Per due falci un Asticello mio padre comproòòò! E venne il kneazle, che si mangiò l'asticello, che al mercato mio padre compròò! E venne il crup… la so tutta, sapete? Il mio papà me la cantava sempre da piccolo ed era lunghissima, lui conosce pure tutte le varianti con la Manticora, il Dissennatore e la Morgana – la Morgana è lo stadio più temibile, eh, io penso che è perchè era una strega malvagia, ma papà ha sempre detto che me l'avrebbe spiegato quand'ero più grande. Pensate che abbia perso il filo? INVECE NO. Adesso ho un nuovo metodo per non perdermi quando scrivo, faccio prima una scaletta. Di legno, incantata perchè mi batta sulle dita quando divag… AHI! Ehm ecco, sì, il Mercato dei Troll. Chi non ha mai sentito parlare dello Shrat, che è poi la parola "mercato" in trollese? Mi ero trascritto tutta la storia della fondazione dello Shrat, però Merida mi ha chiesto se davvero pensavo di scrivervi quel popo' di roba nell'articolo e quindi ho capito che non dovevo. Scriverò un articolo a parte per lei, così è contenta!

Ecco, in realtà non è tanto il Mercato o la sua storia, quanto le sue aperture straordinarie! A detta di papà – che ha un banco di vino speziato proprio accanto al banchetto di prenotazioni del teatro magico, nella quarta traversa della seconda via a gomito dopo il banco di tele… così se qualcuno là fuori vuole andarci ha un'indicazione precisa… sì, dicevo, a detta di papà questa decisione di aprire al pubblico senza gettone sta già dando i suoi frutti nel rilancio dell'economia. Insomma, il mercato è gestito per lo più dai goblin e pattugliato dai troll – oltre che dai nostri Auror, certo – in più è multietnico, per cui ci sono creature e stranieri, perciò non devo dirvelo io che sotto Humphrey le cose sono andate piuttosto male. Molti banchi erano stati costretti a chiudere, tanta gente aveva paura di andarci e l'allegro vocio che si accende ogni sabato si stava pian piano spegnendo.
Ma adesso il Mercato è più vivo che mai! Le coordinate vengono pubblicate ogni venerdì sul Profeta, Wizarding Post ed Enchanted Express, così chi non ha uno dei gettoni d'ingresso può comunque accedere. Ovviamente la sicurezza non può mai mancare, per questo ogni nuovo frequentatore del Mercato viene registrato ed è vietato girare Disillusi. Ma vale la pena sottostare a qualche piccola regola, perchè la strada dello Shrat è tre volte Diagon Alley, ci sono tantissime merci strane che normalmente troveresti chissà dove, come il banco costruttore di Wikea, o i punti di prenotazione della Terroutour, dei teatri magici e del Volippodromo di York.
Però c'è da stare attenti a girare nel mercato, perchè si trova su un nodo spaziale ed è facile perdere l'orientamento, soprattutto se pensi di essere sicuro di aver visto il banco dei tessuti di Josafat a dodici gradi a est rispetto al banco di Madama Swamp – quella che ha uno zombie per facchino – o che il riparatore di retrotreni di scope che hai visto a destra del terzo gomito della via ederata è identico a quello che hai visto a sinistra del… be', avete capito. Mai fidarsi delle direzioni, al Mercato dei Troll. Ma a parte questo piccolo inghippo, è davvero davvero utile farsi un giro lì ogni tanto e se proprio vi perdete, basta alzare la bacchetta e arriva la sicurezza interna. L'hanno intensificata da quando quel giornalista, Roland Carlysle, è stato tenuto prigioniero proprio in uno dei magazzini del Mercato. C'era un covo di contrabbandieri lì, sapete?
Ma è sicuro adesso lì, i goblin fanno un controllo serratissimo sui magazzini, quindi se per caso vi serve un posto dove mettere a deposito roba, quello fa al caso vostro! Senza autorizzazione lì non entra nessuno, ma davvero davvero, non come la nostra Foresta Proibita che ci entrano tut… cioè signora preside Welkentosk, signora, in realtà si perdono, non lo fanno apposta, davvero. O vanno a cercare la piuma che hanno perso e quindi sì, ecco. Al Mercato dei troll invece non si perde niente, ecco! E se perdete cose durante la vostra visita, ovviamente c'è il banco oggetti smarriti! Me lo ricordo bene, quand'ero piccolo, ancora senza bacchetta e mi perdevo, a papà bastava andare lì per ritrovarmi e il banco oggetti smarriti si trova precisamente…  dai, Jayden, che cosa brutta da dire che peccato che mi ritrovava sempre! Adesso ho perso il filo e anche la mia scaletta… no che non è stata fatta uccidendo Asticelli, Jacqueline.
Dai, non andate in stampa, devo ancora finire! Devo aggiungere il motivo per cui tra le regole del Mercato c'è "non dare da mangiare ai troll!". Dai, fatemelo scrivere, dai dai dai da

Charlie Tobias Marmaduke. La principale sorgente di chiacchiere nella classe del sesto anno e forse anche dell'intera Sala Comune Tassorosso, ha passato l'estate a fare la posta al Palazzo dei Giornali, a scrivere lettere ai suoi amici e ad autoinvitarsi a casa loro per improvvisare gare gladiatorie tra marionette fabbricate con scarti di vecchi calderoni. Il Galles ha tirato un sospiro di sollievo ora che è tornato a scuola, cosa che non si può dire dei Club scolastici, che tendono a chiudere le iscrizioni quando lui chiede se c'è ancora posto. Nella sua orbita girano sempre promemoria di carta incantata, nuvole di polvere buiopesto e una macchina fotografica usata che di tanto in tanto lo colpisce in testa senza motivo, almeno a suo dire. Il suo approccio con le ragazze si è spostato da "ti faccio un pupazzo con un mio vecchio calzino?" a "ti faccio un portapiume con un mio calzino nuovo?" e lui lo ritiene un grosso passo avanti.