Carissimi lettori de La Voce degli Studenti, non indovinerete mai tutto quello che – soprattutto durante queste ultime due settimane – è successo tra le mura del castello. Per Tosca! in effetti da quello che ho potuto osservare, sfruttando una posizione sotto copertura che mi vede come apparente paladina della lotta a questo genere di articoli, il lasso temporale cui si dovrebbe far riferimento è anche più ampio delle prime due decadi di Novembre, ma gli esempi di gossip che ho potuto leggere in giro mi ricordano costantemente che quanto più la notizia è fresca di giornata, tanto più fa scalpore e proseliti. Un po' come le uova di gallina che troviamo strapazzate sui vassoi in Sala Grande, capito?
Trattandosi di me, però, sapete bene che dovete aspettarvi un articolo di un certo genere e taglio quindi ho pensato un piccolo gioco, per rendere la scoperta ancora più elettrizzante, più o meno come quello che mi succede quando Eusine mi saluta per i corridoi o si accorge che in Sala Comune esisto anche io, già. Ma, venendo a noi – che son certa non vediate l'ora di sapere chi ha avuto un incontro molto ravvicinato, ultimamente – passerò a descrivervi ora tre coppie ma senza far nomi, sennò che gusto ci sarebbe! Descriverò quindi ambo i componenti della coppia e, se proprio non riuscite a capire di chi sto parlando (cosa che non credo, da bravi investigatori quali siete) vedrò comunque di darvi degli indizi in fondo all'articolo. Pronti?

