- Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia -

Amaltea

Amaltea Meyer (72), capo dell’Ufficio applicazione della Legge sulla Magia. Probabilmente qualcuno ricorderà il suo nome, perché appare su tutte le comunicazioni che partono dall’ Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche. Come saprete, in base al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni – entrato in vigore nel 1875 – ad un mago minorenne è proibito effettuare incantesimi durante l’estate in luoghi frequentati da Babbani o, peggio, in presenza di Babbani. Si potrebbe di conseguenza concludere che la signora Meyer vigila sulla nostra sicurezza, ma soprattutto sulla sicurezza di tutto il nostro mondo.
Il suo lavoro consiste nella supervisione di tutte le infrazioni civili della Legge Magica. Di quelle penali, al contrario, se ne occupa il Quartier generale degli Auror, che non a caso si trova sulla stesso livello del Ministero della Magia, il secondo. In caso di coinvolgimento di maghi di nazionalità diversa da quella britannica o di creature d’altra natura, l’Ufficio per la Legge Magica lavora in coordinazione con l’Ufficio Internazionale della Legge magica e l’Ufficio Diplomatico, che si trovano invece al quinto livello.
La signora Meyer ha frequentato a suo tempo la nostra scuola, nella casata dei Corvonero – e, per favore, non facciamo commenti. Dopo alcuni anni di specializzazione in Antiche Rune e Legge Magica, ha svolto incarichi legali per conto di agenzie private di Giurisprudenza magica. Dopo aver trascorso un breve periodo nell’amministrazione della prigione di Azkaban, è riuscita ad entrare al Ministero della Magia, nell’ufficio di cui è a capo da ventidue anni. È sposata da quarant’anni con Arold Winchester, uno degli autisti del Nottetempo. I loro tre figli sono passati tutti dalla scuola di Hogwarts, divisi tra le casate di Corvonero e Grifondoro. Poco si sa dei due maggiori, mentre la figlia minore è entrata nel ramo del Commercio magico, aprendo un negozio di ingredienti per pozioni nel quartiere magico della città Babbana di York.
Nonostante l’aspetto un po’ severo, la signora Meyer è una delle persone più pazienti a cui abbia mai chiesto una dichiarazione. E bisogna ammettere che ha un’ottima memoria. O forse una segretaria infallibile. Le ho inviato un gufo per chiederle gentilmente un piccolo commento sul suo lavoro da pubblicare sul giornale della scuola.

 "Archibald Sinclair, dodici anni. Inviato primo avviso per uso improprio di un incantesimo Tagliuzzante sul prato di famiglia."

 Questa è la prima parte della sua risposta. Be’, dovevo falciare il prato e non ne avevo voglia. Non pensavo fosse così grave.

 "So che il mio lavoro può apparire noioso a voi giovani d’oggi. Ma la Legge ha la sua importanza, mio caro. Se esiste, ci sarà un motivo. Se nella vostra scuola non ci fossero regole… Povera me, non mi ci far pensare. Noi agiamo per il vostro bene. E naturalmente anche per quello dei Babbani. Non deve essere divertente vomitare rospi perché il figlio del vicino ti ha scagliato una fattura imparata in modo scorretto."

 No, immagino proprio di no. La risposta della signora Meyer terminava con un vago accenno al secondo avviso inviatomi quando avevo quattordici anni, ma in quell’occasione non è stata colpa mia. Non ce l’avevo messo io il Molliccio nella cassetta della posta dei Mitchell.

Archibald Sinclair