzo, ogni volta che un Merlock Holmes dell'ultimo minuto se ne esce con la stupeficiata di turno; do quindi per assodato – soprattutto ora che mio cugino Robert McReady ha intrapreso una simile carriera – che al Ministero della Magia siano ormai abituati all'ondata di polemiche scaturita dall'ennesimo fatto di cronaca che, per i più fini di cervello – nel senso che ne possiedono uno di spessore davvero infinitesimo – rappresenta l'ennesima occasione per cercare di gettare Puzzalinfa su chi quotidianamente si danna l'anima per la salvaguardia di noi stessi e di coloro che ci stanno a cuore.
Mi è bastato leggere le ultime sparate di parte della stampa che non fa Hevenge di cognome – la stessa che tanto aveva a cuore le mer…avigliose trovate dell'ex Ministro Humphrey – per decidere di aggiungere un articolo al giornale in uscita e provare a fare il punto della situazione, analizzando quel che, soprattutto nell'ultimo periodo, viene contestato al Secondo Livello del Ministero: c'è qualcosa che può accomunare i casi attualmente irrisolti?
La deduzione – se così la si vuol chiamare – è del tutto priva di fondamento, non serve che sia io a specificarlo, soprattutto in virtù del fatto che noi esponenti della Comunità Magica non sappiamo un'Ape Frizzola di quelle che sono a) le prove e b) le indagini che gli Auror – coadiuvati o meno che siano dalla Lega per la Difesa Contro le Arti Oscure – stanno portando avanti, anche se ci permettiamo comunque di puntare il Lumos su questo o quell'altro esponente delle Forze dell'Ordine Magico. Ci sono stati dei morti – è sotto gli occhi di tutti – gli ex insegnanti di Hogwarts Baker e James attendono ancora giustizia – altra ovvietà – così come si aspetta ancora che il famoso Mannaro identificato a Dufftown vada a godersi il periodo di villeggiatura ad Azkaban, ma questo non significa che abbiamo a che fare con degli incompetenti, altrimenti ci sarebbero ancora gli Sciacalli ed Humphrey non avrebbe avuto quel che merita, spero sia una considerazione altrettanto oggettiva e condivisa.
Ciò che ha fatto scalpore – da scribacchina e non solo, me ne rendo conto – è forse la scenicità attorno all'ennesimo fatto di cronaca, lo stesso che ha sollevato l'ultima ondata di polemiche, o il nome di un'altra vittima, stavolta all'interno del mondo legato al Quidditch: il cadavere di Caterina Bragagni è stato infatti rinvenuto all'interno della statua a forma di coppa presente al gala di beneficenza organizzato dalla Lega Britannico-Irlandese di Quidditch e questo, al di là della triste notizia, non può che far avanzare ulteriori polemiche verso il Ministero della Magia.
Non spetta a me fare un mero elenco delle imprese sportive della Bragagni né è compito mio – o nostro – addentrarci nella vita personale della giocatrice professionista. Allo stesso modo, tuttavia, non spetta a noi neppure avanzare ipotesi più o meno campate in aria sulla presenza di una figurina delle Cioccorane sistemata tra le mani della strega o sul fatto che le sia stata mozzata la lingua – peraltro non ritrovata – sistemando al suo posto una copia farlocca di un boccino.
E invece è proprio quello che è successo, quando ancora non era passata che qualche ora dal macabro ritrovamento. I lettori di libri gialli, i complottisti onnipresenti e persino i lettori compulsivi di necrologi, sono scesi in campo armati di romanzi e polemiche, come al solito. Ad essere oggetto dell'attenzione, a questo giro, l'ultimo libro di Agatha Wickham – che personalmente non ho letto – in cui, a quanto pare, vengono lasciate delle figurine di Cioccorana accanto ai cadaveri con cui un serial killer si diverte a sfidare l'Auror di turno. Vi lascio immaginare, dunque, come l'omicidio di Caterina Bragagni sia diventato l'emblema di un caso ben più grande, agli occhi di questi illuminati da un Fulmen, inserendo nel calderone anche i casi che vi ho elencato in precedenza, compresa l'evasione di Novomir Stoker, il furto subito tempo fa da Mielandia o la trollagine di Oengus MacTavish per cui, al pari degli altri avvenimenti indicati, non è ancora stata trovata un'effettiva spiegazione.
Io non lo so, cosa è effettivamente successo a Londra, così come non ho idea di quel che gli Humphreiani dell'ultima ora vorrebbero, se effettivamente fosse certo che il Festival dell'Uguaglianza sia stato boicottato da queste persone. Io non so quasi niente, esattamente come la quasi totalità di quelli che parlano. E parlano. E parlano. O in alternativa scrivono, che forse è anche peggio. La Comunità Magica ha dei problemi, nessuno lo nega, nessuno si sta nascondendo dietro un Asticello. Ma da qui a comportarci come la parte di Confederazione Internazionale che tanto abbiamo criticato a suo tempo, ce ne passa.
Lasciamo fare alle Forze dell'Ordine il loro lavoro, in sintesi, perché non è di certo il dito puntato contro da mezza Comunità Magica che aiuta a risolvere i casi. O che riporterà indietro coloro che non ci sono più.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il settimo anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i corsi extra che possono affinare la sua "non grazia" da sindacalista. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico, paragona spesso studenti e docenti a Creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla o quando, da Caporedattrice, dovrebbe dare il buon esempio. "Gli scozzesi non danno proprio niente" la sua eterna giustificazione in merito. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di riuscire a farsi una fotografia con Laury e Darsel sebbene tanta grinzaficaggine sia difficile da contenere in un unico scatto. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per sottolineare come il Ministro della Magia abbia i mesi contati. Per l'esattezza sino a Luglio del 2073.