- La coppia evanescente: Da che mondo è mondo – si sa – è più probabile che quella roba da Billywig nello stomaco si manifesti prevalentemente in sordina – si spera – ed al riparo dalla vista altrui. Se ciò va bene per il meteorismo intestinale - non stavamo parlando di questo? – tuttavia, lo stesso si può dire anche dei primi approcci amorosi o tentativi di, insomma. L'oscuro alimenta il mistero, il mistero piace un po' a tutti e quindi, se da frase nasce frase, è logico supporre che l'oscuro piace. E questo è un grandissimo indizio che vi sto dando, tenetelo a mente. Ad ogni modo, come ogni martedì pomeriggio, una settimana e mezzo fa mi son ritrovata a passare davanti allo stanzino del terzo piano, quello noto per lo spazio ristretto e l'umidità, se capite cosa intendo. Ora, non voglio dire che potrei essere un'assistente migliore di Temperance Hewitt per il professor O'Reilly ma…lo sapevo. Sapevo per certo che in quello stanzino ci stava lui con le rotondità sistemate al posto giusto, la resistenza necessaria che una strega apprezza sempre (anche se sostiene il contrario) e quella serietà che ti fa di certo pensare a quanto risulti sempre affidabile, nonostante la sua evidente rigidità. E soprattutto sapevo che c'era lei, con quel suo essere alta, snella e quella fluente chioma difficile da domare che – ve lo dico io che non mi nascondo certo dietro un Asticello – ogni volta fa piazza pulita della concorrenza ma non solo. Non che abbia sentito chissà quale languido lamento o parola sussurrata affinché solo Sir Nick Quasi Senza Testa o Pix possano udire, ma sapete di certo meglio di me come vanno queste cose: se due sono rinchiusi in uno sgabuzzino c'è qualcosa di torbido. O Tino - ValentineLoveless sta cercando il punto di accesso per Tasso Mortal Kombat che non ho ancora capito perfettamente cosa sia, ma suona bene e lui pare sempre così convinto quando mi illustra i suoi piani che riuscirebbe a convincermi persino che l'Eco del Corvo sia un giornalino scolastico. No, ok, non sconfiniamo nella fantascienza, ora.
- La coppia pungente: Se c'è chi ha deciso di nascondere i propri sentimenti da sguardi indiscreti – a meno che non si sappia dove cercare, come ho dimostrato nelle righe precedenti – il rovescio del galeone è ovviamente rappresentato da chi invece ha deciso di sfidare apertamente persino la presenza a Scuola di un esponente ministeriale vecchio stampo – letteralmente – come MaolEoin O'Neill o l'elettroencefalogramma di Lily Jackson che potrebbe non reggere il colpo, capite bene. Come molti di voi avranno già capito – voglio sperare – sto parlando di qualcosa che è costantemente sotto gli occhi di tutti. ovvero gli sguardi lucenti tra due soggetti in particolare. Certo, se siete tra quelli che non sollevano gli occhi dal piatto sino a quando non hanno trangugiato il quantitativo di cibo che un Troll spazzolerebbe in una settimana, magari potrebbe anche essere tagliati fuori dalla questione, ma immagino che il fare tagliente di entrambi i soggetti di questa coppia deve avervi sfiorato almeno una volta, mi ci gioco l'ultimo paio di mutande che Tommy O'Flynn ha dimenticato in redazione – prezzo trattabile, astenersi sbavatrici seriali. L'ultima volta che ho fatto caso agli sguardi che i due si lanciano da punti opposti, mentre continuava a ronzarmi l'orecchio sinistro almeno fino a quando non ho realizzato che si trattasse di Charlie, è stata oggi a pranzo. Lei – con le sue origini mediterranee mai confermate né smentite – si è mossa decisamente meglio e più di lui, va detto. Qualche passo in avanti – alcuni più "timidini" di altri – mentre lui, che non ci crederete ma sa essere anche più tagliente di lei, in realtà non fa altro che aspettare che sia l'altra a fare la prima mossa, così da rendergli il compito più semplice, tutto questo perché – come dice la zia – non esistono più gli uomini di una volta! Ma, tornando a noi, vi assicuro che capita anche di vederli dalla stessa parte, più spesso di quel che potrebbe sembrare ad una prima occhiata, ed in quel caso l'aura di splendore che li caratterizza sembra persino raddoppiare e superare quasi quella del blablablasone dei Medicine o perlomeno quello del docente di Pozioni, più che del terzino Serpeverde. Dai, non voglio credere che non abbiate ancora capito di chi sto parlando, arrivati a questo punto. Dovrei iniziare a pensare che non siete poi così bravi come investigatori o captatori – si può dire? – di simpatie reciproche, occulte o meno che possano essere.
- La coppia scolastica: Questa è di certo una coppia storica, di vecchia data, collaudata o in qualsiasi modo vogliate rendere l'idea di un consolidato rapporto di cui ho avuto testimonianza sin dai primi giorni ad Hogwarts, nel lontano mio esordio scolastico. E, se avete scongelato il neurone per un momento almeno, dopo questa affermazione potete di certo eliminare una grande fetta di papabili nomi che possono venire in mente leggendo la descrizione che segue, se non altro perché frequento il sesto anno e quindi la maggior parte di voi non l'ho vista qui durante il mio primo anno. Lo ammetto, inizialmente ho pensato che il legame tra questi due soggetti fosse puramente utilitaristico, anche se di certo complementare e soddisfacente, per carità, ma che di certo non potesse esserci mai niente più di questo anche perché non credo che molti li vedrebbero come coppia neanche se facessi apertamente i loro nomi, limitando le descrizioni e dandoci un taglio. Eppure è innegabile che – malgrado ci siano stati diversi tentativi di separarli – alla fine uno borbotta quasi sempre, mentre l'altro continua a girargli attorno, indomito e fiero, a modo suo. Tranquilli, non voglio riproporvi l'amore degli O'Flohn in ritardo di qualche anno rispetto allo scoop della notizia e non voglio neanche parlare di Sorority Trulock che sarà pure miss zitella 2071, ma fortunato chi se la piglia, lasciatemelo dire. No, la coppia che ho preso in esame è più intima e coordinata, direi quasi misurata nel fare e precisa nelle proporzioni da assumere, il perfetto mix tra chi ostenta una relazione alla luce delle torce dei sotterranei – comprendete l'ironia, vero? – e chi allo stesso tempo non disdegna neppure un'aula in disuso, per realizzare i suoi scopi. E vi assicuro che di ingredienti da mettere sul fuoco, in questo caso, ce ne sarebbero diversi, in quella che è una conturbante danza di inseguimenti, rimescolamenti e capovolgimenti che non escludono di certo toccatine e contatto, capite bene…vero? Che poi, insomma, con la solidità e quell'idea di indistruttibile che lui rimanda costantemente…chi non vorrebbe accostarsi almeno un attimo e lasciarsi inebriare da quel che ha dentro?

Non mi vanto di essere una scribacchina votata al gossip, anzi, lo lascio molto volentieri a chi sapete. Quel che ho voluto portare avanti con questo articolo è qualcosa di diverso, in fondo. Qualcosa che non dovrebbe aver bisogno di molte spiegazioni, ma che probabilmente vi sarà più chiara nel momento in cui – capovolgendo la pagina – scoprirete infine l'arcano dei nomi che ho celato dietro il mio pezzo. Perché, vedete, io non avrò capito molto di come vanno le cose, ma se non altro la facilità con cui si possono scrivere certi articoli mi è ben chiara, fidatevi.

 
Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il sesto anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i mondi alternativi inventati da Valentine. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di soppesare le teste altrui per vedere se galleggerebbero più o meno di un tronco cavo. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per prendersela con Tommy… probabilmente solo per il gusto di farci pace subito dopo.