I dietro le quinte dell’Infermeria della scuola

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Dopo la Sala Trofei, ecco il secondo luogo più gettonato e vissuto di tutta la scuola. Non stiamo certo parlando del reparto di Storia della Magia in biblioteca, quanto del regno dell’ormai nota persecutrice di ragazzini, Ms Drybottle, che Merlino l’abbia in gloria… Ah, credevamo che fosse schiattata. Si possono solo lontanamente immaginare i traffici strani che avvengono giorno e notte tra una tendina e l’altra dell’Infermeria. Il boom di malesseri e ossa rotte si ha in periodi ben precisi del mese, come è emerso da un breve quanto incisivo sondaggio.
Il giorno prima di un compito in classe, tre quarti di ragazzi della stessa età si beccano lo stesso e identico raffreddore. Scusa già sentita e anche fin troppo idiota, dato che le infermiere possono preparare un Decotto Tiramisù che toglie tutti i sintomi in pochi minuti. C’è chi, tanto per essere originale e riuscire a trascorrere un’ora in più stravaccato in Infermeria, si fa gettare giù dalle scale, finge una caduta dalla scopa, provoca di proposito qualche bacchetta facile per farsi affatturare e via di questo passo.
Il secondo, immancabile periodo di degenza collettiva in Infermeria è la settimana immediatamente successiva ad una partita di Quidditch. Costole incrinate, ossa rotte, visi tumefatti, capelli bruciati e una serie di altre ferite degne dei migliori rappresentanti di lotta libera babbana. Avete mai provato ad appostarvi fuori dall’Infermeria per sentire gli insulti dopo partita che i giocatori costretti a letto si lanciano da una parte all’altra della stanza di ricovero? Noi sì, ed è venuta fuori una lista piuttosto patetica. Vengono messe in campo madri, sorelle, zie, nonne e persino animali domestici fino alla quarta generazione, cosa pressoché ripetitiva e, ancora una volta, idiota. Se alcune famiglie hanno la disgrazia di avere discendenti di questo calibro, perché rigirare il coltello nella piaga? La famiglia di Dalis ormai si sarà già rassegnata, oppure sta pensando di trasferirsi in Messico pur di evitare le comunicazioni dalla scuola che segnalano il linguaggio usato dal loro fiero rappresentante.
In caso di mascelle sfracellate, poi, e di conseguenza in caso di impossibilità a parlare, il repertorio di gesti a nostra disposizione è talmente ampio che sembra un peccato non usarlo. Degna esponente della categoria dei gesti non poteva non essere Miss Bettola Orchessa dell’Anno, che ormai tutti avranno imparato a conoscere come la O’Neil. Che i gesti da lei usati non facciano altro che copiare quelli dei maschi della stessa età o più grandi è sintomatico del suo desiderio di mostrare la sua vera natura. C’è poi chi ha ancora un po’ di forza dopo la strage post-partita e riesce a strappare di mano alla Moonshine una bottiglia di pozione per tentare di lanciarla contro un membro della squadra avversaria sistemato nel letto accanto. La maggior parte delle volte la bottiglia finisce in testa all’infermiera se non proprio alla Drybottle ed è in quel momento che il lanciatore recita tutte le preghiere runiche che conosce. Perché, mentre le ferite riportate in campo l’avrebbero tenuto lì due giorni, quelle provocate dall’ira della capoinfermiera lo terranno inchiodato al letto per una settimana. Ovviamente la Drybottle si premurerà di far avere al malcapitato tutti i compiti della settimana, controllando di persona che vengano svolti. Bisogna dire che eventi di questo genere si sono leggermente diradati da quando è arrivata la Moonshine. Le sue moine hanno decretato il successo dell’Infermeria, se mai ce ne fosse stato bisogno.
Una categoria da non sottovalutare è infine quella di chi se ne strafrega. Gente che viene trasportata in Infermeria semi svenuta e con un segno di Bolide sullo stomaco, viene fatta rinvenire e poi approfitta per recuperare il sonno perso nella veglia pre-partita. È il caso di Connelly, tanto per fare un esempio, che entra nell’Infermeria dormendo ed esce dormendo. Solitamente viene sistemato in posizione centrale, in modo da costruire uno spartiacque oltre il quale possono liberamente volare inviti a fare cose in posti strani, gesti eloquenti e oggetti di qualsiasi natura, pentole della cucina comprese, con tanto di elfo domestico ancora attaccato ai manici.
Per non parlare poi delle tresche amorose che quelle quattro mura hanno visto nascere, evolversi e morire; no, aspettate, ne vogliamo parlare eccome. Se si sta con un rappresentante della propria Casa, ci si può arrangiare costringendo i compagni di lui a smammare per qualche tempo dal dormitorio, ma nel caso di coppie miste come quella di Al, che però è cretino e non combina niente due enormi stanzoni pieni di letti sono una tentazione piuttosto forte.
Ci siamo sobbarcati un lavoraccio, andando a domandare di storielle interessanti ai quadri dell’Infermeria. Non potete immaginare che Boccini le storie su studenti di secoli fa. Come quelle di un certo Tassorosso che si faceva chiamare l’Ammazzaserpi e che tentava di farsi qualsiasi studentessa respirasse. Per nostra fortuna, però, abbiamo avuto anche resoconti più recenti.
Il quadro di Lycra Tint, appeso davanti al letto sette – la Guaritrice cieca, ma che ci sente benissimo, per intenderci -, ci ha informato che, proprio in Infermeria, la Trott ha provato assaggiato testato interagito

