Non so bene se quello che sto per fare è ciò che più o meno dal 31 ottobre vorrebbe azzardare la maggior parte della popolazione studentesca di Hogwarts oppure no, fatto sta che un giornale che si rispetti, per quanto sia solo a livello scolastico, deve provvedere ad informare a 350 gradi. Mi lascio una decina di gradi di margine che comprendono tutto ciò che potete trovare nell'eGo del Corvo (o direttamente in bacheca!), se appartenete a quella categoria di studenti sfigati che smania dalla voglia di vedere come finirà la più tragica storia d'amore che la torre Grifondoro ricordi dai tempi in cui Godric era ancora vivo e vegeto. Ma torniamo a noi. Non so voi, ma io non mi fido sempre di ciò che ci rifilano i giornali. In generale, finché non vedo qualcosa con i miei occhi e non la sperimento direttamente sulla mia pelle, mi è difficile crederci. E nel momento in cui non è possibile avere la Vista per capire come si evolveranno certe dinamiche, diciamo che per lo meno voglio sempre sentire entrambi i soliloq…volevo dire, cercare di avere quante più fonti possibili per farmi una mia idea di cosa abbiamo attorno. In questo caso è evidente ciò a cui mi riferisco. E' la prima volta nella storia in cui il Ministero dichiara esplicitamente di voler controllare la nostra istruzione. Persino ai tempi del Ministro Incompetente, si era cercato di camuffare questo intento, che invece da Halloween pare chiaro e cristallino da parte di Humphrey. E proprio per saperne di più, ho pensato che il modo più pratico e semplice per chiarirci ulteriormente le idee, fosse rivolgere qualche domanda a colui che è stato incaricato dal Ministro per svolgere questo esoso compito: MaolEoin Aodh O'Neill.
Cateherine: Prima di tutto, grazie da parte di tutta la redazione per la disponibilità, signore. Capisco che con tutto il lavoro che c'è da fare, sia un vero e proprio privilegio essere stata accolta per questa intervista. Prometto che non le farò perdere più tempo del dovuto. Prima di tutto, come trova Hogwarts rispetto ai suoi tempi? Insomma, chiunque ritorni tra queste mura a distanza di anni, è portato a fare dei confronti…

MaolEoin: Si, lo é. Un disturbo, intendo. Un privilegio non saprei, immagino dovrebbe rivolgere la domanda a se stessa per comprenderlo. Ma se non altro posso farle presente che chi esordisce con delle promesse che ha già infranto – vedasi la perdita di tempo – non si mostra certo sotto il migliore dei Lumos. Si tratta di un giornale scolastico e come tale le domande non possono che essere di prevedibile fattura, non mi sarei aspettato niente di diverso. No. Io non faccio confronti, a dire il vero. Sono passati svariati anni e di certo la Comunità Magica in questo lasso di tempo ha avuto un percorso che ha modificato di gran lunga l'assetto scolastico e l'insegnamento all'interno di questa Scuola di Magia e Stregoneria. Draco Dormiens Nunquam Titillandus, è un motto che ho sempre trovato profetico, in qualche modo.

C: Lo prenderò come un consiglio per essere il più veloce possibile, anche durante la stesura dello stesso articolo, insomma. E comunque, le mie domande saranno banali, ma almeno gliele ho fatte. Ho aspettato un mese per vedere una sua intervista su una testata giornalistica "ufficiale" e invece…ma torniamo a noi! Durante la festa di Halloween ha chiaramente dichiarato il suo intento di controllare la nostra istruzione. Un uomo come lei, non mi pare di certo disposto ad osservare e basta, per poi riferire al Ministro Humphrey cosa succede. Ad ogni modo, ci può dire prima di tutto durante questo primo mese di permanenza al castello su cosa si è focalizzata la sua attenzione? Cosa ha visto?

