Quando ti appassioni a qualcosa vien naturale far delle ricerche o leggere dei libri che riguardano questi particolari argomenti. Così, da quando ho sostenuto il colloquio di orientamento l’anno scorso per la professione futura, continuo a raccogliere informazioni su di una scuola che accoglie studenti dopo aver conseguito i loro M.A.G.O. Ovviamente è aperta sia ai ragazzi di Hogwarts che a quelli di tutte le altre scuola magiche del mondo. La Scuola Superiore di Alchimia e Pozioni Avanzate di Sant Clouny è una delle più antiche scuole di Specializzazione, le cui origini sono abbastanza misteriose per poter essere scritte su libri aperti a tutti. A parlarmene fu il nostro Docente di Pozioni, Wulfrich Warren dopo una delle lezioni del quinto anno. All’inizio ovviamente, tra l’emozione e la timidezza generale, non credevo a quello che il professore mi stava proponendo: pensare in un futuro non molto lontano di continuare i miei studi in quella scuola. Se prima mi sembrava del tutto azzardata come ipotesi, ora no. Continuare ed approfondire gli studi sulle Pozioni è sempre stato il mio sogno e prendere la Pluffa al balzo con questa opportunità non è male! Anzi. Il professor Warren mi ha però messo all’erta: per entrare in questa Scuola bisogna prima superare una prova che cambia di anno in anno, dicono in molti. Altri invece sostengono che non ci sia nessun test prima di far parte di questo istituto: c’è un oggetto simile al Cappello Parlante che "pesa" il valore di coloro che fanno domanda per accedervi. Tutti gli allievi in itinere ed ex della Scuola mantengono il segreto, facendo così accrescere il mistero che avvolge il loro Istituto. Oggi però mi voglio soffermare sul Direttore di questa Scuola: Conchubhar Potpourri. Strano nome per una persona altrettanto strana. Non si conosce moltissimo su di lui: forse proprio per questo hanno affidato il "comando" di questa scuola ad uno personaggio che può tener alto il nome della stessa anche solo facendo parlare di se. Potpourri compare sempre meno spesso a cerimonie con una grande affluenza di gente: cerca di svincolarsi da impegni con persone di un certo livello sociale, cerimonie o incontri organizzati dal Ministero. Nonostante questo, lo si reputa una tra le menti più brillanti che ci siano mai state nell’ultimo secolo. I suoi estimatori ne parlano con grande orgoglio, così come gli studenti che hanno avuto a che fare con lui durante il periodo di Specializzazione.

Sir Potpourri è sempre stato un uomo riservato. Non bisogna tentare di estorcere da lui informazioni personali o di qualsiasi ambito che tratta a scuola o nei suoi studi. Se vuole rendere partecipe il Mondo Magico a ciò che fa, sarà lu a cercare le persone competenti per diffondere la notizia nel mondo, organizzando uno dei suoi esclusivi incontri Conchur

Così ne parla uno dei suoi ex-studenti, attualmente sessantenne ed in procinto di scrivere il suo primo libro sui segreti della Pozione Restringente.

Quando Sir Potpourri indice uno dei suoi incontri, è un evento imperdibile. Il Pozionista Pratico ha un’esclusiva su queste particolari riunioni: il mio giornale non è riuscito a sedurre il Mago. Mi sembrava molto restio a firmare un contratto d’esclusiva che offriva, a lui ed alla sua scuola, una grande scorta di pelle di Girilacco

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Il disappunto di un giornalista sulla Gazzetta del Profeta di qualche mese fa. Questo ci fa capire come il Direttore della Scuola Superiore non è di certo il primo rincitrullito che capita a tiro. Sa vendere bene le parole in giro e soprattutto fondare le proprie collaborazioni con persone fidate. Spesso si dice nella S.S.d.P (Straordinaria Società dei Pozionanti) che Conchunhar lavora alle sue Pozioni per anni interi, cercando nelle proprie invenzioni una certa ciclicità che contraddistingue ogni suo lavoro. Attualmente si vocifera che stia studiando l’influenza della Belladonna all’intero delle più disparate Pozioni. Lo stesso San Mungo, Ospedale Magico situato a Londra, ha richiesto più volte l’intervento del Mago, trovando sempre, in ogni occasione, una collaborazione serrata con gli assistenti dello stesso uomo: non ha mai contribuito "con mano" alla risoluzione di casi che richiedessero una certa qualificazione sul piano delle Pozioni. Potpourri è conosciuto anche tra gli aritmantici per aver applicato alle Pozioni la legge che governa il pensiero della Setta dei Pitagorici:

  1. Il Cerchio. Il principio di tutte le cose, la perfezione racchiusa in se stessa. In Pozioni: l’ingradiente principale è sempre uno ed unico. La base della Pozione.
  2. L’intersezione di due cerchi, il simbolo degli opposti, delle dualità, della guerra tra il bene de il male.  In Pozioni: gli ingredienti devono essere uguali ed opposti per funzionare all’interno dell’intruglio: se c’è acqua ci vuole fuoco, se c’è terra ci vuole aria.
  3. Il triangolo, la triade. La sintesi dopo la tempesta. In Pozioni: per preparare un intruglio dopo i primi due elementi ce ne vuole sempre un terzo che li accomuna.
  4. Il tetractis. Il triangolo sacro dei Pitagorici. Uno + Due + Tre + Quattro. La totalità, il demiurgo. In Pozioni: la buona riuscita di un intruglio è pesantemente caratterizzata dalla comunione e convivenza di tutti gli ingredienti all’interno del Paiolo.

Eppure, sono convinto che Potpourri nasconda a tutti noi un grande segreto. Leggendo una biografia di un suo allievo, che in verità racconta ben poco della vita del mago, se non quello che l’autore ha potuto osservare nella sua permanenza a scuola, si nota una certa incongruenza con altre testimonianze. Nella Gazzetta del Profeta del 1945, Spancer Duglas parlava già di Potpourri come Insegnante di Alchimia nella Scuola Superiore di St Clouny. Anche ipotizzando che il Mago fosse stato assunto all’età di vent’anni, ora avrebbe centoquarant’anni che, dal suo aspetto, non dimostra assolutamente. Questo vuol dire che Conchubhar fa uso di Pozioni per la Bellezza, cosa da escludere visto le profonde rughe che ha comunque sul viso, o assume una Pozione per "Allungare la Vita". Ed è l’ultima ipotesi che serpeggia tra gli studiosi e gli appassionati di Alchimia: ci ritroviamo davanti ad un nuovo Nicholas Flamel? Il vecchio alchemico è ricordato per aver prodotto l’Elisir di LungaVita con la Pietra Filosofale, incantevole oggetto magico che può anche trasformare in oro gli oggetti. Le fonti non sono sicuramente certe né parlano molto di una fitta collaborazione tra i due: solo un piccolo accenno nella Gazzetta del Profeta del 1989:

[...]Nicholas Flamel, alchemico attualmente in possesso della Pietra Filosofale, e Albus Silente, Ordine di Merlino Prima Classe, Stregone Capo del Wizengamot, si sono recati recentemente a St. Clouny per incontrare il Direttore della Scuola Superiore di Alchimia e Pozioni Avanzate. Ad accoglierli il professor Potpourri, Vicedirettore della Scuola ed assistente personale di Alfred Jhon Poorhouse, Direttore dell’Istituto. Potpourri, noto per aver scoperto le mille proprietà del Cefalofago, ha da poco collaborato con Flamel per discutere sull’apertura di un centro assistenza per Pozionisti in Pensione [...]

Se escludiamo quindi la via di una "nuova" Pietra Filosofale, l’ipotesi più accreditata è che il caro Potpourri abbia scoperto la ricetta di una pozione capace di rendere immortali (?). Sarebbe davvero la scoperta del secolo, se solo questo si deciderà, nel caso sia vero, a rendere pubblico il fatto. Sono sicuro che questo non avverrà mai: immaginate cosa potrebbe accadere nel caso in cui la Pozione venga messa in commercio o, se la si rende esclusiva al solo inventore, quello che il Mago si troverà ad affrontare. Nel mondo ci sono molti Maghi che vorrebbero la vita eterna o la sola ricetta: balza subito in mente il nome della Loggia dell’Unicorno Nero.

 

Vincent Stars