Una delle domande frequenti che mi sono fatta molte volte, leggendomi Storia di Hogwarts, è stata: ma i personaggi dei quadri possono morire? Non sono riuscita a trovare risposta da nessuna parte, sebbene cercassi e cercassi qualcuno che, al mio primo anno, potesse ascoltare le sciocche domande di una bambina curiosa.
Si pensa ai quadri come personaggi eterni che hanno visto passare intere classi di studenti; quadri che sono stati importunati dagli stessi numerose volte o che magari hanno battibeccato con le più disparate persone o magari tra di loro, che sicuramente non vanno d'accordo con loro stessi, visto che, okay, possono viaggiare di tela in tela, ma se hai un vicino di cornice insopportabile, sicuramente vorresti farti cambiare di posto perennemente.
I quadri possono morire, quindi? Andatelo a chiedere a quei quadri ancora ricoperti da lunghi drappi, lì dove i loro personaggi sono stati fatti a pezzi e chissà come se la siano vista brutta nei momenti antecedenti alla loro morte. Si dice che la pupilla conserva il riflesso del suo assassino, ma questo potrebbe valere anche per quei personaggi dipinti su tela che hanno tutti una loro personalità da mostrare o sono conservati nei cuori di ognuno di noi?
Riuscite ad immaginare la Torre Est, senza la Signora Grassa? Quella donna che persino noi Corvonero nella torre Ovest sentivamo cantare di tanto in tanto, con i suoi acuti esagerati. Lo ammetto, persino io gliene ho dette quattro nei miei momenti di studio intenso, ma non intendevo di certo ledere alla sua sensibilità, dubito che qualcuno possa aver desiderato che sparisse per sempre. Un giorno mi sono persino ritrovata a sentire due Grifondoro che battibeccavano al riguardo, tra chi la difendesse e chi la voleva soltanto veder scomparire, ma poco ci credo al fatto che quella donna potesse veramente essere detestata. E non sono una Grifondoro, non oso assolutamente immaginare come loro potrebbero sentirsi, o addirittura a come sarebbe il mio ingresso alla Sala Comune se non ritrovassi ogni volta l'Aquila ed il suo indovinello del momento. Sapete, quello per "tenere lucida la mente". Nessuno ha visto il suo corpo, ci sono soltanto delle voci a confermare la vicenda. Tutto ciò che sappiamo è che era presente anche la professoressa Volkonskaja, richiamata da un altro studente di Grifondoro, e che un altro Grifondoro, del secondo anno, è stato ritrovato spaventato e tremante. Che sia stato Quincy McKane a ucciderla o che abbia capito cosa c'è dietro a questo mistero?
Sfortunatamente, però, la Signora Grassa non è stata l'unica ad andare incontro al suo destino a questo modo. Dopo anni di lascia passare all'interno della sua Sala Comune e dopo anni passati ad aver assistito e ad essere sopravvissuta alle diverse Guerre dei Maghi o chissà che altro, è arrivata alla fine del suo percorso tramite qualcosa.

Qui non si tratta soltanto di lei, però. Ci sono altri quadri che hanno incontrato lo spiacevole destino toccato soltanto in ultimo alla guardiana della Sala Comune di Grifondoro. Nessuno aveva ancora parlato di loro, in tutti questi mesi, quindi è necessario farne un resoconto completo e ricordare qualcosa nel dettaglio.
C'è un assassino ad Hogwarts. Un assassino che potrebbe strisciare di quadro in quadro, un assassino che potrebbe avere le sembianze di Anne Burton, nuova nel castello ed aiuto-bibliotecaria da poco prima che cominciassero i crimini contro i quadri, o dello stesso Quincy McKane o addirittura di Allen Hollowdale che afferma di aver trovato per primo i resti dei tre maghi, su quattro, del ritratto dei Maghi Studiosi che si vocifera fosse all'interno della tela al momento del fattaccio.

Il modus operandi è sempre lo stesso: i personaggi dei quadri vengono smembrati a tal punto da essere resi irriconoscibili. Il primo quadro, quello della Dama Triste presentava addirittura segni di artigli, tant'è che si potrebbe pensare ad un animale o ad un mostro che striscia di tela in tela, come un'ombra, lasciandosi dietro di sé una scia di sangue color rosso scarlatto.
Il colpevole ancora sconosciuto, vaga tra di noi, e purtroppo, al di là delle maledizioni e mille altri problemi che stanno colpendo il castello in pieno clima natalizio, ci ritroviamo anche omicidi all'interno dei tanti quadri che ci hanno da sempre accompagnati per i corridoi, durante le nostre passeggiate.
Ciò che temo è che il numero possa soltanto aumentare se il colpevole non viene trovato.
Avevo bisogno di una risposta alla mia domanda, ma la triste verità è che avrei preferito non scoprirlo mai.

Jacquelyn Pearse. Fiera terzina Corvonero, spesso decanta le lodi di Cosetta e ringrazia mentalmente l'universo per essere finita in una casata tanto astuta e intelligente. Animalista accanita, membro del WWFFB scolastico e puntigliosa quanto basta per stare sul naso agli studenti più distratti o almeno precisi tanto quanto lei. Ha spesso il sorriso sulle labbra e l'aria innocente e genuina che si porta dietro chi non ha ancora visto nessun male nel mondo. Lunghi capelli bruni e aspetto da principessina inglese quanto basta. E' gentile e dolce, anche se sempre più sessista, per la gioia di pochi – sempre a favore dell'universo femminile, ovvio. Si dice abbia una cotta per Devon Laury, ma lei risponde che è unicamente per l'amore della materia e degli animali, se passa il tempo a guardare l'insegnante con estrema attenzione e che di certo non sono occhi da Amortentia, quelli che rivolge al giovane assistente.