M: La sua è un'affermazione o una domanda? Sa, la sintassi è molto importante, per farsi comprendere dall'interlocutore. Ad esempio, potrei dirle che da quel che ha pronunciato, evinco un giudizio sulla mia persona basato su mere concezioni personali. Se invece ha scordato di frapporre un tono interrogativo, ribadisco che il mio ruolo è quello di assicurarmi che l'istruzione magica delle future generazioni sia conforme a quelli che sono gli intenti ministeriali e della comunità magica nel suo fondamento d'essere. E sono certo che, da questo punto di vista, Hogwarts vorrà di certo assicurare il meglio ai suoi figli, sapendo che gli stessi dovranno inserirsi nel grande progetto che Sir Humphrey ha in mente per tutti noi. "O God if I had been wiser!’ That was his sigh like the brown breeze in the thistles" si tratta di versi irlandesi, mi scusi, dicevamo? Oh si, quel che ho visto e quel che mi interessa constatare. Hogwarts è un'interessante fucina, ma come tale ha bisogno che si incentivi il ricordo delle fondamenta su cui si basa: la magia. E' per questo motivo che Sir Humphrey ritiene necessario che la divisa sia indossata costantemente anche durante il fine settimana o dopo l'orario di lezione, ad esempio.

C: Ammetto di essere leggermente sbiancata quando ha parlato della divisa 24 ore su 24 o giù di lì. Non voglio pensare che il grande progetto del nuovo Ministro venga messo a repentaglio da una semplice divisa non indossata nei week end. E tra l'altro mi chiedo: e se a qualcuno non interessasse entrare a far parte di questo progetto? Suppongo rimarrò col dubbio, almeno finchè non ci verrà svelato di cosa si tratta. Ma comunque, meglio passare alla domanda successiva: secondo quale criterio sarà valutata la nostra scuola? Che so…quando lei ha parlato del controllo della nostra istruzione, a me è venuta in mente solamente una raffica di test e verifiche. Intendete fare qualcosa del genere?

M: No

C: Ho aspettato in silenzio almeno un minuto abbondante per capire se volesse dirmi altro, ma no, penso che abbia preso troppo sul serio la mia proposta dei test e delle verifiche a tappeto. Era ovvio che mi aspettassi delle specifiche in più, ma beh, ho preferito passare oltre. Siamo messi in discussione solo noi studenti o anche gli insegnanti?

M: Lei si sente messa in discussione? Sono del parere che chiunque possieda un giusto e probo modo di essere e di comportarsi, non debba aver nulla da temere al di fuori della propria lingua che va disciplinata al pari di tutto il resto ed in questa Scuola soprattutto, da quel che posso vedere. Allo stesso modo, nessun insegnante che si attiene ai programmi ministeriali o che porta avanti la disciplina che è chiamato a trasmettere come un professore e non come un alunno fuoricorso, ha da temere un giudizio da parte del Ministero della Magia. Quel che preme a Sir Humphrey – e di conseguenza al sottoscritto – è garantire agli studenti un Corpo Docente puramente degno di questo nome.

C: Chi, io? Io mi sento costantemente messa in discussione, figurarsi, non sarebbe un problema troppo grave per me, ma suppongo sia più una cosa legata alla mia giovane età che ad altro. Posso garantire però che anche alcuni dei nostri docenti si mettono in discussione, e solitamente sono quelli da me più apprezzati, ma dicevamo… Quanto la sua presenza qui è una diretta conseguenza delle vicende che hanno coinvolto la nostra scuola lo scorso anno?

M: Lo dice come se fosse un fatto anche peggiore rispetto a ciò che questa Scuola di Magia e la Comunità Magica nella sua totalità, ha dovuto attraversare nel recente passato. E' la Storia della Magia ad esser fatta di conseguenze, in realtà. Fortunatamente, nonostante l'avventata politica di Nightingale e anche della Preside di Hogwarts, il numero delle vittime non è stato così elevato quanto sarebbe potuto essere secondo i piani di maghi e streghe di quella portata e nonostante sia premura di Sir Humphrey ricordare ed onorare al meglio tutti quelli che sono caduti. Quello che è successo è comunque servito per far comprendere a tutti noi come la manipolazione trasfiguratoria vada ridimensionata di gran lunga prima che si verifichino altri obbrobri come i noti fatti di Skye o il traffico di organi del San Mungo. Ciò che ne deriva è la necessità di rivedere la stessa formazione delle forze preposte alla nostra salvaguardia oltre al ridimensionamento delle categorie a rischio di arrecare esclusivamente paura per la nostra stessa Comunità. La mia presenza qui è più un monito per indicare la via che ci allontana dalla possibilità di vivere ancora nella paura.

