Gobbiglie, Scacchi, Sparaschiocco… questi e mille altri sono i giochi che imperversano nel mondo magico, eppure a Hogwarts (come anche nel resto del mondo, a dire il vero) non c’è niente di più popolare, più praticato e più seguito del Quidditch. Vincere una partita sembra essere più importante dei risultati scolastici, persino più importante degli attacchi del Sigillo. “SigiChe? Se è una squadra di Quidditch deve davvero fare schifo, perché non l’ho mai sentita. Ora scusa, sta per iniziare la partita!” risponde un primino alla mia domanda “Cosa ne pensi dell’attacco del Sigillo?”. A mio avviso tutto questo è decisamente assurdo, ma chi sono io per dire al Caporedattore che un altro articolo sul Quidditch non farà che aumentare la già grande passione che i ragazzi hanno per questo sport?
Ecco, quindi mi trovo costretta a parlarne anche io. È per questo motivo che ho riempito di gufi ogni giocatore della scuola, sia titolare che panchinaro a vita. La domanda, che ho riportato identica per tutti, era la seguente: “Potresti raccontare quali sono i riti scaramantici che esegui prima di una partita?”. Proprio così: i riti per scacciare la sfiga (per alcuni pare proprio che non abbiano effetto) che i nostri compagni eseguono prima di scendere in campo. Dalle loro risposte si evince che i vecchi riti di una volta sono ormai passati di moda. Niente più calzini al rovescio né sale gettato alle proprie spalle, dunque, ma toccate di sederi e prese in giro.
Ma andiamo con ordine, squadra per squadra. Non me ne vogliano gli altri, iniziamo da Grifondoro: Mattew Typhoon, Vicecapitano della squadra e Battitore, sostiene che indossare vestiti verdi e incontrare Rosencratz in giro per i corridoi il giorno della partita porti sfiga, mentre toccare le corna dei ragazzi della O’Neil sia uno dei migliori portafortuna che esistano. Se è vero, si spiega la vittoria di Grifondoro alle ultime partite, anche se vincere contro Serpeverde non è che sia un’impresa poi così difficile… Ops! Scusate, Corvonero. Heathcliff Gordon, Prefetto di Grifondoro e Portiere, è più tradizionalista del suo compagno: per lui è sufficiente indossare alcuni capi portafortuna e incontrare Parker per i corridoi che dice qualcosa di assurdo. Be’, Heathcliff, quest’ultimo punto non è poi così difficile da realizzare!
Ma passiamo ai Serpeverde, squadra sino a questo momento presa in giro da tutti, anche dai suoi stessi componenti. Stephen Medicine, Prefetto e Battitore, afferma infatti che sarebbe proprio il caso di iniziare con qualche rito scaramantico, e forse così vinceranno qualcosa! Elisabeth Dark, la loro Cercatrice, pare invece convinta che bruciare gli stemmi delle altre Case aiuti. Ma visto che ultimamente il Boccino non l’ha neanche visto… be’, forse dovrebbe cambiare rito.
Per Tassorosso, Elenoire Glorbander, Vicecapitano e Cacciatrice, ci fa gentilmente sapere che no, lei non ne usa. Certo, probabilmente ha già la sua dose di fortuna, visto che per riuscire a lavorare insieme a Jarvis bisogna averne tanta, ma proprio tanta! Al contrario, la Cacciatrice Joey Olsen sembra pensare che toccare i sederi di tutta la squadra aiuti… E se proprio non aiuta la squadra a vincere, almeno aiuta lei ad avere qualche contatto col genere maschile. Oh, e ne approfitto per informare la squadra Tassorosso che l’espressione ebete del loro Capitano Nigel Jarvis prima di entrare in campo non è dovuta né ad un malessere né a stupidità (forse): è solo il suo speciale rito scaramantico prima di giocare.
Ed infine abbiamo Corvonero, la squadra che pare decisamente la più sicura di sé. A partire dal suo Capitano e Cacciatore, Relena O’Neil, che prende in giro Roines, Battitore, prima di ogni partita. Lo stesso Francis Roines è convinto di poter contare solo sulle proprie forze e sulla propria concentrazione. Per non parlare di Tiffany Trott, Cacciatrice, che si sfoga su dei poveri primini, soprattutto perché in uno scontro con qualcuno più grande sarebbe lei ad uscirne male.
I nostri compagni sono di certo innovativi in fatto di riti scaramantici, ma vorrei suggerire loro una cosa: vincere non è tutto, ragazzi. Avete mai provato a giocare solo per divertirvi, senza pensare alla vittoria? Funziona meglio di qualsiasi rito scacciasfiga.

 
Keyra Folks