Per tutte le Piume Prendiappunti, Al, sei un vero bacchettone quando si tratta di sesso! Ti preferisco come redattore che non legge i miei pezzi che come compagno di scrittura.
Ehi, non mi frega che sei una ragazza. Se non chiudi quella fogna, ti spedisco all’Eco a suon di calci. Ma la Prendiappunti sta segnando tutt…

 avuto degli incontri romantici con Ayrton, per fare un esempio del tutto innocuo e senza doppi fini. Ed è proprio in una discussione avvenuta in Infermeria che il basilisco del settimino Serpeverde è stato ribattezzato girino, visto che lui aveva preso a farsela con la Davis.
Non solo gli studenti, però, utilizzano l’Infermeria in questo modo. Chiunque abbia avuto la sventura di capitarci tra Halloween e Natale, non può non ricordare il periodo in cui Roines ci provava con la Moonshine. E lei gli dava corda, se l’è anche portato al Ballo dell’Agrifoglio. Al riguardo non abbiamo parole, perché non servono. Speriamo almeno per lei che non ne abbia fatto un uomo, anche perché tecnicamente ne avrebbe fatto tre quarti di uomo e un quarto di lupo adulto.
L’ultima coppia, cronologicamente parlando, assidua frequentatrice dell’Infermeria per fini non solo medimagici è quella formata da Antony Dalis e Hevia McMuss. Certo, loro sono entrambi Grifondoro, ma visto che non passa settimana senza che o l’uno o l’altra finisca in Infermeria, le conseguenze sono scontate: ci danno sotto come ricci anche lì quello sano va a trovare quello ricoverato e lenisce un poco le sue sofferenze.
Per ultima abbiamo lasciato la parte che ci ha spinto a scrivere questo pezzo. Non siamo soliti fare il nome delle nostre fonti, ma i gemelli Muldoon hanno continuato ad offrire Pozione Aguzzaingegno a tutti i quintini e settimini della redazione, elogiando la sua inoppugnabile efficacia; visto che si trattava di un prodotto della Drybottle, non abbiamo nessun problema a farli finire nei guai. Quasi contemporaneamente, subodorando un possibile pezzo interessante, li abbiamo braccati in un angolo e li abbiamo costretti a dirci come se la sono procurata. A quanto pare l’armadietto dei medicinali non è poi tanto sicuro come si pensa. Certo, la sua apertura è protetta da numerosi incantesimi e la chiave è in mano all’infermiera di turno; ma, secondo quanto ci è stato raccontato, basta porgere un fiore al lato destro del mobile e quello fa scattare un’anta segreta che afferra il fiore. Ora, non riusciamo a capire come sia stato ottenuto un tale effetto, né come gli studenti ne siano venuti a conoscenza, però è quasi sicuro – il quasi è d’obbligo, viste le fonti – che oltre i due anche altri sappiano di questo fatto e che il commercio di ritrovati della vecchiaccia Madame sia molto florido e remunerativo.
In tutto questo ci domandiamo: dove sono le infermiere?
Potremmo anche capire la Drybottle, che ormai è talmente vecchia da cadere in uno stato quasi comatoso la sera, ma la Moonshine è abbastanza giovane e in forma. Il sonno pesante deve essere proprio una brutta bestia. Certo, il suo affaccendarsi per aiutare più gente possibile potrebbe portarla ad un invecchiamento precoce, ma per ora regge. Se volete scommettere quanti mesi reggerà, venite al tavolo Serpeverde all’ora di pranzo le scommesse sono solo a Galeoni.

 Leva quel braccio, Sandy. La firma ce la metto io.
Non ti ricordi neanche il mio nome, eppure ne hai di spazio vuoto nel cranio.
Lo uso per tenerci le cose importanti, il tuo nome non rientra. E adesso dove Bolide hai messo la mia Prendiappunti?

 Alfred Lewis & Sunny Sputinc