Le piume della storia

È il titolo di un cartellone che mi è saltato all’occhio qualche giorno fa per le vie di Hogsmeade. La prima volta non ci ho fatto caso, la seconda ho letto velocemente perché non avevo tempo, la terza mi sono fermata e ho guardato il cartello con attenzione. Recitava: “Le piume della storia nella cripta di Scrivenshaft”.
L’occasione è ghiotta: mi dirigo subito verso il negozio di piume, calamai e pergamene così tanto frequentato dagli studenti di Hogwarts quando si avvicina l’inizio dell’anno scolastico.
Il proprietario lo si riconosce subito: la prima impressione che ogni cliente ha quando lo vede è quella di un uomo anziano molto simpatico e molto saggio. “Cosa posso fare per lei, signorina?” mi chiede di sicuro quando mi vede entrare; ma io, intenta a guardarmi intorno, non ascolto minimamente.
Il negozio è piccolino e le pareti sono coperte da un’immensa libreria divisa in scomparti, che arriva fino al soffitto. Un sorriso accompagna le parole del proprietario mentre, vedendo il mio sguardo indugiare sulla libreria, risponde alla mia domanda ancora inespressa. “Da questa parte ci sono le pergamene, dalle più semplici, che i ragazzi richiedono per la scuola, alle più elaborate. Pensi che il Ministro della Magia si serve da noi per le pergamene ufficiali: su quelle incidiamo lo stemma del Ministero con della filigrana d’oro”. Sembra molto orgoglioso del suo lavoro e quando mi vede tirare fuori il taccuino sorride di nuovo. “Ah, una giornalista” mi dice. Annuisco, rispondendogli che scrivo per la Voce degli Studenti di Hogwarts; lui, ancora più sorridente, si avvicina alla parete opposta a quella che mi ha appena indicato. “In quei cassettini, invece” continua a spiegarmi, indicando l’altra libreria, “ci sono le piume e i calamai. Anche di questi ci sono vari modelli, a seconda dell’utilizzo. Sa, li fabbrichiamo noi da secoli e secoli”. Seguo con lo sguardo le sue parole e annuisco, annotando le informazioni più importanti.
“Ci sono stati dei furti non troppo tempo fa, e ci hanno rubato, tra le altre cose, anche dei preziosi calamai contenenti un particolare inchiostro blu molto pregiato, che ci era arrivato da lontano”. I suoi occhi si offuscano al ricordo. “È stata una grossa perdita. E i membri del Wizengamot utilizzavano questo tipo di inchiostro per la stesura delle sentenze ufficiali, quindi ci hanno perso anche loro”.
Lo lascio raccontare fino a quando non si interrompe e mi domanda, guardandomi, “Ha qualche curiosità da chiedermi?”. Sono io a sorridere, adesso. “È qui la cripta?” gli chiedo. “Ah, allora i cartelloni hanno funzionato!” esclama lui. “Sì, qui nel sotterraneo abbiamo allestito un piccolo museo di piume famose, impugnate da personaggi illustri che hanno fatto la storia, e che ho provveduto io stesso a raccogliere e a comprare alle aste. Venga con me”. Si avvia verso una porticina che dà su una scalinata stretta e angusta che porta nel sotterraneo. “Eccoci arrivati” mi dice, lasciandomi entrare in una saletta altrettanto piccola con degli espositori di piume disseminati qua e là. “Accanto ad ognuna c’è una piccola iscrizione” mi suggerisce. “Faccia pure con comodo”. Detto questo, il proprietario del negozio sparisce lungo la scaletta. La mia curiosità è alle stelle, così mi avvicino agli espositori.
“Dalle scritture private del Merlino di Britannia”. Indescrivibile il mio stupore nel leggere le parole associate alla prima piuma. Da non credere: questo piccolo sotterraneo custodisce una delle piume con cui scriveva Merlino in persona. La mia penna scorre velocemente sul taccuino, annotando tutti i nomi.
“E fu così che la regina Elisabetta firmò il trattato” c’è scritto accanto ad un’altra piuma: è stata usata da Elisabetta I d’Inghilterra! La mia sorpresa aumenta.
È un piccolo viaggio nella storia e nella letteratura: pensate che c’è anche la piuma con la quale sono stati descritti i viaggi di Gulliver e le avventure di David Copperfield. Rimarrei ancora a lungo a guardare e riguardare questi tesori, ma si è già fatta ora di tornare; perciò, mi dirigo nuovamente verso le scale e cerco con lo sguardo il simpatico proprietario con cui ho parlato prima. È impegnato a far scegliere delle pergamene a un cliente, quindi mi allontano con un cenno di saluto.
Invito chiunque ami la storia e la letteratura a fare un giro in quel sotterraneo: c’è un alone di magia che rapisce le menti e strappa sorrisi.

Elheonor Moore