Gara di fantasia tra gli Elfi Domestici?

fioriIn queste ultime settimane gli Elfi Domestici di Hogwarts sembrano aver inghiottito chissà quale pozione per aumentare la fantasia e la creatività, perché… li avrete sicuramente notati pure voi, vero? Intendo i vassoi, le portate, i piatti che ci vengono serviti ogni giorno e che si materializzano sui quattro lunghi tavoli delle Casate in Sala Grande. A volte siamo talmente immersi nelle chiacchiere e nello spettegolare amabilmente sui denti mancanti della Olsen che soffermarci a osservare e capire quello che stiamo per mettere in bocca diventa difficile. Spesso, invece, siamo talmente affamati, dopo l'ennesimo allenamento di Quidditch, incontro dei Club dei Pozionanti, di Scacchi, del Libro, … che non ci vediamo più dalla fame (o in onore della professoressa Carmicheal, che purtroppo ha lasciato la cattedra). E così finiamo per inghiottire qualsiasi cosa ci capiti a tiro, come il saporito Puffskein del nostro vicino di pasto. Ok, forse noi non lo facciamo, ma Cal Tomphson probabilmente sì. Insomma in questo modo spesso non riusciamo ad accorgerci delle meraviglie che ci mettono letteralmente sotto il naso i nostri cari elfi domestici. 
Vedete questo piatto che sembra un giardino pieno dei più bei fiori? È composto da delle ottime polpette e dai contorni di verdura (pomodori, carote, mais, zucchine, insalatina). Le polpette sono buonissime e vanno a ruba talmente in fretta che sui vassoi spesso non rimangono che le briciole. Ho avuto occasione di notarle l'altro giorno, quando non mi sono fiondata sul cibo per capire chi fosse la nuova strega seduta a cenare al tavolo dei docenti. Pare sia la nuova assistente di Babbanologia. Professor Dillingham stia attento! Dai commenti sentiti casualmente in Sala Comune da qualche Troll a caso, prevedo un aumento del numero degli studenti di sesso maschile nelle sue lezioni. Direi che è un'ottima tattica: la Graveyard cerca di attirare studenti con lezioni affascinanti, lei di affascinante si gioca l'assistente (perché il sig. Gray non lo posso definire così, mi spiace). Dicevo, appunto, appurato chi fosse tale Nefertite Harris dalla fluente chioma nera, ho riguardato il piatto e mi sono sorpresa. Gli altri avevano già spazzolato tutto, ma come si fa a non accorgersi di queste meravigliose composizioni?
camaleonteCosì nei giorni seguenti ho continuato ad osservare cosa ci propongono dalle Cucine. Qualcuno di voi mangia mai i cavoli (a merenda)? E i camaleonti? E i cavoli a forma di camaleonte? A noi è venuto il dubbio che questa variazione del piatto stia lì per farci capire che dobbiamo farci i "cavoli nostri". Per chi non lo sapesse, è un modo di dire molto in uso tra i Babbani. Noi maghi, piuttosto, consiglieremmo alla Trott di turno di farsi i bolidi o i boccini suoi. Io non dico mai queste volgarità; però penso di essermi spiegata. Mi è venuto il dubbio perché nel momento in cui sono comparsi i cavoli sul tavolo di Grifondoro io e le mie amiche – che non vogliono mai essere nominate sulla Voce – stavamo amabilmente spettegolando sul trio Darsel, Burton e Laury. Non rientro nei particolari e non vi rivelerò mai cosa ci siamo dette. Però Darsel, superata la puzza iniziale, è veramente uno schianto, non trovate? O uno schiantato. Non saprei che aggettivo scegliere. Quindi, dicevo, forse era un gentile consiglio, da parte di alcuni elfi domestici che sono stufi di sentir parlare di problemi di cuore, di farci i cavoli nostri. Un'altra accreditata ipotesi è che si tratti semplicemente di un tributo per il nostro ex caporedattore Alfred Lewis. Ultimamente se ne gira spesso con il suo peloso animaletto di compagnia appollaiato sulle spalle. Magari hanno dedicato queste teste di camaleonte in onore del primo matrimonio tra maghi avvenuto del 2067. O forse sono solo stufi di dover pulire gli escrementi dei mille animali di compagnia – Muldoon compresi – dell'assistente di Trasfigurazione e questi piatti sono un'intimidazione piuttosto esplicita. Un consiglio: se ricapitano assaggiate occhi e lingua! Sono fatti con le rotelle di liquirizia.
Potrei stare qui a farvi altre decine di esempi, solo che non ho a disposizione fotografie. Una domanda però mi sale abbastanza frequentemente nella testa e ci penso sempre su ogni volta che vedo dei crostini a forma di pesce nuotare indisturbati nella mia zuppa di zucca: cosa, o meglio, chi c'è dietro? La mia risposta, come avrete capito, è che lì sotto nelle cucine ci siano Elfi domestici con tanta fantasia. Ma non solo. Dietro tutti questi piatti c'è un secondo messaggio, un secondo fine, un avvertimento. Starà a noi capirlo. Chissà cosa stanno a significare i pesciolini nella zuppa di zucca…

Dorothy Milford