ROBERT SCHIACCIALI TUTTI! SCHIACCIALI TUUUTTI, ROBERT SCHIACCIALI TUUUUTTI! Tranquilli, non ho intenzione di propinarvi la scusa della Prendiappunti che è partita da sola senza che io riuscissi a fermarla. No – una sillaba che la dice lunga, ultimamente – il mio intento è proprio quello di sostenere apertamente mio cugino e non vedo niente di male in questo. Voglio dire, se anche facessi una cronaca distaccata di come sta andando il concorso indetto dalla Gringott con la collaborazione de La Civetta dello Sport – Cedrick lavati la bocca con una Pozione Corrosiva prima di scrivere, sul serio – di certo non sarebbe meno vero che le mie speranze di vittoria si concentrano tutte verso i Bragail Beinntan…quasi. E poi cento galeoni come premio finale – se permettete – nella mia testa si traducono facilmente in un aumento della possibilità di ricevere qualche regalo extra, non per dire. In Scozia, oltre che parsimoniosi, siamo anche molto legati alla famiglia, si sa. 
Ma veniamo a noi o, meglio, a quel che serve per scrivere un articolo come questo; dall'alto della mia mancata esperienza direi che il materiale utile è una copia de La Civetta dello Sport, qualche breve appunto su chi vi partecipa e un po' di fantasia per mettere insieme il tutto. Ora, visto che la copia del giornale sportivo l'ho facilmente rubata presa in prestito in Sala Comune – tranquilla Kim (Kimberly Marshall ndM) entro l'ora di cena ricomparirà magicamente in dormitorio –  la conoscenza sulla maggior parte dei partecipanti non mi manca – per loro sfortuna – ed ultimamente ho molto più tempo libero visto che non devo rincorrere nessuno per i corridoi o bleahggiare in giro, direi che posso agitar la piuma e scrivere, sperando che almeno per questo "agitare" il signor ministeriale MaolEoin O'Neill non abbia da sindacare, come ha fatto invece durante una delle ultime lezioni di Incantesimi del mio anno. 
Delle squadre in competizione per il concorso vi ha già parlato – parolone – Cedrick nel suo articolo del mese scorso, quindi non mi soffermerò su giocatori scelti o analisi tecnico-tattica delle decisioni dei FantAllenatori, anche perché se fossi al loro posto io sceglierei i giocatori in base alla capacità fisica che possono avere per riuscire a lanciar giù un tronco dal costone dei Grampians in cui mi alleno io. Ma, dicevo, visto che la solita classifica è tanto banale quanto facilmente reperibile su La Civetta dello Sport – o, nel mio caso, tramite pergamena visto che Robert si illuderà facilmente che io stia seguendo le sue orme dandomi allo sport – ho deciso che nel caso de La Voce degli Studenti, lo scontro fantaquidditchistico (fantaquidditcharo? non so come si dice) sarà tra maschi e femmine. Che poi, non possiedo la Vista ma ve lo anticipo, se dovessero vincere le ragazze preparatevi alla lagna del: eravate una in più. Strega avvisata fa in tempo ad isolarsi acusticamente, come dicono sempre le donne del mio clan. Nove sono infatti le giovani fanciulle che – da sole o in squadre miste – hanno deciso di partecipare al concorso, a fronte di otto signori maschietti facilmente riconoscibili: sono quelli che si stanno già vantando di aver vinto/avere la migliore formazione mai vista. Le donzelle, invece, sono quelle del "ma che spilorci! Con questi FantaGaleoni non mi ci compro neanche quella graziosa borsa azzanna malintenzionati che ho visto a Diagon Alley". Classico. Vediamo quindi come procedono le cose dopo due turni al massacro. No, se voi conosceste i miei cugini non pensereste che esagero, nel definire il Quiidditch in questo modo.


E' SOLO UN GIOC…MI SENTO MALINO.

Da che mondo è mondo, si sa, gli esponenti di sesso maschile, soprattutto se si tratta di sport, nell'esatto momento in cui vogliono far credere che una sconfitta non sia un dramma, stanno semplicemente facendo finta, un po' come una donna che prende benissimo la visione di un vestito su cui aveva lasciato occhi, cuore ed anima, addosso a qualcun'altra, se in questo modo dovesse esservi più chiaro come concetto. In un caso o nell'altro si ha comunque sempre a che fare con la mancata accettazione dell'aver perso, al punto che o si grida al complotto o si esalta la botta di cuore, che però vale sempre e solo per gli altri. 
Al contrario della FantaSquadra messa su da Hortense Acca Lanfrad, la prima giornata del concorso non è stata poi un pleasure per i signori maschietti che tanto tengono alle partenze di un certo tipo, suvvia. Se dovessi dare una stellina – chiaro omaggio al professor FitzPatrick visto che ormai tutta la Scuola sa che lo reputo grinzafico da paura – ad ogni mago che ha vinto un incontro tra quelli proposti, infatti, i risultati della prima giornata vedrebbero premiati solo Theodore Horan e Tommy O'Flynn, nel secondo caso solo perché il fato mi trova tremendamente irresistibile e vuole continuare a mettermi alla prova. In effetti è un po' come se li vedessi, a capo chino e mani dietro la schiena intenti a ripercorrere il campo di Quidditch aspettando che l'erba instillasse loro un po' di fortuna per la giornata successiva. Del resto, se l'idea di una reale esistenza del dio eco è decisamente naufragata dopo aver visto l'ultima redazione di quei quattro fogli in croce, la prosperità della danza del maschio implorante – come la chiamo io – non si è fatta attendere neanche in questo caso. Durante la seconda FantaGiornata, infatti, il club degli abitanti di Marte ha fatto man bassa di stelline ottenendone ben due nel pareggio tra  Bragail Beinntan – di Robert – ed i Super Kiwis di Horan (perché i maschi si coalizzano, ragazze!) altre due dai Kaboom Hurricane dei gemelli Hevenge che verranno puniti per aver attentato alla mia Acca – ed anche alle altre lettere dell'alfabeto, visto il gergo che usano di solito – ed uno giunto dalla condivisione di squadra tra Connor Olsen ed Isobel Carrot. Ah, già, ci sarebbe una stella guadagnata anche dai Boobear – un nome un programma – ma in effetti la compagine maschile avrebbe stravinto la seconda giornata anche senza quest'ultimo risultato.