C: Io proseguo a credere che il numero di vittime non sia stato così elevato proprio grazie alla politica della nostra Preside, ma suppongo che saranno pienamente d'accordo con lei coloro che ancora non hanno chiaro chi fosse il vero infiltrato lo scorso anno. Tuttavia mi sembra una buona cosa quella di tenere sotto controllo le pratiche trasfiguratorie. Solo che chi agisce illegalmente, proseguirà ad essere piuttosto difficile da scovare, a meno che non si rada al suolo Notturn Alley e dintorni, sempre che un gesto così radicale non vada contro altri interessi, certo. Un'ultima domanda, signore. Non crede che la sua presenza qui sia una palese e dichiarata mancanza di fiducia del Ministero nei confronti di un'istituzione importante come Hogwarts?

M: No. E non lo penserebbe neanche lei se si soffermasse il tempo dovuto a comprendere come, se questa illazione fosse vera, il Ministero della Magia avrebbe potuto pretendere l'allontanamento della Preside Wallace per la sua condotta volta a tenere le autorità all'oscuro del suo operato e con lei anche quello di Thofteen che in quanto ministeriale avrebbe dovuto comportarsi in modo decisamente più probo. Se il Ministero non si fidasse dell'unica istituzione scolastica riconosciuta per il Regno Unito, Sir Humphrey non avrebbe esitato ad intervenire nel modo perentorio che possiede, glielo assicuro. Ma allo stesso tempo è innegabile che Hogwarts abbia bisogno di indicazioni per ovviare a scelte talvolta avventate o solo…troppo ottimiste. L'istruzione è uno dei pilastri su cui è costruito ogni Stato che si rispetti. Riportare Hogwarts a quel ruolo centrale, ben definito e di un certo lustro, è la priorità del Ministro della Magia. Ma immagino di poter estendere questa premura a tutta la Comunità Magica, dico bene?

No. Non sono la persona più ottimista e indulgente di questo mondo, ma finché ciò che viene fatto, porta dei risultati e va a buon fine, non penserò mai che Hogwarts abbia bisogno di troppe altre indicazioni o consigli per compiere le sue scelte. E lasciatemelo dire, io non penso che sia stata esclusivamente una botta di fortuna che ci ha salvato lo scorso anno. Un giornalista professionale credo che darebbe una conclusione più degna ad un articolo simile, ma io sono solo una scribacchina, e Ivy mi perdonerà se al momento tengo nella mia piuma tutto ciò che vorrei scrivere. Sarebbe solo uno sfogo personale, che avrete solo sotto Soliloquium, non di certo prima. Mettetemi pure in discussione, nel frattempo!

Catherine Smith. Caposcuola in skate, ostinata ad utilizzarlo anche durante le ronde finchè non le verrà esplicitamente vietato dal regolamento scolastico. Philip Noreal quando le ha regalato la sua prendiappunti, ha predetto che non l'avrebbe mai usata per fare i compiti: ora che è entrata in redazione e non usa altre piume all'infuori di quella, ha iniziato a pensare che l'ex-scribacchino abbia la Vista. O semplicemente che i Tassorosso riescano a farla franca più di quanto si dica in giro. Incantesimi è la sua materia preferita da sempre, ed è decisa a costruire il suo futuro sfruttando questa passione. I tratti tipici della londinese d.o.c. sono più evidenti intorno alle cinque del pomeriggio, quando ha necessariamente bisogno di far rifornimento di earl grey tea, ovunque sia, e qualsiasi cosa stia facendo. A serpeverde ha trovato nemici, alleati e amici, qualche buon esempio da seguire e la certezza che il Cappello non fosse ubriaco durante lo smistamento, perchè nonostante le voci di corridoio, lei non si vedrebbe in nessun'altra casata se non la sua.