E' arrivato il momento di parlare di uno degli sport il secondo che i maghi seguono con tanto interesse, ovvero la B1. Certo, al castello ci potrebbe anche essere un coinvolgimento migliore, ma si spera che leggendo questi articoli i miei compagni si appassionino a queste gare come si sono appassionati alle partite di Quidditch, nonostante quest’ultimo rimanga lo sport dei maghi per eccellenza. Ora passiamo però all’analisi degli ultimi due Gran Tremi, che non sono stati abbastanza evidenziati altrove: partiamo dal secondo GT.
Come tutti sappiamo, o almeno spero, Mius ha tagliato il traguardo per la seconda volta consecutiva, mandando in visibilio la folla di Serpeverde presenti a guardare la gara. Va bene, non saranno stati poi così tanti, ma posso garantire che l'hanno festeggiato ben benino, visto che facevo parte di quei Serpeverde sugli spalti. A gran sorpresa c'era anche la VonSchuster, a fare cosa davvero non ho capito. Invece che incitare i suoi stessi compagni a vincere, ha pensato bene di prenderli in giro: è un qualcosa che non capirò mai, quella ragazza. Poi diciamo che Raphael a modo suo… ha contribuito a lavorare per la squadra: certo, lanciare tutti gli oggetti che gli capitavano a tiro dagli spalti è un modo un po' particolare di tifare, ma ci è piaciuto lo sforzo. La ditta SmiJohn non ha deluso nemmeno questa volta, supportando alla grande la squadra e facendo anche di più – ho adorato i vostri 'commenti' ragazzi, lo sapete.
nome immagineMa adesso passiamo a qualcosa di più specifico riguardo alla gara. La squadra verde-argento è partita bene fin da subito, lasciando indietro anche i favoritissimi Grifondoro. Durante la corsa, Sonn non ha fatto altro che aumentare sempre di più il suo vantaggio sul secondo… e su tutti gli altri, che sembravano tanto ammassati dietro la saggina del Top Rider Serpeverde.
La corsa però si fa più interessante nel corso dell'ultimo giro, il decisivo per sancire la seconda vittoria per Mius Sonn. Ma andiamo con ordine.
Al passaggio dei primi sei anelli la situazione non sembra cambiare molto, visto che Sonn e la Grey non accennano a perdere terreno, anche se la Lowenn ha provato – inutilmente – a recuperare la terzina. Nelle retrovie però, si svolgeva in contemporanea un altro scontro interessante, che vedeva come protagonisti la Sander e McNails e in particolare il sorpasso di quest'ultimo. Il bello è che all'altezza dello stesso anello c'è stato anche un altro sorpasso, anche se successivamente a quello di Heert: la Sheridan ha deciso di darsi una svegliata e ha sorpassato la Hongrie, guadagnando una posizione.
La parte centrale del percorso non ha riservato molte emozioni. Mius ha continuato ad avanzare in solitaria, mentre la Grey ha avuto un guasto alla scopa che, fortunatamente, non ne ha compromesso la posizione, considerando che la Lowenn non sembrava intenzionata ad avvicinarsi – scusa Marge, sembrava proprio così. La Sheridan invece era più che intenzionata a scalare la classifica, andando a sorpassare anche la Sander.
Ora non rimane che l'ultima parte della gara, quella decisiva. Sonn ha portato a compimento l'opera iniziata prima, tanto che è riuscito a tagliare il traguardo con un largo distacco sulla seconda, che si rivela essere proprio la Grey, nonostante il guasto alla scopa. La Lowenn invece deve aver avuto anche lei qualche problema al mezzo, rilevato poi effettivamente in seguito, perchè viene superata in sequenza da Herres, McNails e alla fine anche dalla Sheridan.
In sostanza, passiamo a mostrare il podio, che vede come protagonisti:
1. Septimius Sonn
2. Katniss Grey
3. Heert McNails
Gli altri, a seguire, sono Herres, Lowenn, Sander, Hongrie, Connelly, Carsali, Fair, che hanno tagliato il traguardo con uno scarto davvero minimo, tranne che in pochissimi casi. Aryan, se vuoi ancora uno di quegli abbracci speciali all'allenamento, vedi di darti da fare!