AH, HO PERSO? NO, NIENTE. STO BENE.

Diciamoci la verità: a meno che una donna non sia sportivamente – in molti sensi – impegnata in prima persona, il dramma di una sconfitta, nel suo caso, non è tanto per l'evento quidditchistico in sé stesso, quanto più il mettere le mani avanti perché SICURAMENTE il bipede maschile di turno la prenderà in giro per questo. Un po' come gli uomini che sono radicati nella convinzione che un Ministro della Magia non possa portare la gonna, se capite quel che intendo. In un caso o nell'altro si parte da preconcetti tecnicamente veri almeno per chi li porta avanti.
Complicate anche più del nome che Lily Morris ed Elyon Turner hanno scelto per la loro squadra, l'atteggiamento femminile – come da copione – si divide in modo quasi equo tra le buone crocerossine che non vogliono far pesare la sconfitta a chi le atterra con un semplice labbrino e quelle che, rustiche quanto la sottoscritta, vanno ad agitare il dito indice sotto il naso dei maschi con tanto di AAAH-AHN enfatizzato a dovere, che una vittoria resta pur sempre tale. Letali come le storms di Nicole Silverstongue, la prima giornata delle fanciulle guerriere ha ottenuto un totale di cinque stelline, una guadagnata da Anne Burton che ha fatto fuori ben due maschi – non è una novità con quel caratterino, lo so – una con la stessa Silverstongue, una con la valanga Lanfrad e due, da ultimo, strappate dalla coppia di quintine Morris-Turner.
Poi non so bene cosa è successo. O, meglio, se non conoscessi parte delle femmine in gara, direi che l'imminente apertura del Grindylocks ha distratto le paladine del ma quindiii…almeno nel quidditch il fuorigioco non esiste, vero vero vero? facendo ottener loro solo due misere stelline grazie alla solita Nicole Silverstongue ed alla prefetta Corvonero Isobel Carrot che sicuramente sta in squadra con Olsen in modo da garantire gli stessi punti a maschi e femmine perché lei è la paladina del giusto.
Che poi probabilmente le esponenti del club amiche di Venere almeno quando ci devo parlare faccia a faccia tenterebbero magari di sottolineare più o meno velatamente come alla seconda giornata il pericoloso duo delle studentesse del MICE fosse "a riposo", ma questo non lo posso né affermare con certezza né escludere del tutto. Un po' come l'idea che l'assistente King sia una grande sostenitrice delle Pozioni Ringiovanenti, ecco.

 

Morale della favola? Al momento, sommando le stelline delle prime due giornate, i signorini sono arrivati a quota nove, laddove le signorine – invece – dopo un avvio scoppiettante si sono fermate a sette, un po' come i primi giorni di Scuola per un Tassorosso che si illude sia l'anno perfetto per vincere la Coppa delle Case. Dovrei proporre al nuovo Ministro della Magia di chiudere la competizione al cinque di Settembre, in effetti; dite che la risposta sarebbe la stessa del Controllore che ci ha mandato?
Per concludere tuttavia, mi mancano ancora due piccole comunicazioni:

a) La FantaSquadrona Femminile e la BestiaSquadrona Maschile hanno bisogno di un/a padrino/a madrina che li sostenga in questa sfida nella sfida. Fatevi avanti e non siate timidi. Non vi vengono chiesti neanche i galeoni di partecipazione come avviene normalmente per il concorso. Basta che mi facciate sapere per quale dei due schieramenti simpatizzate di più, ecco.

b) Oltre al conteggio delle stelline racimolate dopo ogni gara, cercherò di tenere aggiornato un piccolo riepilogo interno tra i due schieramenti, per capire chi – di volta in volta – è in vantaggio nel tabellone delle stelle. Allo stato attuale, per le ragazze è in vantaggio Nicole Silverstongue con le sue due stelle su due incontri. Per i ragazzi, invece, il primo posto è condiviso da O'Flynn e Horan, entrambi a quota due.

In cuore al Pavone, sempre.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il sesto anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i mondi alternativi inventati da Valentine. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di soppesare le teste altrui per vedere se galleggerebbero più o meno di un tronco cavo. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per prendersela con Tommy… probabilmente solo per il gusto di farci pace subito dopo.