Passiamo ora all’analisi del terzo GT, al quale il tifo c’è comunque stato, nonostante non abbia scaturito molto interesse nelle grandi masse di studenti, considerando la poca partecipazione. Mi limito quindi a dire che i ’toni’ non si sono appesantiti come nel caso del secondo GT, ma sono rimasti più pacati e civili, vero Sylv?
Meglio parlare della gara però, sì. La serata è stata particolarmente fredda, ma nonostante ciò i piloti si sono presentati sul campo carichi e pronti a far esaltare il pubblico minimo lì presente a supportarli, che ci fosse pioggia, gelo o vento ( e tecnicamente c’era un po’ di tutti e tre ). I primi giri sono stati caratterizzati da parecchi scontri, avvenuti soprattutto a causa del meteo avverso, ma quello tra Sonn e la Sander è stato di sicuro quello più impresso, forse perché avvenuto proprio ad inizio gara e perché ha danneggiato in parte i mezzi dei due piloti.
Nel corso dell’ultimo giro però, almeno per i giocatori, la situazione s’era scaldata, visto che pian piano ci si avvicinava a conoscere il vincitore di questo terzo GT. L’ultimo giro di corsa vede McNails in testa, seguito a ruota da Mius e poi da Herres: questo è il podio per il momento, di sicuro soggetto a cambiamenti perché pian piano si rinnovano sempre nuovi scontri aerei fra i piloti in gara. Proprio in quest’ultima fase della gara, i riders hanno dovuto vedersela anche con vari fulmini che squarciavano il cielo, che hanno reso pericolosi anche gli anelli dopo averli colpiti, impossibile dai piloti da oltrepassare senza rimanere fulminati. nome immagineMcNails, nonostante il dolore provocato da una precedente caduta, è riuscito a resistere agli assalti di Sonn, che è rimasto in seconda posizione davanti ad Herres. Proprio lui ha svolto una buona gara, ma anche i suoi tentativi di sorpasso si sono conclusi con un niente di fatto. E’ stato avvincente anche lo scontro Sheridan/Grey, che si è risolto con un sorpasso non riuscito da parte della terzina Serpeverde. Nel frattempo, nelle retrovie, anche la Sander ha iniziato la sua scalata verso il podio.
Sono però gli ultimi anelli quelli che nascondono la parte più esaltante delle lotte, quella per il podio, che continua a vedere come protagonisti Sonn, McNails e Herres. Mius è riuscito ad avere la meglio sul sestino Grifondoro all’altezza del 14° anello, ma è rimasto folgorato un paio di tappe più avanti, rendendo ai due sestini più facile il sorpasso. La Grey, dal canto suo, continua a fare una gara degna di questo nome, peccato che rimanga comunque dietro alla Sheridan, nonostante abbia sorpassato anche la Meng.
La situazione finale, quindi, vede come sul podio i seguenti riders:
1. Heert McNails
2. Justin Herres
3. Septimius Sonn
Mentre a seguire troviamo, in ordine: Lowenn, Sheridan, Grey, Meng, Sander, Connelly, Carsali e Fair. McNails e Herres si sono guadagnati un bel viaggetto in infermeria, considerando la loro incoscienza nell’affrontare una corsa del genere.
Questo è tutto, gente, alla prossima!

Hilary Darcy. 15 anni ad Aprile, fiera Serpeverde e la maggior parte delle persone che la conoscono dovrebbero ormai saperlo. Nasce a Canterbury da genitori babbani e fa non poca fatica a convincerli a mandarla ad Hogwarts. Tutto finisce per il meglio e scopre una passione per Incantesimi -dettata solo dalla materia, certo, non anche dall’insegnante- e per il Quidditch, tanto che riesce ad entrare in squadra come battitrice titolare. Tipa sportiva fin dalla nascita, non avrebbe di sicuro potuto resistere al volo. Indole ‘lievemente’ irascibile, ma se non la si disturba segue la filosofia del ‘vivi e lascia vivere’. Dei suoi progetti una volta uscita da Hogwarts non si sa molto, c’è chi dice che le piacerebbe continuare con il Quidditch e chi dice che preferirebbe entrare in Accademia –il tipo di Accademia è a noi sconosciuto.